Colica renale con micro calcolo ureterale di 3,6 mm premeatale

Salve,
giugno scorso ho avuto il primo episodio di renella che dopo visita urologica mi è stato dato Soluzione Schoum, per circa una settimana e antidolorifico in caso di bisogno. Da quel momento ho sempre cercato di bere di più, almeno un litro e mezzo al giorno, ma pochi giorni fa ho avuto episodio analogo, che dopo ricovero mi hanno trovato un calcolo appena transitato.
Mi è stato dato questa volta 2 volte al dì Reparilexin e Tamsulosin Teva che prendo da tre giorni e a situazione atipica psicologica non tanto leggera mi accorgo che mi causa anche eiaculazione retrograda. Mi chiedo quindi se devo continuare tale cura per i dieci giorni anche perchè accuso comunque un piccolo fastidio talvolta fitta all' altezza del retto che credo si accentui in caso d' interruzione prematura, non so se sia il calcolo, oppure cambiare farmaco o interrompere prima tale farmaco. Posso avere rapporti anche con eiaculazione retrograda o possono creare problemi al netto di quelli psicologici che non sono il massimo della felicità in relazione a una vita coniugale normale o è meglio attendere la fine del ciclo? E' un farmaco necessario nel mio caso visto che vedo che viene usato prevalentemente per problemi di prostata? Potrebbe dare delle conseguenze anche se rarissime a livello permanente? La soluzione Schoum che mi è stata data precedentemente noto che mi faceva bere maggiormente dovrei farne dei cicli periodici? Inoltre visto che mi hanno detto che devo urinare almeno 2 litri al dì, quanto dovrei bere circa d' inverno e d' estate in rapporto a cio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Dal suo racconto, in effetti un po' confuso, non si riesce a capire se il calcolo sia già stato espulso o meno. D'ogni modo, la tamsulosina ed i farmaci ad essa simili sono oggi considerati il provvedimento più efficace per facilitare l'espusione di piccoli calcoli presenti nell'ultimo tratto dell'uretere. Sono gli stessi farmaci abitualmente utilizzati per i disturbi legati all'ingrossamento della prostata, in effetti si usufruisce in entrambi i casi dello stesso effetto, ovvero il rilassamento delle fibre muscolari delle basse vie urinarie. L'eiaculazione retrograda è un effetto collaterale quasi costante della tamsulosina e dei farmaci ad essa simili. Costituisce peraltro la prova indiretta che il farmaco sta facendo effetto. La terapia in genere dura una decina di giorni e può essere ripetuta al massimo un paio di volte, posto che nel frattempo il calcolo non riesca ad essere espulso. Se questo non accade comunque entro 40 giorni al massimo, diventa veramente molto difficile che questo possa avvenire in seguito, pertanto bisogna provvedere alla sua rimozione per via endoscopica. La soluzione di cui ci parla è un classico prodotto a base di estratti vegetali, la cui efficacia è assolutamente variabile e del tutto imprevedibile. Finchè il calcolo è per stada, non è affatto opportuno bere moltissimo, poichè questo rischia solo di appesantire il rene e facilitare l'insorgere di disturbi. Bere molto sarà importante più avanti, quando la via sarà certamente libera. Il calcolo non si sposta grazie alla spinta del flusso urinario, bensí solo per l'aumentata compiacenza delle pareti dell'uretere, che si ottiene appunto con la tamsulosina (ed il cortisone). In ultimo, non vi sono controindicazioni particolari all'attività sessuale in corso di terapia con tamsulosina, molti uomini la assumono continuativamente per anni ed anni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
No intendevo micro calcolo transitato nella parte finale dove al momento non mi causava più dolore che da ecografia di pochi giorni fa era visibile da poco in basso all' ombelico e di cui è stata decisa la terapia con Tamsulosin. Ciò che mi preoccupava è che alcuni studi hanno dimostrato l' efficacia nella calcolosi ma non è attualmente farmaco ufficiale per i calcoli che transitano nella parte ad essa sensibile, non è presente infatti ancora l' indicazione nel foglio illustrativo, ma a statistiche pare aumenti la possibilità di riuscita, quello che mi preoccupa è che nessuno pare sappia con precisione perché crei eiaculazione retro, qualcuno dice bassa pressione, altri conseguenze alla prostata, per altri effetti forse è consigliata la sospensione, ma per questo motivo non spiegato allo stato attuale meccanicamente la sua dinamica e reversibilità certa no, c'è una risposta empirica a questo fenomeno o al momento è solo casistica? Grazie delle risposte
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Utente
Utente
Dimenticavo, ho anche diarrea acquosa costante, almeno un episodio al giorno dall' inizio della terapia, e ecografia tra circa un mese
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il motivo per il quale i farmaci alfa-litici (tamsulosina ed altri) creano eiaculazione retrograda è assai ben noto (!!!) ed è il rilassamento delle fibre muscolari del collo della vescica. All'atto dell'eiaculazione normalmente il collo vescicale si chiude per via riflessa, il liquido seminale si trova quindi la porta posteriore sbarrrata e si incanala lungo l'uretra verso l'esterno. Se il collo della vescica resta aperto, il liquido seminale si trova la porta posteriore spalancata e quindi refluisce con molta maggiore facilità in vescica, piuttosto che incanalarsi lungo l'uretra. Nulla di misterioso dunque. Questo effetto è completamente reversible entro un paio di giorni dalla sospensione della terapia. D'ogni modo, l'utilizzo della tamsulosina come facilitante nell'espulsione di piccoli calcoli è comprovato da abbondanti pubblicazioni scientifiche, stia tranquillo. La terapia, come già le abbiamo detto, può essere ragionevolmente proseguita per 3 settimane al massimo, ma se non si ottiene un risultato non è utile insistere oltre e si dovrà pensare alla rimozione endoscopica del calcolo.
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Utente
Utente
Bene, ora proseguo la terapia con tamsulosina in tutta tranquillità, grazie dottore delle preziose informazioni e rassicurazioni, domenica finirò la terapia ma per l' ecografia dovrò aspettare almeno due mesi, essendo nella peggiore delle ipotisi comunque fuori dal rene il calcolo non dovrebbe crearmi problemi credo, sia per la posizione sia per le dimensioni a livello organico almeno credo, escluso eventuale dolore, in tal caso userò Buscopam oppure nei casi acuti Tora Dol intramuscolare o sotto la lingua, ma viste le dimensioni se il calcolo verrà espulso potrei accorgermene facilmente? Nel Vostro Centro Calcolosi applicate anche Litotrossia extracorporea? Vista la posizione prossima alla viscica credo potrebbe avere dei vantaggi nel mio caso anche per le dimensioni modeste qualora io rientri tra gli sfortunati che non riescono a espellerlo nonostante le ridotte dimensioni?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Deve cercare assolutamente di anticipare l'ecografia in ogni modo possibile, non è pensabile attendere ben due mesi per conoscere il destino di questo calcolo! I calcoli di minori dimensioni iniziano a dare problemi proprio quando si decidono ad uscire dal ren, dove invece potrebbero rimanere "parcheggiati" per anni. La litotrissia extracorporea è assai poco efficace sui calcoli dell'uretere, tant'è che non non a consigliamo nel caso che si rendesse necessario che il calcolo venga rimosso. Calcoli inferiori ai 6 mm hanno discrete possibilità di essere espulsi spontaneamente, ma ci è successo più volte di dover trattare endoscopicamente calcoli anche più piccoli del suo.
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Utente
Utente
Oggi sono riuscito a fare l' ecografia in un centro diagnostico convenzionato, arrivato a vescica piena dopo 10 minuti di attesa e solleciti stavano comodamente discutendo e sorridendo col paziente prima di me post visita, al che gli dissi o mi fate questa ecografia, o mi indicate un bagno e mi ridate i soldi. Visto che mi hanno detto che non ero un paziente modello per questi miei modi ho detto alla dottoressa con accento dell' est di provare lei a discutere a vescica piena e se aveva ancora da fare di terminare la sua importantissima "rianimazione" con il paziente che sorrideva seduto. A parte questa precisazione extramedica e al netto di dolori post ecografici al torace, all' addome e alla schiena sotto la spalla sinistra che ora ho, cosa che in ospedale non ho mai avuto in nessuna ecografia, il referto riporta: " L' esame è stato eseguito per controllo di riferita pregressa microlitiasi a livello del meato uretale esterno di sinistra. Il tragitto intramurale degli ureteri ed i relativi meati sono attualmente liberi. La vescica non presenta evidenti alterazioni del profilo e non contiene calcoli. I reni sono normali per sede, dimensioni e morfologia e conservano regolare spessore del mantello cortico-midollare. Da ambo i lati non sono attualmente rilevabili calcoli, nè dilatazioni delle vie escetrici. Non si apprezzano espansi a livellodelle logge surrenaliche. Non si apprezzano attuali alterazioni morfo-strutturali delle vescichette seminali e della prostata, di dimensioni ed ecostruttura regolari." Tutto ok, quindi per il calcolo? Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Tutto bene dunque, d'ora in avanti è autorizzato, anzi si senta obbligato, a bere molta acqua!
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Utente
Utente
Infattii, si è rivelata la mia soluzione al mio problema, uso da diverse settimane anche un app sul telefono che mi avverte e ogni tot ore di bere un bicchiere d' acqua e mi garantisce l' assunzione almeno di 2,6 litri al giorno e immagino che una idratazione costante porta benefici generali compreso anche a livello circolatorio oltre che di movimento, spesso il bagno pubblico o il bar non è a portata di mano quindi si fanno anche delle belle camminate veloci. Grazie sincero di tutta l' attenzione dedicatami
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