La prolattina, lavaggi vaginali
Età:23
Salve, siamo una coppia di sposini, io ho 23 anni e mia moglie 28.
10 mesi fa' circa, abbiamo cominciato a cercare di avere un figlio.
Dopo 3 mesi circa, delusi dal mancato risultato, ci siamo rivolti ad un ginecologo al fine di appurare la presenza o meno di un qualche problema in uno dei due.
Lo stesso ginecologo, dopo vari dilungamenti (secondo lui essendo una coppia giovane avevamo tutto il tempo a disposizione), ha cominciato a prescrivere numerose analisi a mia moglie.
Da dette analisi e' emersa la presenza di una infezione virale, da egli definita "colpite" e un'elevato valore della "prolattina".
Dopo mesi di cure con "dostinex" per la prolattina, lavaggi vaginali e pomate per l'infezione, mia moglie ed io ci siamo ritrovati punto e a capo, visto che la prolattina e' stata normalizzata, ma, ella, ha continuato a risentire dei bruciori molto forti alla zona vaginale, soprattutto dopo i rapporti sessuali.
Ci siamo decisi quindi, di nostra spontanea iniziativa, ad effettuare un'analisi del mio sperma.
Da detta analisi e' emersa la presenza del batterio in oggetto.
Portate le suddette analisi dal ginecologo, ho avuto la prescrizione di una terapia da effettuare per 8 giorni con l'antibiotico "bactrim forte" per due volte al giorno.
Dopo la mia cura, i bruciori di mia moglie si sono ripresentati dopo ogni rapporto.
Attualmente, non stiamo facendo alcun tipo di cura, continuando ad avere rapporti liberi ma senza risultato e con la persistenza dei suddetti bruciori da parte di mia moglie subito dopo i rapporti.
Le chiedo infine:
1) che ruolo ha il batterio in oggetto nell'impedirci di procreare?
2) se non viene curato.....a cosa può portare?
3) Visto che il batterio in oggetto risiede nel mio sperma, e con i rapporti sicuramente ce lo scambiamo, dobbiamo per forza curarci tutti e due per evitare il rischio di riscambiarcelo a vicenda? (effetto ping-pong)
4) Qual'e' lo streptococco piu' dannoso, gruppo "a" o gruppop "b"?
5) Qual'e' la terapia piu' efficace nel mio caso?
6) Quanto tempo dovra' passare piu' o meno prima di poter procreare?, è facile da curare?
7) Nel caso in cui mia moglie restasse incinta senza cure, quali eventuali pericoli dovremo aspettarci da detto betterio per il bambino?
La ringrazio anticipatamente della cortese risposta e le porgo i miei più cordiali saluti
Salve, siamo una coppia di sposini, io ho 23 anni e mia moglie 28.
10 mesi fa' circa, abbiamo cominciato a cercare di avere un figlio.
Dopo 3 mesi circa, delusi dal mancato risultato, ci siamo rivolti ad un ginecologo al fine di appurare la presenza o meno di un qualche problema in uno dei due.
Lo stesso ginecologo, dopo vari dilungamenti (secondo lui essendo una coppia giovane avevamo tutto il tempo a disposizione), ha cominciato a prescrivere numerose analisi a mia moglie.
Da dette analisi e' emersa la presenza di una infezione virale, da egli definita "colpite" e un'elevato valore della "prolattina".
Dopo mesi di cure con "dostinex" per la prolattina, lavaggi vaginali e pomate per l'infezione, mia moglie ed io ci siamo ritrovati punto e a capo, visto che la prolattina e' stata normalizzata, ma, ella, ha continuato a risentire dei bruciori molto forti alla zona vaginale, soprattutto dopo i rapporti sessuali.
Ci siamo decisi quindi, di nostra spontanea iniziativa, ad effettuare un'analisi del mio sperma.
Da detta analisi e' emersa la presenza del batterio in oggetto.
Portate le suddette analisi dal ginecologo, ho avuto la prescrizione di una terapia da effettuare per 8 giorni con l'antibiotico "bactrim forte" per due volte al giorno.
Dopo la mia cura, i bruciori di mia moglie si sono ripresentati dopo ogni rapporto.
Attualmente, non stiamo facendo alcun tipo di cura, continuando ad avere rapporti liberi ma senza risultato e con la persistenza dei suddetti bruciori da parte di mia moglie subito dopo i rapporti.
Le chiedo infine:
1) che ruolo ha il batterio in oggetto nell'impedirci di procreare?
2) se non viene curato.....a cosa può portare?
3) Visto che il batterio in oggetto risiede nel mio sperma, e con i rapporti sicuramente ce lo scambiamo, dobbiamo per forza curarci tutti e due per evitare il rischio di riscambiarcelo a vicenda? (effetto ping-pong)
4) Qual'e' lo streptococco piu' dannoso, gruppo "a" o gruppop "b"?
5) Qual'e' la terapia piu' efficace nel mio caso?
6) Quanto tempo dovra' passare piu' o meno prima di poter procreare?, è facile da curare?
7) Nel caso in cui mia moglie restasse incinta senza cure, quali eventuali pericoli dovremo aspettarci da detto betterio per il bambino?
La ringrazio anticipatamente della cortese risposta e le porgo i miei più cordiali saluti
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Lo streptococco di tipo b è un germe gram + che normalmente si ritrova nelle prime vie aeree ed è responsabile, con un complesso meccanismo immunitario, della cosidetta malattia reumatica. L'antibiotico a cui è ancora più sensibile e la penicillina G o l'ampicillina che, nel caso in questione, non corrispondono al Bactrim.
Sono portato a pensare che i disturbi riferiti dalla sua Signora non siano imputabili a tale germe.
D'altronde è verosimile che la situazione di apparente infertilità possa dipendere da un quadro infiammatorio delle strutture prostato-seminali o genitali femminili.
Personalmente proporrei a sua moglie di ripetere un tampone batteriologico vaginale con ricerca di chlamydia, Ureaplasma, trichomonas, miceti, germi comuni e del canale cervicale uterino con ricerca di chlamydia ed ureaplasma.
Nel suo caso eseguirei un esame urine ed urinocoltura, un tampone batteriologico del secreto prostatico con ricerca di germi comuni, chlamydia, Ureaplasma, trichomonas, miceti, uno spermiogramma ed una spermiocoltura,tampone batteriologico uretrale con ricerca di germi comuni, chlamydia, Ureaplasma,
Sarebbe inoltre utile una ricerca su siero degli anticorpi anti Herpes genitalis o di tipo
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti o rivalutazione del caso
Dr. Maurizio Cerfeda
Spec. Urologo e Ginecologo
Lecce
Sono portato a pensare che i disturbi riferiti dalla sua Signora non siano imputabili a tale germe.
D'altronde è verosimile che la situazione di apparente infertilità possa dipendere da un quadro infiammatorio delle strutture prostato-seminali o genitali femminili.
Personalmente proporrei a sua moglie di ripetere un tampone batteriologico vaginale con ricerca di chlamydia, Ureaplasma, trichomonas, miceti, germi comuni e del canale cervicale uterino con ricerca di chlamydia ed ureaplasma.
Nel suo caso eseguirei un esame urine ed urinocoltura, un tampone batteriologico del secreto prostatico con ricerca di germi comuni, chlamydia, Ureaplasma, trichomonas, miceti, uno spermiogramma ed una spermiocoltura,tampone batteriologico uretrale con ricerca di germi comuni, chlamydia, Ureaplasma,
Sarebbe inoltre utile una ricerca su siero degli anticorpi anti Herpes genitalis o di tipo
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti o rivalutazione del caso
Dr. Maurizio Cerfeda
Spec. Urologo e Ginecologo
Lecce
Dr.Maurizio Cerfeda
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