Idrocele e arruolamento: ipotesi d'intervento

Gentili dottori,
sono un ragazzo di ventidue anni scrivo per un consulto preventivo in attesa di eventuali altri approfondimenti. Ho effettuato di recente un controllo urologico per altre ragioni e il medico ha riscontrato la presenza di un idrocele. Non ho notato cambiamenti di recente nell'aspetto dei testicoli, che è lo stesso da che ho memoria, con una sproporzione più o meno evidente (data, appunto, dall'idrocele) ma comunque costante, senza crescite di volume; non ho mai accusato fastidi o impedimenti di alcun tipo. L'urologo che mi ha visitato ha sostenuto che si tratta per lo più di un problema "estetico", ma mi ha comunque suggerito ecografia testicolare, che ho poi effettuato. L'ecografista non ha rilevato altre alterazioni e ha parlato vagamene di "molto liquido", dicendo anche che, se la situazione è sempre stata questa, potrebbe trattarsi di una manifestazione "congenita", non necessariamente da operare, ma da tenere sotto controllo. Il referto "ufficiale" riporta la presenza, nell'emiscroto di destra, di "discreto idrocele". A questo punto, mi sarei tranquillizzato (è necessario, a vostro avviso, un ulteriore controllo urologico nell'immediato?), se non fosse che sono prossimo a visite mediche per un concorso militare e, tra le cause di non idoneità, si legge "idrocele molto voluminoso e sotto tensione". Premesso che non ho gli strumenti per valutare la voluminosità dell'idrocele, all'infuori del referto ecografico, mi chiedevo da un lato se una situazione come la mia può costituire effettivamente un impedimento fisico al servizio militare e se ha senso valutare l'ipotesi di un intervento chirurgico, anche se i medici che mi hanno fin qui seguito non sembravano orientati in questa direzione.
Vi ringrazio già da ora per l'attenzione.