Info esami urine e calcolosi

Buonasera,
Vorrei delle informazioni riguardo delle analisi urine fatte oggi. Vi spiego prima in breve la storia clinica. Circa due mesi fa andai al ps per forti dolori renali e addominali, e il tutto ovviamente si rivelò una colica renale. In seguito ai vari esami venne riscontrato un calcolo di circa 1cm nell uretere di sinistra. Dopo circa un mese e mezzo sottoposto a nuovi esami non si evidenziava più la presenza di questo calcolo, ne dà ecografia ne dà rx. Però da allora ogni tanto noto Micro ematuria e dolori diciamo verso il testicoli sinistro. Oggi ho effettuato esame urine insieme a urinocoltura e ho ricevuto i primi risultati delle esame fisico chimico. È tutto nella norma tranne l emoglobina dove il valore é 1.
Puo essere dovuta a renella o a cmq al calcolo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Giovanotto,
un calcolo di 1 cm all'interno dell'uretere (ammesso che la diagnosi precedente fosse inequivocabile) avrebbe delle possibilità espulsione spontanea veramente minime, specialmente se si tratta del primo episodio. Che poi l'espulsione sia avvenuta in modo inavvertito rende la circostanza francamente più inverosimile che fortunata. Pertanto, la persistenza di qualche disturno e la presenza di tracce di sangue nell'urina ci conferma il consistente sospetto che il calcolo sia ancora presente, in un tratto intermedio dell'uretere, non valutabile sia dall'ecografia che dalla radiografia. In queste situazioni è dirimente l'esecuzione di una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, unico accertmento in grado di chiarire la situazione al di là di ogni possibile dubbio.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera,
La ringrazio per la risposta, effettivamente anche io ho pensato lo stesso. Probabilmente il calcolo si é mosso ed in zona d ombra. Però possibile che tre ecografie e un rx non siano stati capaci di individuarlo?
Quindi il valore emoglobina ad 1 nelle analisi potrebbe essere riconducibile alla presenza del calcolo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Alla radiografia diretta dell'addome (reno-vescicale) i calcoli sono assai difficilmente visualizzabili quando di proiettano sull'osso sacro e le ossa del bacino, che corrispondono all'incirca al terzo intermedio dell'uretere un tratto di una quindicina di centimetri. Nelle altre parti sono ben individuabili solo se il contenuto di calcio è elevato e se l'intestino è pulito. Calcoli inferiori ai 4-5 mm sono cmunque difficili da individuare.
All'ecografia risulta "cieco" tutto il tratto di uretere che va da 2 cm al disotto della giunzione con il rene a 2 cm prima della vescica. E' pur vero che un calcolo fermo dovrebbe causare una dilatazione della va urinaria a monte, ma questo non è costante, specie in una situazione conìme la sua in cui l'assenza di coliche fa pensare che sia comunque mantenuto uno scarico accettabile.
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Utente
Utente
Capito. Grazie delle risposte. Provvederò quanto prima ad effettuare anche una tac senza contrasto cosi da essere certi della presenza del calcolo. Ho dimenticato di dire che dopo la prima Colica ho effettuato sia eco che urotac ed entrambe evidenziavano la presenza del calcolo. Poi le successive eco e l rx non evidenziavano nulla, a parte minima dilatazione pelvica renale che mi é stato detto poteva essere una conseguenza del passaggio del calcolo. In ogni caso grazie, vi terrò aggiornati.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Se la TAC sarà negativa, lei si potrà ritenere molto fortunato, noi ovviamente glielo auguriamo, però purtroppo la persistenza di qualche segno e disturbo ci impone di fare chiarezza nel modo più opportuno.
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Utente
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Buonasera,
aggiornamento situazione. Stamattina episodio di colica mi reco al ps. Dopo la voltaren, faccio gli esami. Sangue tutti i valori ok, urine tutte ok i valori tranne voce emazie dove c'è un valore molto alto. Ecografia rifatta che evidenzia modesta dilatazione di circa 10mm ma nessun calcolo e nessuna altra anomalia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'ulteriore colica cin riscontro ecografico negativo impone ora senza alcuna ombra di dubbio l'esecuzione della TAC.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottori,
Rieccomi. Ricapitoliamo un po quanto successomi in questo mese. Ho avuto altri tre episodi di coliche, con sempre ecografia negativa. Cosi l urologo mi ha suggerito onde evitare nuova tac di fare un rx addome. Faccio questo rx e mentre il tecnico non riscontrata sicure immagini litisiache, mentre l urologo della CLINICA dove dovrei effettuare l intervento dice di vederlo. Al che mi suggerisce una tac per frugare ogni dubbio e nel frattempo mi mette in lista d attesa per l'intervento. Solo che ieri dopo un giro in bici letta di 40km accuso una colica fortissima, la più forte di tutte che ho avuto, vado al ps del gemelli e dalla eco risulta una formazione litisiaca di circa 7mm nel tratto pre-meatale ad una distanza di circa 6mm. La cosa che però mi ha messo in ansia é che i globuli bianchi per la prima volta avevano valori alti 13 é che il medico del ps mi ha un po' preoccupato parlando di una certa urgenza se mi fosse salita la febbre. Ps i globuli alti potrebbero essere conseguenza oltre che della colica anche dell. Intenso sforzo in bici?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Diciamo che fare 40 km in bicicletta nella sua situazione non è forse stata una scelta così ragionata ... insomma ... D'ogni modo quanto preoccuperebbe molto sarebbe l'insorgenza della febbre, in questo momento la sola modesta risalita dei globuli bianchi denuncia senz'altro uno stato infiammatorio di media entità, comunque da non sottovalutare. Le indicazioni ad una sollecita risoluzione con un intervento endoscopico sono ora più che evidenti. Tenendo anche conto che se gli indici di infiammazione (es. globuli bianchi, proteina C reattiva, eccetera) dovessero ulteriormente muoversi, le indicazioni cambierebbero, risultando in un prolungamento dei tempi di risoluzione definitiva.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Febbre non ne ho, o almeno stamattina avevo 36,8, più che altro mi sento debole, ma credo sia dovuto al fatto che ieri non ho toccato cibo. Ma possibilità che a sto punto scenda da solo ci sono?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Considerata l'evoluzione dei fatti, le possibilità di espulsione spontanea sono molto scarse, anche perché lo sbocco in vescica é purtroppo il punto piú stretto di tutto l'uretere. Abbiamo giá detto che la sua situazione meriterebbe una soluzione sollecita, se non urgente, soprattutto per evitarle ulteriori coliche o le ulteriori complicazioni di cui abbiamo parlato. Bisogna fare peró i conti con la sua disponibilità e quella della struttura o dello specialista che si occuperà del caso. Se si è legati ad una lista d'attesa, nel frattempo piuttosto che non fare nulla, si può intraprendere un terapia "espulsiva" con farmaci alfa-litici e cortisone, che sarà ben nota al suo urologo di riferimento.
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Utente
Utente
Ok, la ringrazio. Ovvio che voglio risolvere il prima possibile, sentirò l urologo il prima possibile. una curiosità l'intervento di litotrissia endoscopica risolverebbe definitivamente questo caso, o ci vogliono più sedute, e nel caso quanto tempo dura?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'intervento endoscopico, se condotto correttamente, sarebbe ovviamente subito risolutivo. Non altrettantomsarebbe l'applicazione delle onde d'urto dall'esterno, che in quel punto avrebbe risultati discutibili e comunque quasi certamente la necessità di ripetere il trattamento più di una volta.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Intervento di litotrissia endoscopica effettuato e perfettamente riuscito, il calcolo é stato rimosso, ho qualche piccolo frammento in vescica che ogni tanto espello. Mi hanno applicato uno stent per far riprendere un po' l uretere che era infiammato. Mi hanno detto di tenerlo circa 30gg, ma eventualmente può essere tolto prima visto che non ho più calcoli in rene e nell uretere, e inoltre posso fare normalmente attività come Guidare? Sport moderato tipo passeggiate in bici? Sono al terzo giorno e pare non mi dia grossi fastidi.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In linea di massima oggi si tende a mantenere gli stent ureterali per il tempo minimo indispensabile, a giudizio comunque di chi ha eseguito materialmente l'intervento, unico in grado di giudicare la situazione nella sua realtà. Nella nostra esperienza, riteniamo che salvo casi particolari, 5-7 giorni siano sufficienti. Lo stent è tollerato in modo assolutamente variabile, dal lieve fastidio al dolore insostenibile, anche a parità di condizioni. Diciamo che se tollerato uin modo accettabile, non vi siano particolari controindicazioni a condurre una vita normale, ovviamente senza eccessi. La colorazione delle urine può essere variabile e non fa testo fin quando lo stent è inserito.
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Utente
Utente
Capito. Quindi é anche normale che mentre ieri non mi dava fastidio, oggi invece durante la minzione mi provoca un dolore tipo colica per qualche secondo...?
La rimozione prevede qualche calmante o anestetico o é a crudo :)? Grazie mille, come sempre le sue risposte sono precise e puntuali.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il disturbo che ci descrive è assolutamente tipico per la presenza dello stent ed è dovuto al minimo reflusso di urina che durante la minzione risale verso il rene. Questo è in effetti uno dei fastidi che si lamentano più di frequente e che inducono a non mantenere lo stent più del necessario. La rimozione dello stent viene eseguita con una breve cistoscopia, in genere effettuata con uno strumento flessible in anestesia da contatto. Anche qui comunque la tollerabilità è assolutamente variabile, d'ogni modo si può trattare al massimo di un breve fastidio. Per ovviare a questa ulteriore manovra, per periodi brevi noi siamo soliti utilizzare gli stent dotati di un sistema di rimozione dall'esterno.
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Utente
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Ok, grazie.
Ultimissima domanda, in caso di dolore per via dello stent, va bene qualsiasi antidolorifico? Voltaren in pasticca 75mg potrebbe andare bene in caso di necessità?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il diclofenac è un antidolorifico molto potente, da riservare a situazioni di dolore molto acuto, ha però noti effetti collaterali che ne rendono poco maneggevole l'adozione specie per lunghi periodi. In alternativa vi sono altre possibilità, più idonee in caso di fastidi di minore impegno. ne parli con il suo medico.
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Utente
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Buongiorno,
solo ora ho letto la risposta, la riNgrazio. Il fastidio dello stent é ancora presente, ma sicuramente é normale. Le volevo chiedere, visto che la rimozione del calcolo é perfettamente riuscita e che non ho frammenti ne nel rene, ne nell uretere, ne in vescica, eventualmente dopo gli ovvi controlli lo stent può essere rimosso anche prima dei 30 giorni previsti? Anche perché a sto punto non ne vedo il motivo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Non possiamo certamente essere noi a decidere, anche poiché non disponiamo di tutti gli elementi di giudizio, come invece il nostro Collega che ha provveduto all'intervento. Il nostro punto di vista generico già l'abbiamo espresso, pertanto se lo ritiene opportuno, dovrà confrontarsi eventualmente con lui.
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Utente
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Buonasera Dottore,
O dovrei dire buonanotte visto l'orario.. Le volevo chiedere se è normale dopo due settimane di una quasi pacifica convivenza con lo stent, un peggioramento dei sintomi. Sono quasi 5 giorni che ho dolore costante al testicolo sinistro, e noto che la presenza di sangue nelle urine é maggiore rispetto ai giorni scorsi. Anzi c'è stato un episodio in cui l urina era rossissima come subito dopo l'operazione. Inoltre stanotte non riesco neanche a poggiarmi sul lato sinistro. Tutto ciò é normale? O magari non so le dico un eresia, si sia potuto spostare in qualche modo lo stent graffiandomi...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Lo stent certamente non "graffia" essendo costituito di materiale assai morbido, ma comunque il suo effetto di "corpo estraneo" inserito in strutture ad elevata sensibilità e delicatezza giustifica l'ampia serie di disturbi comunemente riferiti da chi ne è portatore. La colorazione delle urine di per sè è la più banale di queste manifestazioni, il sanguinamneto è comunque minimo e non preoccupante. La perdita della posizione corretta (possibile, ma di fatto piuttosto rara) in genere è accompagnata da un intenso dolore di tipo colica e talora dalla comparsa di febbre. Quanto ci riferisce rientra ancora probabilmente nei limiti di una intolleranza "meccanica" che d'ogni modo spinge ad accelerare i tempi di rimozione. Comunque, se i disturbi paiono davvero particolarmente intensi, le consigliamo di segnalarlo al suo urologo di riferimento, se necessario un accesso al pronto soccorso ed una semplice radiografia dell'addome sono sufficienti a fare chiarezza.
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Utente
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Buonasera dottore,
Oggi ho rimosso lo stent, rimozione.effettuata in anestesia generale, o meglio leggera seduzione ho dormito un oretta. Mi hanno già dimesso. La volevo innanzitutto ringraziare per il supporto in questi mesi, e poi un'ultima domanda ,avendo avuto questa sorta di anestesia posso mangiare normalmente stasera o devo aspettare domani.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Avendo comunque assunto dei farmaci di un certo rilievo, senz'altro per questa sera è opportuno stare ancora tranquilli e cenare leggero. Domani è un altro giorno ...
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Utente
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Ok la ringrazio per le risposte.
Stasera insalata allora o poco pane e olio ..:)
Grazie ancora.
Buonasera
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Niente fettuccine con la pajata insomma.
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Utente
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Ahahah... Magari fra qualche giorno.

Buonasera e ancora grazie