Stenosi uretrale e possibile intervento
Gentili dottori mi rivolgo nuovamente a voi per avere dei consigli, che fino ad ora si sono sempre rivelati più che validi.
Breve riassunto della mia storia.
Ho 34 anni e per capire l'origine dei miei problemi minzionali (frequenti minzioni sia di giorno che di notte e, nel caso di impossibilità ad orinare al bisogno dolore all'inizio della minzione) mi sono rivolto ad un urologo che dopo una accurata visita mi ha consigliato di sottopormi a tutta una serie di accertamenti:
- dosaggio PSA, che è risultato normale;
- diario delle mie minzioni per tre giorni consecutivi, che ha fatto supporre, dato la frequenza e il volume delle minzioni anche molto ravvicinate tra loro quando passava qualche tempo tra una e l'altra, la possibilità di un residuo minzionale;
- uroflussimetria, che ha confermato la presenza di un residuo minzionale;
- ecografia prostatica, che ha evidenziato una prostata da 60enne;
- uretrocistografia retrogada e minzionale, che ha evidenziato una stenosi uretrale e la presenza di un corpo vegetante in vescica;
- cistoscopia, che ha evidenziato la presenza di un lobo prostatico di circa 2 cm;
- studio urodinamico invasivo, che ha confermato, nuovamente, il residuo minzionale, e ha evidenziato come, a seguito della stenosi, durante la minzione la mia pressione vescicale sia alta.
Con gli esiti di tutti gli esami sono tornato dal mio urologo che, molto tranquillamente, mi ha detto:
- che ho una stenosi uretrale e un lobo prostatico di circa 2 cm e che questi due fattori sono alla base dei miei problemi;
- che se voglio risolvere i miei problemi devo farmi operare, con la possibilità che l'operazione comporti poi un'eiaculazione retrograda;
- che però posso anche non fare nulla e continuare così, tenendomi sotto controllo e rifacendo tutti gli esami ogni anno, e aspettare di peggiorare ed invecchiare prima di intervenire.
Di decidere pure con calma e di contattarlo poi se decido di farmi operare.
Ora non vi nascondo che sono molto perplesso...
La mia domanda è forse molto ingenua: che cosa mi consigliate di fare?
Un'operazione è sempre un'operazione, anche se in endoscopia, quindi è normale che l'idea di evitarla non mi dispiace, ma veramente dovrei poi rifare tutti gli esami che ho fatto, alcuni dei quali MOLTO DOLOROSI, ogni anno?
Gli eventuali effetti collaterali dell'operazione si "limitano" all'eiaculazione retrograda? Come mai non c'è certezza a riguardo di questo effetto collaterale?
Ho una grande confusione in testa e non so cosa fare.
Grazie mille a chiunque vorrà darmi qualche ulteriore indicazione.
Breve riassunto della mia storia.
Ho 34 anni e per capire l'origine dei miei problemi minzionali (frequenti minzioni sia di giorno che di notte e, nel caso di impossibilità ad orinare al bisogno dolore all'inizio della minzione) mi sono rivolto ad un urologo che dopo una accurata visita mi ha consigliato di sottopormi a tutta una serie di accertamenti:
- dosaggio PSA, che è risultato normale;
- diario delle mie minzioni per tre giorni consecutivi, che ha fatto supporre, dato la frequenza e il volume delle minzioni anche molto ravvicinate tra loro quando passava qualche tempo tra una e l'altra, la possibilità di un residuo minzionale;
- uroflussimetria, che ha confermato la presenza di un residuo minzionale;
- ecografia prostatica, che ha evidenziato una prostata da 60enne;
- uretrocistografia retrogada e minzionale, che ha evidenziato una stenosi uretrale e la presenza di un corpo vegetante in vescica;
- cistoscopia, che ha evidenziato la presenza di un lobo prostatico di circa 2 cm;
- studio urodinamico invasivo, che ha confermato, nuovamente, il residuo minzionale, e ha evidenziato come, a seguito della stenosi, durante la minzione la mia pressione vescicale sia alta.
Con gli esiti di tutti gli esami sono tornato dal mio urologo che, molto tranquillamente, mi ha detto:
- che ho una stenosi uretrale e un lobo prostatico di circa 2 cm e che questi due fattori sono alla base dei miei problemi;
- che se voglio risolvere i miei problemi devo farmi operare, con la possibilità che l'operazione comporti poi un'eiaculazione retrograda;
- che però posso anche non fare nulla e continuare così, tenendomi sotto controllo e rifacendo tutti gli esami ogni anno, e aspettare di peggiorare ed invecchiare prima di intervenire.
Di decidere pure con calma e di contattarlo poi se decido di farmi operare.
Ora non vi nascondo che sono molto perplesso...
La mia domanda è forse molto ingenua: che cosa mi consigliate di fare?
Un'operazione è sempre un'operazione, anche se in endoscopia, quindi è normale che l'idea di evitarla non mi dispiace, ma veramente dovrei poi rifare tutti gli esami che ho fatto, alcuni dei quali MOLTO DOLOROSI, ogni anno?
Gli eventuali effetti collaterali dell'operazione si "limitano" all'eiaculazione retrograda? Come mai non c'è certezza a riguardo di questo effetto collaterale?
Ho una grande confusione in testa e non so cosa fare.
Grazie mille a chiunque vorrà darmi qualche ulteriore indicazione.
[#1]
Caro Utente,
basandomi salla descrizione della sua sintomatologia e degli esami diagnostici, sottolineando comunque tutti i limiti di dare una indicazione senza avere visto di persona un paziente, forse si potrebbe considerare l'ipotesi di correggere al momento solo la stenosi uretrale per via endoscopica evitando di intervenire sulla prostata che potrebbe non essere la causa dei suoi disturbi. Qualora persistessero i sintomi urinari da Lei descritti si potrebbe ricorrere ad un trattamento farmacologico evitando i rischi, seppur remoti, di eiaculazione retrograda.
Cordiali saluti
basandomi salla descrizione della sua sintomatologia e degli esami diagnostici, sottolineando comunque tutti i limiti di dare una indicazione senza avere visto di persona un paziente, forse si potrebbe considerare l'ipotesi di correggere al momento solo la stenosi uretrale per via endoscopica evitando di intervenire sulla prostata che potrebbe non essere la causa dei suoi disturbi. Qualora persistessero i sintomi urinari da Lei descritti si potrebbe ricorrere ad un trattamento farmacologico evitando i rischi, seppur remoti, di eiaculazione retrograda.
Cordiali saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie mille.
L'intervento di correzione della stenosi uretrale non comporta controindicazioni? Tipo l'eiaculazione retrograda?
E poi, sempre da profano, come mai l'eiaculazione retrograda è solo una possibilità e non una controindicazione certa? dipende dalla capacità del medico o da fattori fisici?
L'intervento di correzione della stenosi uretrale non comporta controindicazioni? Tipo l'eiaculazione retrograda?
E poi, sempre da profano, come mai l'eiaculazione retrograda è solo una possibilità e non una controindicazione certa? dipende dalla capacità del medico o da fattori fisici?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 10/09/2008.
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