Cistiti ricorrenti
Gentili Dottori buongiorno,
vi scrivo solo per avere un vostro parere. E' da quando ho 15 anni che soffro di cistiti riccorenti, infatti dagli esami è sempre risultato e.coli, da mesi a questa parte ancora uguale, soprattutto dopo i rapporti, tornata dall'urologo serie di esami fatti (manca solo il citologico) nulla di strano, tranne l' esame delle urine che mi da:
leucociti 17/mcl
Batteri 1006 /mcl (dove hanno messo asterisco)
Cellule epiteliali 31 /mcl
Convinti arrivasse l'urinocultura positiva, ecco che per l'ennesima volta quella è negativa!!! Ma come è possibile?L'urologo mi ha prescritto comunque neofuradantin perche io ho vari fastidi come se l 'avessi....Secondo voi cosa potrebbe essere? Un'infiammazione? Fatto anche tampone vaginale NEGATIVO.
Grazie mille.
vi scrivo solo per avere un vostro parere. E' da quando ho 15 anni che soffro di cistiti riccorenti, infatti dagli esami è sempre risultato e.coli, da mesi a questa parte ancora uguale, soprattutto dopo i rapporti, tornata dall'urologo serie di esami fatti (manca solo il citologico) nulla di strano, tranne l' esame delle urine che mi da:
leucociti 17/mcl
Batteri 1006 /mcl (dove hanno messo asterisco)
Cellule epiteliali 31 /mcl
Convinti arrivasse l'urinocultura positiva, ecco che per l'ennesima volta quella è negativa!!! Ma come è possibile?L'urologo mi ha prescritto comunque neofuradantin perche io ho vari fastidi come se l 'avessi....Secondo voi cosa potrebbe essere? Un'infiammazione? Fatto anche tampone vaginale NEGATIVO.
Grazie mille.
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Gentile Signora,
la medicina non è matematica! Vi possono essere delle variabilità imponderabili, non ultime nell'allestimento delle colture in laboratorio. Pertanto non vi è motivo di eccessivo stupore, è piuttosto probabile che una ulteriore ipotetica eseguita il giorno appresso avrebbe potuto essere positiva. La persitenza fda molto tempo dello stesso germe di evidente origine intestinale dimostra che il suo non è tanto un problema urologico, ma appunto intestinale. Pertanto, è qui che bisogna spostare il centro dell'attenzione se si vuole cercare di ottenere un risultato migliore. In particolare, l'utilizzo degli antibiotici va improntato alla massima parsimonia, per evitare il rischio di selezionare dei batteri sempre più resistenti ed aggressivi.
Saluti
la medicina non è matematica! Vi possono essere delle variabilità imponderabili, non ultime nell'allestimento delle colture in laboratorio. Pertanto non vi è motivo di eccessivo stupore, è piuttosto probabile che una ulteriore ipotetica eseguita il giorno appresso avrebbe potuto essere positiva. La persitenza fda molto tempo dello stesso germe di evidente origine intestinale dimostra che il suo non è tanto un problema urologico, ma appunto intestinale. Pertanto, è qui che bisogna spostare il centro dell'attenzione se si vuole cercare di ottenere un risultato migliore. In particolare, l'utilizzo degli antibiotici va improntato alla massima parsimonia, per evitare il rischio di selezionare dei batteri sempre più resistenti ed aggressivi.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
All'interno dell'ultima parte dell'eintestino sono normalmente presenti enormi quantità di batteri Escherichia Coli, che non causano alcun problema. Talora però questa flora batterica perde il suo equilibrio per vari motivi (malfunzione intestinale, effetti collaterali di antibiotici, eccetera) pertanto i batteri diventano più aggressivi e si spostano soprattutto alle basse vie urinarie, che sono estremamente vicine. Questo detto in termini molto semplificati. Talora per vari motivi vi può essere anche una maggiore facilità di impianto di questi batteri nelle vie urinarie. Quando le due cose si combinano, le cistiti della femmina (e le prostatiti del maschio) possono diventare molto frequenti e ripetersi nel tempo. Se lei ci parla di "dolore intestinale", molto probabilmente questo è portato da una colite e le sue cistiti sono ovviamente ad essa collegate. Come le abbiamo detto, è molto più importante curare la colite, insistere unicamente con gli antibiotici per la cistite può addirittura essere controproducente.
Tutto questo quadro teorico dovrà comunque essere verificato nel suo caso con la valutazione diretta di un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
Tutto questo quadro teorico dovrà comunque essere verificato nel suo caso con la valutazione diretta di un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 21/03/2015.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.