Voluminosa ciste renale 15x24 cm
Buongiorno
ho recentemente e per puro caso ( durante un ecocolordopler) scoperto di avere una ciste renale che all'esito degli esami successivi, ecografia addome prima e TAC con m.d.c. subito dopo , si è dimostrata essere enorme questo il risultato della TAC:
"L'esame uro-TC eseguito prima e dopo la somministrazione di mcd iodato ev. anche con scansioni a 15 minuti conferma la presenza di voluminosa formazione ipodensa a partenza dal polo inferiore del rene dx (aumentato di volume) a densità liquida e con alcune rare calcificazioni in sede prossimale, delle dimensioni assiali max di circa 23x15 cm e che si estende in lunghezza per circa 24 cm, riferibile a cisti semplice. Tale formazione occupa pressochè completamente i quadranti addominali di dx spinge verso l'alto il fegato e l'emidiaframma omolaterale e comprime , deviandoli controlateralmente i vasi lomboaortici e il pancreas. Pronta e sincrona l'escrezione del m.d.c. da parte di entrambi gli uretri. Nella norma la vescica. Non lesioni focali dei restanti organi parenchimatosi. Non falde fluide nè linfoadenomegalie in sede endoperitoneale. Necessaria valutazione urologica specialistica"
Mi sono impressionato non poco alla notizia soprattutto per le misure da primato.
Fino ad oggi non ho accusato sintomi particolari se non qualche doloretto al fianco o all'altezza del fegato ai quali non mai dato poso più di tanto, confuso con disturbi al fegato per qualche mangiata o mal di schiena che ogni tanto ne soffro visto che stò molto tempo seduto.
Faccio presente che questi doloretti all'altezza del fegato e del fianco dex li ho avvertiti fin dall'adolescenza.....ma non ho mai fatto ecografie ( non prescritte) all'addome ne da ragazzo ne da adulto perchè sempre passeggeri.
Vorrei un vostro parere sulla possibilità di toglierla (marsupializzarla?) o di controllarla....ma viste le misure credo che sia opportuno intervenire...e in questo caso qual'è il sistema che si usa ?
Grazie in anticipo per la/le riposta/te
ho recentemente e per puro caso ( durante un ecocolordopler) scoperto di avere una ciste renale che all'esito degli esami successivi, ecografia addome prima e TAC con m.d.c. subito dopo , si è dimostrata essere enorme questo il risultato della TAC:
"L'esame uro-TC eseguito prima e dopo la somministrazione di mcd iodato ev. anche con scansioni a 15 minuti conferma la presenza di voluminosa formazione ipodensa a partenza dal polo inferiore del rene dx (aumentato di volume) a densità liquida e con alcune rare calcificazioni in sede prossimale, delle dimensioni assiali max di circa 23x15 cm e che si estende in lunghezza per circa 24 cm, riferibile a cisti semplice. Tale formazione occupa pressochè completamente i quadranti addominali di dx spinge verso l'alto il fegato e l'emidiaframma omolaterale e comprime , deviandoli controlateralmente i vasi lomboaortici e il pancreas. Pronta e sincrona l'escrezione del m.d.c. da parte di entrambi gli uretri. Nella norma la vescica. Non lesioni focali dei restanti organi parenchimatosi. Non falde fluide nè linfoadenomegalie in sede endoperitoneale. Necessaria valutazione urologica specialistica"
Mi sono impressionato non poco alla notizia soprattutto per le misure da primato.
Fino ad oggi non ho accusato sintomi particolari se non qualche doloretto al fianco o all'altezza del fegato ai quali non mai dato poso più di tanto, confuso con disturbi al fegato per qualche mangiata o mal di schiena che ogni tanto ne soffro visto che stò molto tempo seduto.
Faccio presente che questi doloretti all'altezza del fegato e del fianco dex li ho avvertiti fin dall'adolescenza.....ma non ho mai fatto ecografie ( non prescritte) all'addome ne da ragazzo ne da adulto perchè sempre passeggeri.
Vorrei un vostro parere sulla possibilità di toglierla (marsupializzarla?) o di controllarla....ma viste le misure credo che sia opportuno intervenire...e in questo caso qual'è il sistema che si usa ?
Grazie in anticipo per la/le riposta/te
[#1]
Buongiorno, viste le dimensioni della cisti, che spinge verso l'alto fegato ed 'emidiaframma omolaterale, la compressione dei vasi lomboaortici e il pancreas, è opportuno intervenire, la tecnica consigliata è quella miniinvasiva (laparoscopica).
Saluti
Saluti
Dr. Giuseppe Lauria
Già Dirigente Medico di Urologia - Ospedale Civico Palermo
Libero Professionista - Direttore, Titolare ed ideatore degli Uro
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore e grazie per la tempestiva risposta.
Questa mattina ho avuto un colloquio con uno specialista urologo che mi ha confermato quanto da Lei espresso.
Ma se posso Le volevo chiedere ancora se a suo parere l'intervento in laparoscopia può creare dei problemi visto che il fegato viene schiacciato verso la parete dell'addome, se la soluzione finale può essere la marsupializzazione e se la successiva ricollocazione degli organi al loro posto potrebbe creare problemi.
Grazie ancora
Questa mattina ho avuto un colloquio con uno specialista urologo che mi ha confermato quanto da Lei espresso.
Ma se posso Le volevo chiedere ancora se a suo parere l'intervento in laparoscopia può creare dei problemi visto che il fegato viene schiacciato verso la parete dell'addome, se la soluzione finale può essere la marsupializzazione e se la successiva ricollocazione degli organi al loro posto potrebbe creare problemi.
Grazie ancora
[#3]
Buongiorno, la tecnica laparoscopica, in questo caso, non crea problemi di buona riuscita dell'intervento in confronto alla "chirurgia open", anche se, ci può sempre essere una possibilità di conversione in open. Se la soluzione finale può essere la marsupializzazione deve essere valutata dall'operatore, anche intraoperatoriamente dopo avere reso edotto il paziente delle possibili varibili di procedura chirurgica in corso d'intervento.
Saluti
Saluti
[#5]
Utente
Buongiorno
a distanza di mesi sono ancora in attesa di essere operato, ora, dopo 4 rinvii sembra che la prossima settimana potrebbe essere la volta buona.
Ma subito questa sera dopo un colloquio telefonico con il mio medico è subentrato un dubbio sul sistema di intervento da seguire perchè ho una ernia ombelicale non molto grande circa 2-3 cm e questo sembra essere problema per la procedura laparoscopica. La cosa mi preoccupa molto perchè significherebbe intervenire a cielo aperto con dolori post operatori e lunga degenza con tempi di recupero molto più lunghi.
Ritiene che la presenza di una modesta ernia ombelicale possa impedire la procedura laparoscopica ? e nel caso in cui si dovesse convertire in open il post operatorio me lo devo attendere doloroso ?
Saluti e grazie
a distanza di mesi sono ancora in attesa di essere operato, ora, dopo 4 rinvii sembra che la prossima settimana potrebbe essere la volta buona.
Ma subito questa sera dopo un colloquio telefonico con il mio medico è subentrato un dubbio sul sistema di intervento da seguire perchè ho una ernia ombelicale non molto grande circa 2-3 cm e questo sembra essere problema per la procedura laparoscopica. La cosa mi preoccupa molto perchè significherebbe intervenire a cielo aperto con dolori post operatori e lunga degenza con tempi di recupero molto più lunghi.
Ritiene che la presenza di una modesta ernia ombelicale possa impedire la procedura laparoscopica ? e nel caso in cui si dovesse convertire in open il post operatorio me lo devo attendere doloroso ?
Saluti e grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 30/03/2015.
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