Esercizi kegel post prostatite

Salve,sono reduce da una prostatite,la quale è stata diagnosticata circa un anno e mezzo fa:dopo aver consultato vari medici,i quali si rivelarono superficiali e consideravano i fastidi che percepivo come "frutto della mia mente",decisi di tentare un'ultima volta prima di rassegnarmi e accettare che i problemi fossero esclusivamente di natura psicologica, e mi rivolsi ad un andrologo/endocrinologo, al quale esposi che fastidi percepivo e cosa avevano detto i colleghi prima di lui.Venne così diagnosticata una prostatite,e iniziai ad assumere topster (1 al gg per i primi mesi),riducendo infine la frequenza quando fu ritenuto necessario e la frequenza minzionale tornò nella norma.Una volta interrotta la terapia andai all'estero,in Russia per un mese (stage universitario) e in Ungheria per 5 mesi (Erasmus).Durante questi periodo l'infiammazione si riacutizzo notevolmente,soprattutto verso ottobre/novembre 2014 (non riuscivo a trattenere l'urina e dovevo urinare ogni 2 ore circa).Tutto ciò avvenne a causa di cattive abitudini (alcol in primis).Durante questo periodo continuai ad assumere topster,che mi fu di grande aiuto.Una volta tornato in Italia,3 mesi fa,ho ripreso uno stile di vita sano e completamente eliminato l'alcol.Ho fatto presente il tutto (riacutizzarsi dell'infiammazione e tutto il resto) al medico con il quale trattai la prostatite,e mi consigliò di diminuire la frequenza di assunzione di topster,portandola a 4/5 volte per 2 volte al mese,e eliminare totalmente le cattive abitudini.Così continuai la cura per un altro mese,e poi la interruppi totalmente.
Inoltre,alcuni mesi fa venni a conoscenza degli esercizi di Kegel,che cominciai a praticare e che all'inizio apportarono benefici.Questo non durò molto perché dopo pochi giorni dall'inizio della pratica la frequenza minzionale aumentò nuovamente,come se la pratica avesse stuzzicato la prostata.Così andai avanti per parecchio tempo,e non riuscii mai a raccogliere i frutti di questa di questi esercizi,anzi la pratica di essi era strettamente legata al riacutizzarsi della frequenza minzionale.Tempo fa interruppi gli esercizi per 2 settimane,e anche detta frequenza si normalizzò.Poi ripresi gli esercizi e stesso discorso,bisogno di urinare di continuo,proprio come se questo stuzzicasse la prostata.Ora non pratico questi esercizi da 2 settimane,e una settimana fa ho effettuato il test PSA per verificare lo stato della prostata,esito: 0,67 ng/ml,quindi è nella norma.
Alla luce di tutto ciò,volevo chiedere cosa ne pensate,capire che collegamento c'è tra prostata e muscolo pubococcigeo,perchè la pratica di questi esercizi comporta l'aumento della frequenza minzionale?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
gli esercizi messi in atto per rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico nei pazienti affetti da incontinenza se messi in atto in corso di prostatite possono accentuare la sintomatologia proprio come è successo a lei, in quanto la prostata viene sottoposto a pressioni elevata il che non fa altro che perpetuare il problema infiammatorio

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr. Scalese.
Inoltre, lo specialista che ha trattato la prostatite ha detto che l'infiammazione scomparirà del tutto col passare del tempo.
Il problema è questo: i valori del test PSA sono nella norma, e stando ai sintomi e alle info trovate su internet potrei avere un'infiammazione ed ingrossamento prostatico incostante. Dunque, come faccio a sapere quando la prostata sarà del tutto sfiammata, e soprattutto, quando potrò cominciare a praticare tali esercizi?

Cordiali Saluti,
Giuseppe
[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
La regressione della prostatite è direttamente correlata alla attenuazione dei sintomi sino alla scomparsa.
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