Il 23 il mio medico mi ha prescritto due compresse al gg

Buongiorno
Il 5 marzo ho avuto un rapporto orale non protetto con una donna, sin da subito ho notato che il glande presentava vari segni dovuti probabilmente al contatto con i denti durante la fase orale, non erano delle vere e proprie lacerazioni infatti sono sparite in due giorni.
Dopo circa 12 gg sono comparsi i primi bruciori al glande e alla via urinaria durante e dopo aver urinato, che si sono manifestati in fase acuta (bruciore molto forte e intenso durante la minzione) nel fine settimana del 21-22 marzo (non ho mai riscontrato delle perdite biancastre-giallognole e nemmeno di sangue).
Il 23 il mio medico mi ha prescritto due compresse al gg (una ogni 12 ore per sei giorni) di Clavulin 875 mg/125 mg, mi può dire se il dosaggio è corretto (ho letto che in questi casi si somministrano 3 compresse al gg)?
Il 25 marzo mi si è manifestata anche una congiuntivite ad entrambi gli occhi che sto curando dal 26 con un collirio antibiotico (tobral coll 5 ml con una goccia ogni 6 ore), può essere associata all’ infezione delle vie urinarie?
Ad oggi (27 marzo) dalla somministrazione del clavulin, il livello di bruciore si è affievolito (ma non scomparso!!!) e riesco a tollerarlo. Ho notato che la prima urina è quella che provoca maggior bruciore e dopo durante la giornata, specialmente bevendo molta acqua, i dolori sono minimi.
Ho cercato di specificare i tempi e i sintomi per darle le maggiori informazioni, e per sapere da lei se l’infiammazione è in fase di attenuazione e mediamente in questi casi quanto può durare?
Secondo lei devo eseguire altre cure ed eventuali analisi o meglio farmi visitare da uno specialista?
Sono preoccupato per mia moglie (anche se specifico che non abbiamo mai avuto rapporti sessuali in tutto il mese di marzo) e per i bimbi, ci sono particolari precauzioni devo usare per evitare contagi?
Se può essere utile, precedentemente al rapporto occasionale, nel mese di aprile ho fatto le analisi del sangue complete dove tutti i valori i valori sono risultati entro i range di riferimento compresi HCV, HIV, HBV-NAT, HCV-NAT, HBsAg e sifilide (tutti negativi).
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il tempo trascorso tra l'evento "sospetto" e l'insorgenza del disturbo è in effetti un po' troppo lungo per poter collegare le due cose con assoluta sicurezza. Che si sia tratto di gonorrea, in assenza completa di secrezioni uretrali è piuttosto improbabile. Lei è abbastanza pesante, il dosaggio dell'antibiotico poteva essere un po' più genereoso, ma trattandosi di una terapia empirica e non mirata in base ad accertamenti batteriologici, il dettaglio non è così influente. Anche il collegamento con la comparsa della congiuntivite ci pare piuttosto vago, anzi diremmo improbabile. Che vi possa essere la persistenza di qualche sintomo irritativo anche dopo aver debellato l'ipotetica infezione è nella natura dell'evoluzione favorevole di queste situazioni, in cui permane per un certo tempo l'infiammazione dei tessuti. In quanto alle possibilità di trasmissione, tenga conto che possono essere solo dirette (non è influenza ... !), d'ogni modo in assenza di secrezione sono assai poco verosimili. Per assoluta certezza, abbia cura di proteggere i rapporti ancora per qualche settimana.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gent.le Dr Piana, la ringrazio per la sua celere e qualificata risposta, se possibile volevo precisare che il medico di famiglia mi ha parlato solo di infezione che io ho erroneamente attribuito alla gonorrea.
L’infezione e la successiva infiammazione che è in fase di attenuazione mediamente quanto può durare ancora (oggi termino la somministrazione di clavulin)? In seguito, considerata la terapia empirica, è necessario eseguire degli accertamenti batteriologici?
Un caro saluto e le auguro un buon fine settimana.
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