prostatite: cura inefficace
Gent.mi,
ho 42 anni.
Alla metà di marzo 2015 inizio ad avverire dolore al testicolo destro che si irradia al basso ventre e alla reni.
Dopo una decina di giorni il dolore è accompagnato da senso di pesantezza sotto l'ombelico e sensazione di uno strappo (come se qualcuno tirasse) in zona pelvica.
In data 16marzo mi reco al ps cittadino. Eco ai testicoli tutto nella norma, ma dolore alla palpazione. Mi viene diagnosticata infiammazione all'epididimo e prescitta terapia a base di ciproxin (10gg.) e oki.
La situazione migliora, il dolore scompare nel giro di una settimana per poi ripresentarsi identico dopo 15 gg.
Nel frattempo svolgo eco addome completa anch'essa non evidenzia nulla di anomalo.
Mi reco dall'urologo che sospetta una prostatite. Terapia: isocef per 10gg, topster x 20gg, xatral per 60 gg e forprost 30 gg.
Ad oggi ho terminato l'antibiotico da circa una settimana e la situazione non è variata.
Il dolore ai testicoli si è in parte attenuato, ma non è scomparso.
Permane il senso di bruciore al pene (in punta soprattutto) e al basso ventre accompagnati da senso di pesantezza in zona addominale.
Che fare?
Mi è stato prescritto spermiocoltura, ma dopo almeno 15 giorni dalla fine della terapia antibiotica. Devo quindi attendere ancora 10gg con questa situazione di disagio, fastidio e preoccupazione?
Grazie
ho 42 anni.
Alla metà di marzo 2015 inizio ad avverire dolore al testicolo destro che si irradia al basso ventre e alla reni.
Dopo una decina di giorni il dolore è accompagnato da senso di pesantezza sotto l'ombelico e sensazione di uno strappo (come se qualcuno tirasse) in zona pelvica.
In data 16marzo mi reco al ps cittadino. Eco ai testicoli tutto nella norma, ma dolore alla palpazione. Mi viene diagnosticata infiammazione all'epididimo e prescitta terapia a base di ciproxin (10gg.) e oki.
La situazione migliora, il dolore scompare nel giro di una settimana per poi ripresentarsi identico dopo 15 gg.
Nel frattempo svolgo eco addome completa anch'essa non evidenzia nulla di anomalo.
Mi reco dall'urologo che sospetta una prostatite. Terapia: isocef per 10gg, topster x 20gg, xatral per 60 gg e forprost 30 gg.
Ad oggi ho terminato l'antibiotico da circa una settimana e la situazione non è variata.
Il dolore ai testicoli si è in parte attenuato, ma non è scomparso.
Permane il senso di bruciore al pene (in punta soprattutto) e al basso ventre accompagnati da senso di pesantezza in zona addominale.
Che fare?
Mi è stato prescritto spermiocoltura, ma dopo almeno 15 giorni dalla fine della terapia antibiotica. Devo quindi attendere ancora 10gg con questa situazione di disagio, fastidio e preoccupazione?
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
trattandosi di manifestazioni non acutissime e senza febbre, sarebbe stato probabilmente meglio eseguire gli esami colturali (urine e liquido seminale) prima di scatenare la battaglia a poderosi colpi di antibiotico. Ora la situazione, a fronte di un verosimile miglioramento parziale, è certamnte ingarbugliata e se mai vi sia realmente stata una significativa causa infettiva, molto difficilmente ora potrebbe essere definita con certezza. D'ogni modo, questo andamento è piuttosto comune, ma quantomeno è opportuno attendere almeno 7-10 giorni dalla fine della cura per eseguire le colture. D'ogni modo, in questa fase gli anti-infiammatori dovrebbero essere efficaci, quantomeno per controllare i fastidi. Ricordi comunque che tutte le prostatiti a decorso prolungato, più che dei farmaci, si giovano della rigorosa osservanza di prescrizioni inerenti lo stile di vita, con particolare riferimento ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Saluti
trattandosi di manifestazioni non acutissime e senza febbre, sarebbe stato probabilmente meglio eseguire gli esami colturali (urine e liquido seminale) prima di scatenare la battaglia a poderosi colpi di antibiotico. Ora la situazione, a fronte di un verosimile miglioramento parziale, è certamnte ingarbugliata e se mai vi sia realmente stata una significativa causa infettiva, molto difficilmente ora potrebbe essere definita con certezza. D'ogni modo, questo andamento è piuttosto comune, ma quantomeno è opportuno attendere almeno 7-10 giorni dalla fine della cura per eseguire le colture. D'ogni modo, in questa fase gli anti-infiammatori dovrebbero essere efficaci, quantomeno per controllare i fastidi. Ricordi comunque che tutte le prostatiti a decorso prolungato, più che dei farmaci, si giovano della rigorosa osservanza di prescrizioni inerenti lo stile di vita, con particolare riferimento ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Piana,
grazie per la sollecita, precisa ed esauriente risposta.
Attendo quindi questi 10gg prima di procedere con le analisi culturali.
Volevo chiederle ancora 3 cose approfittando della sua preziosa disponiblità.
1) moderata attività fisica tipo corsa puo' essere di aiuto?
2) attività sessuale normale puo' essere di aiuto o è meglio evitare?
3) e infine....gli esami ecografici (ne ho fatti alla zona pelvica e eco-addome completa) aiutano ad indagare e quindi escludere complicanze piu' serie di questa sintomatologia? Perchè continuando ad avere fastidi nonostante la cura la preoccupazione persiste.....
Grazie infinite
L. B.
grazie per la sollecita, precisa ed esauriente risposta.
Attendo quindi questi 10gg prima di procedere con le analisi culturali.
Volevo chiederle ancora 3 cose approfittando della sua preziosa disponiblità.
1) moderata attività fisica tipo corsa puo' essere di aiuto?
2) attività sessuale normale puo' essere di aiuto o è meglio evitare?
3) e infine....gli esami ecografici (ne ho fatti alla zona pelvica e eco-addome completa) aiutano ad indagare e quindi escludere complicanze piu' serie di questa sintomatologia? Perchè continuando ad avere fastidi nonostante la cura la preoccupazione persiste.....
Grazie infinite
L. B.
[#4]
1) probabilmente sì, senza sforzi eccessivi;
2) cosa vuol dire "normale" per lei? in genere sono ritenute opportune 2-3 eiaculazioni la settimana e rapporti non troppo prolungati: mai ritardare artificiosamente l'eiaculazione:
3) l'ecografia è in grado di rilevare alterazioni serie e pericolose, d'altronde i suoi sintomi sono abbastanza coerenti con un problema infiammatorio, fstidioso quanto basta, ma sostanzialmente non preoccupante.
2) cosa vuol dire "normale" per lei? in genere sono ritenute opportune 2-3 eiaculazioni la settimana e rapporti non troppo prolungati: mai ritardare artificiosamente l'eiaculazione:
3) l'ecografia è in grado di rilevare alterazioni serie e pericolose, d'altronde i suoi sintomi sono abbastanza coerenti con un problema infiammatorio, fstidioso quanto basta, ma sostanzialmente non preoccupante.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 02/05/2015.
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