Fitoterapici afrodisiaci e prostata
Salve ho 38 anni e da ormai 5 anni ho una prostovescicolite cronica batterica.
Ultimamente mi è stata diagnostica una sindrome ansiosa-depressiva, il cui sintomo preponderante è l'insonnia. Sto notando che da un mesetto, la terapia con serotoninergici prescrittami ( prima escitalopram ora mi è stata prescritta sestralina) mi causa un certo calo della libido ( anche se non si traduce in deficit dell'erezione). vorrei sapere per questo se, tra il vasto assortimento di afrodisiaci naturali che spopolano nel web, ne esiste qualcuno che non sia controindicato per chi ha problemi prostatici.
Ad esempio ho letto che il tribulus terrestris può causare ipertrofia prostatica aumentando i livelli di estradiolo.. mentre la maca, specialmente quella rossa, ha buone proprietà antiossidanti e nei paesi andini sarebbe usato contro l'IPB. Mi piacerebbe avere una vostra opinione al riguardo non tanto sul suo valore terapeutico, sul quale sicuramente non ci saranno molti studi, ma sulla possibilità che possa invece essere eventualmente dannosa a livello prostatico.
Come terapia il mio urologo mi fa alternare cicli di serenoa e ortica, a quercetina + integrazione di zinco, vit d3, rame e selenio
Grazie delle voste considerazioni
cordiali saluti
Ultimamente mi è stata diagnostica una sindrome ansiosa-depressiva, il cui sintomo preponderante è l'insonnia. Sto notando che da un mesetto, la terapia con serotoninergici prescrittami ( prima escitalopram ora mi è stata prescritta sestralina) mi causa un certo calo della libido ( anche se non si traduce in deficit dell'erezione). vorrei sapere per questo se, tra il vasto assortimento di afrodisiaci naturali che spopolano nel web, ne esiste qualcuno che non sia controindicato per chi ha problemi prostatici.
Ad esempio ho letto che il tribulus terrestris può causare ipertrofia prostatica aumentando i livelli di estradiolo.. mentre la maca, specialmente quella rossa, ha buone proprietà antiossidanti e nei paesi andini sarebbe usato contro l'IPB. Mi piacerebbe avere una vostra opinione al riguardo non tanto sul suo valore terapeutico, sul quale sicuramente non ci saranno molti studi, ma sulla possibilità che possa invece essere eventualmente dannosa a livello prostatico.
Come terapia il mio urologo mi fa alternare cicli di serenoa e ortica, a quercetina + integrazione di zinco, vit d3, rame e selenio
Grazie delle voste considerazioni
cordiali saluti
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Gentile utente,
l'assunzione di farmaci psicotropi e lo stato ansioso-depressivo possono influenzare la sfera sessuale sia dal punto di vista del calo del desiderio che con manifestazioni di disfunzione erettile. L'assunzione di afrodisiaci in questa fase non determina notevole giovamento. La cosa più efficace che si può fare in questo momento è quello di riferire il sintomo al suo psicologo che deciderà eventualmente di modificare la dose e/o il tipo di farmaco.
l'assunzione di farmaci psicotropi e lo stato ansioso-depressivo possono influenzare la sfera sessuale sia dal punto di vista del calo del desiderio che con manifestazioni di disfunzione erettile. L'assunzione di afrodisiaci in questa fase non determina notevole giovamento. La cosa più efficace che si può fare in questo momento è quello di riferire il sintomo al suo psicologo che deciderà eventualmente di modificare la dose e/o il tipo di farmaco.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.2k visite dal 06/04/2015.
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