Ipotonia calico pielica
Buongiorno,
ho già inserito tempo fa una domanda su episiodio simil colica renale che mi ha portato a febbre alta e in pronto soccorso.
In quell'occasione al pronto soccorso mi diagnosticarono una Idronefrosi bilaterale di 3 grado e con le analisi del sangue mi dissero che molto probabilmente si trattava di pielonefrite e mi curarono con cicli di levofloxacina.
Passati due anni continuavo però a lamentare dolori, stanchezza e nel tempo si sono succedute ecografia (che non evidenziavano mai nulla), analisi delle urine, del sangue e urocolture che non evidenziavano mai nulla.
Presa dallo sconforto per qualche tempo mi son tenuta le fitte al fianco, cercando di bere il più possibile, finché ho deciso di effettuare una visita urologica.
L'urologa mi ha prescritto una TAC eco addome completo con mdc che dice:
" Il fegato conserva regolare struttura tomodensitometrica ed è privo di lesioni focali con caratteri TC di attività in presenza di un minuto angioma nel II segmento e di una sfumata area di ipodensità priva di significato clinico a livello del IV segmento.
Le vie biliari intra ed extra epatiche non sono dilatate e la colecisti è normodistesa.
La milza, il pancreas ed i surreni mantengono aspetto regolare TC.
Entrambi i reni sono regolari per sede e dimensioni, con corticale di spessore conservato e parenchimografia omogenea e simmetrica.
D'ambo i lati è presente una modesta ipotonia calico pielica, estesa alle porzioni prossimali medie degli ureteri.
L'escrezione di urina opaca avviene comunque in tempi fisiologici d'ambo i lati.
La vescica, ben distensibile, è priva di grossolae vegetazioni endoluminali.
Non si osservano in addome significative linfoadenomegalie né falde di versamento liquido o saccato"
Dato che con la dottoressa di base ho già pensato ad alternative (radiografia alla schiena ) e che il ginecologo ha escluso che il dolore sia di ovulazione o altro (prendo la pillola ) mi chiedo se dovrò rimanere con questa spina nel fianco tutta la vita e sarò costretta a prendere sempre tachipirina per abbassare febbre e calmare il dolore che ciclicamente si ripresentano.
Porgo questa domanda a voi in attesa della visita con l'urologa, è possibile che il dolore sia causato da questa ipotonia calico pielica? L'urologa mi ha spiegato che dalle precedenti ecografie si indicava idronefrosi, cioè i "tubicini" che raccoglievano la pipì nel rene e che poi sfociavano negli ureteri si igrossavano senza che ci fosse un ostacolo (calcolo) e che quindi non era una situazione di normalità. (Spero di aver capito bene! )
Nel mentre vi auguro buonagiornata e porgo cordiali saluti e vi ringrazio per questo fantastico servizio!
ho già inserito tempo fa una domanda su episiodio simil colica renale che mi ha portato a febbre alta e in pronto soccorso.
In quell'occasione al pronto soccorso mi diagnosticarono una Idronefrosi bilaterale di 3 grado e con le analisi del sangue mi dissero che molto probabilmente si trattava di pielonefrite e mi curarono con cicli di levofloxacina.
Passati due anni continuavo però a lamentare dolori, stanchezza e nel tempo si sono succedute ecografia (che non evidenziavano mai nulla), analisi delle urine, del sangue e urocolture che non evidenziavano mai nulla.
Presa dallo sconforto per qualche tempo mi son tenuta le fitte al fianco, cercando di bere il più possibile, finché ho deciso di effettuare una visita urologica.
L'urologa mi ha prescritto una TAC eco addome completo con mdc che dice:
" Il fegato conserva regolare struttura tomodensitometrica ed è privo di lesioni focali con caratteri TC di attività in presenza di un minuto angioma nel II segmento e di una sfumata area di ipodensità priva di significato clinico a livello del IV segmento.
Le vie biliari intra ed extra epatiche non sono dilatate e la colecisti è normodistesa.
La milza, il pancreas ed i surreni mantengono aspetto regolare TC.
Entrambi i reni sono regolari per sede e dimensioni, con corticale di spessore conservato e parenchimografia omogenea e simmetrica.
D'ambo i lati è presente una modesta ipotonia calico pielica, estesa alle porzioni prossimali medie degli ureteri.
L'escrezione di urina opaca avviene comunque in tempi fisiologici d'ambo i lati.
La vescica, ben distensibile, è priva di grossolae vegetazioni endoluminali.
Non si osservano in addome significative linfoadenomegalie né falde di versamento liquido o saccato"
Dato che con la dottoressa di base ho già pensato ad alternative (radiografia alla schiena ) e che il ginecologo ha escluso che il dolore sia di ovulazione o altro (prendo la pillola ) mi chiedo se dovrò rimanere con questa spina nel fianco tutta la vita e sarò costretta a prendere sempre tachipirina per abbassare febbre e calmare il dolore che ciclicamente si ripresentano.
Porgo questa domanda a voi in attesa della visita con l'urologa, è possibile che il dolore sia causato da questa ipotonia calico pielica? L'urologa mi ha spiegato che dalle precedenti ecografie si indicava idronefrosi, cioè i "tubicini" che raccoglievano la pipì nel rene e che poi sfociavano negli ureteri si igrossavano senza che ci fosse un ostacolo (calcolo) e che quindi non era una situazione di normalità. (Spero di aver capito bene! )
Nel mentre vi auguro buonagiornata e porgo cordiali saluti e vi ringrazio per questo fantastico servizio!
[#1]
Cara utente,
questa "ipotonia calcio pielica" è una cosa che si porta con se da sempre, tuttavia i problemi possono manifestarsi solo in età adulta e essere misconosciuti anche per molti anni.
All'urotac per fortuna non ci sono segni di danno renale, purtroppo però la ricorrenza di questi dolori e pielonefriti di cui è affetta impongono un trattamento.
In alcuni casi può essere utile associare anche una scintigrafia renale sequenziale, ne parli con la collega urologo.
Cordialità
questa "ipotonia calcio pielica" è una cosa che si porta con se da sempre, tuttavia i problemi possono manifestarsi solo in età adulta e essere misconosciuti anche per molti anni.
All'urotac per fortuna non ci sono segni di danno renale, purtroppo però la ricorrenza di questi dolori e pielonefriti di cui è affetta impongono un trattamento.
In alcuni casi può essere utile associare anche una scintigrafia renale sequenziale, ne parli con la collega urologo.
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Utente
Buongiorno,
scrivo qui per aggiornare la situazione.
Ieri sono stata visitata dall'urologa e ha concluso che non vi è nessuna anormalità: i miei reni sono semplicemente un po' pigroni e la colica renale è stato un momento di sbandamento del mio rene. Ha concluso che il dolore è sicuramente altro, magari un intestino pigro.
Di notte spesso questo dolore puntorio mi sveglia, ma non voglio fare l'ipocondriaca... non mi son sentita appagata nonostante la professionalità. Cosa dovrei fare?
Cordiali saluti,
scrivo qui per aggiornare la situazione.
Ieri sono stata visitata dall'urologa e ha concluso che non vi è nessuna anormalità: i miei reni sono semplicemente un po' pigroni e la colica renale è stato un momento di sbandamento del mio rene. Ha concluso che il dolore è sicuramente altro, magari un intestino pigro.
Di notte spesso questo dolore puntorio mi sveglia, ma non voglio fare l'ipocondriaca... non mi son sentita appagata nonostante la professionalità. Cosa dovrei fare?
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 25.8k visite dal 27/03/2015.
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