L'esame istologico delle predette biopsie ha evidenziato nelle prime sei, prostatite e
Buongiorno, ho 61 anni, è da diversi anni che ho il PSA elevato; da gennaio 2004 (PSA totale 3,50) ad aprile 2013 (PSA totale 23,22) è sempre aumentato, dopodiché è un po' diminuito, a ottobre 2013 era 20,51, a marzo 2014 17,59, a ottobre 2014 era 17,16 e a gennaio 2015 era 17,28.
A causa dei predetti valori, da aprile 2005 a dicembre 2013, sono stato sottoposto a 7 biopsie prostatiche, delle quali l'ultima di saturazione con 27 prelievi. L'esame istologico delle predette biopsie ha evidenziato nelle prime sei, prostatite e nell'ultima, ipertrofia prostatica, inoltre nella seconda, che risale a luglio 2007, oltre alla prostatite è stato riscontrato anche un ASAP.
A luglio 2014 ho fatto una ecografia pelvica, il cui referto lo riporto qui di seguito:
"Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, a pareti lievemente ispessite. Volume pre-minzione di circa 310 cc; residuo post-minzionale di circa 120 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (54 x 53 x56 mm, vol. circa 80 cc), ad ecostruttura finemente disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Considerando che è da diversi anni che soffro di pollichiuria e nicturia, che da circa 8 mesi la mattina mi ritrovo bagnato di qualche goccia di urina, che ho eseguito diverse terapie farmacologiche (attualmente sto assumendo una compressa alla sera di tamsulosin cloridrato 0,4 mg) e che non ho ottenuto risultati soddisfacenti, il mio Urologo mi ha consigliato di sottopormi ad un intervento chirurgico per una resezione della prostata.
Ho voluto chiedere il parere di un'altro Urologo. Questi dopo avermi sottoposto ad un'ecografia pelvica, aver visto che le misure attuali della prostata sono 4,57 x 5,74 x 5,58 (vol. 76,54 cc), che il residuo post minzionale è nei limiti (con vescica non da sforzo) e che ho ancora 61 anni, mi ha sconsigliato di sottopormi al predetto intervento chirurgico. Mi ha prescritto una compressa alla sera di Silodosina 8 mg, una compressa al giorno di Serenoa Repens 320, controllo del PSA ogni 6 mesi e urografia e uroflussometria fra un anno.
Sono in confusione, non so che fare, chiedo, pertanto, il Vostro parere.
Vi ringrazio e nell'attesa di un riscontro Vi saluto cordialmente.
A causa dei predetti valori, da aprile 2005 a dicembre 2013, sono stato sottoposto a 7 biopsie prostatiche, delle quali l'ultima di saturazione con 27 prelievi. L'esame istologico delle predette biopsie ha evidenziato nelle prime sei, prostatite e nell'ultima, ipertrofia prostatica, inoltre nella seconda, che risale a luglio 2007, oltre alla prostatite è stato riscontrato anche un ASAP.
A luglio 2014 ho fatto una ecografia pelvica, il cui referto lo riporto qui di seguito:
"Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, a pareti lievemente ispessite. Volume pre-minzione di circa 310 cc; residuo post-minzionale di circa 120 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (54 x 53 x56 mm, vol. circa 80 cc), ad ecostruttura finemente disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Considerando che è da diversi anni che soffro di pollichiuria e nicturia, che da circa 8 mesi la mattina mi ritrovo bagnato di qualche goccia di urina, che ho eseguito diverse terapie farmacologiche (attualmente sto assumendo una compressa alla sera di tamsulosin cloridrato 0,4 mg) e che non ho ottenuto risultati soddisfacenti, il mio Urologo mi ha consigliato di sottopormi ad un intervento chirurgico per una resezione della prostata.
Ho voluto chiedere il parere di un'altro Urologo. Questi dopo avermi sottoposto ad un'ecografia pelvica, aver visto che le misure attuali della prostata sono 4,57 x 5,74 x 5,58 (vol. 76,54 cc), che il residuo post minzionale è nei limiti (con vescica non da sforzo) e che ho ancora 61 anni, mi ha sconsigliato di sottopormi al predetto intervento chirurgico. Mi ha prescritto una compressa alla sera di Silodosina 8 mg, una compressa al giorno di Serenoa Repens 320, controllo del PSA ogni 6 mesi e urografia e uroflussometria fra un anno.
Sono in confusione, non so che fare, chiedo, pertanto, il Vostro parere.
Vi ringrazio e nell'attesa di un riscontro Vi saluto cordialmente.
[#1]
Gentile Signore,
il fatto che lei sia stato sottoposto a ben "sette" biopsie della prostata ci lascia francamente molto perplessi, il suo caso è assolutamente tipico dei problemi connessi ai gravi difetti del PSA utilizzato come marcatore tumorale. Purtroppo ad oggi non si è ancora trovata un'alternativa, ma dove non arrivano le discutibili qualità del PSA dovrebbe arrivare il buon senso dei nostri Colleghi. D'ogni modo è del tutto inutile recriminare sul passato. La invitiamo comunque a leggere questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/news/urologia/4947-scopre-il-psa-negli-anni-70-ed-oggi-pubblica-il-libro-il-grande-imbroglio-della-prostata.html
Per quanto riguarda la sua domanda, le indicazioni ad eseguire un intervento disostruttivo sono assolutemente proporzionali ai suoi disturbi ed alla sua insoddisfazione per l'efficacia delle terapie instaurate. Gli effetti degli alfa-litici (tamsulosina, silodosina, ecc.) sono tutto sommato molto simili tra loro e quello dell'estratto vegetale del tutto marginale, specia in una storia così lunga ed articolata. Come tutti gli interventi, bisogna effettuare un bilancio tra i pro- (molti) e i contro- (pochi). In fondo, una volta corretamente e completamente informatio, dovrebbe essere comunque lei a prendere una decisione. In ogni caso, per una prostata di dimensioni come la sua, certamente non si tratterebbe di un intervento chirurgico, ma endoscopico con una delle varie tecniche oggi a disposizione.
il fatto che lei sia stato sottoposto a ben "sette" biopsie della prostata ci lascia francamente molto perplessi, il suo caso è assolutamente tipico dei problemi connessi ai gravi difetti del PSA utilizzato come marcatore tumorale. Purtroppo ad oggi non si è ancora trovata un'alternativa, ma dove non arrivano le discutibili qualità del PSA dovrebbe arrivare il buon senso dei nostri Colleghi. D'ogni modo è del tutto inutile recriminare sul passato. La invitiamo comunque a leggere questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/news/urologia/4947-scopre-il-psa-negli-anni-70-ed-oggi-pubblica-il-libro-il-grande-imbroglio-della-prostata.html
Per quanto riguarda la sua domanda, le indicazioni ad eseguire un intervento disostruttivo sono assolutemente proporzionali ai suoi disturbi ed alla sua insoddisfazione per l'efficacia delle terapie instaurate. Gli effetti degli alfa-litici (tamsulosina, silodosina, ecc.) sono tutto sommato molto simili tra loro e quello dell'estratto vegetale del tutto marginale, specia in una storia così lunga ed articolata. Come tutti gli interventi, bisogna effettuare un bilancio tra i pro- (molti) e i contro- (pochi). In fondo, una volta corretamente e completamente informatio, dovrebbe essere comunque lei a prendere una decisione. In ogni caso, per una prostata di dimensioni come la sua, certamente non si tratterebbe di un intervento chirurgico, ma endoscopico con una delle varie tecniche oggi a disposizione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dott. Piana,
La ringrazio per la sua sollecita ed esauriente risposta.
I principali motivi se sottopormi adesso alla resezione della prostata sono i seguenti:
1) mentre oggi, come anche da Lei confermato, è possibile intervenire per via endoscopica, in futuro, se il volume dovesse aumentare, la via endoscopica potrebbe non essere più possibile; a proposito di ciò qual è il volume massimo per poter intervenire per via endoscopica?
2) ho paura se nel tempo la vescica dovrebbe subire dei danni irreversibili;
3) il secondo Urologo che ho consultato mi ha detto che effettuando adesso una resezione della prostata, se in futuro la capsula prostatica dovesse sviluppare un tumore, l'intervento chirurgico sarebbe più complesso; inoltre mi ha detto, se non ho capito male, che con il passar degli anni il volume della prostata, con la modifica degli ormoni, potrebbe diminuire; a suo avviso è possibile?
Le chiedo, pertanto, cortesemente, se può darmi dei chiarimenti in merito e visto che dalla sua risposta, se non erro, ho capito che mi consiglia di non cambiare la terapia farmacologica, desideravo avere una conferma.
Leggo, inoltre, che per via endoscopica si può intervenire con varie tecniche, potrebbe dirmi quali sono esattamente e qual è la tecnica che nel mio caso mi consiglierebbe?
Concludo segnalandole che con il primo messaggio che Le ho inviato ho dimenticato di dirle che a novembre 2011 ho fatto anche un RMN, la quale, fra le cose più importanti ha evidenziato un nodulo nella zona di transizione, che poteva essere un carcinoma o un semplice nodulo di IPB. Grazie a Dio, la sesta biopsia ha confermato che si trattava solo di ipertrofia prostatica.
Ancora grazie e buona serata.
La ringrazio per la sua sollecita ed esauriente risposta.
I principali motivi se sottopormi adesso alla resezione della prostata sono i seguenti:
1) mentre oggi, come anche da Lei confermato, è possibile intervenire per via endoscopica, in futuro, se il volume dovesse aumentare, la via endoscopica potrebbe non essere più possibile; a proposito di ciò qual è il volume massimo per poter intervenire per via endoscopica?
2) ho paura se nel tempo la vescica dovrebbe subire dei danni irreversibili;
3) il secondo Urologo che ho consultato mi ha detto che effettuando adesso una resezione della prostata, se in futuro la capsula prostatica dovesse sviluppare un tumore, l'intervento chirurgico sarebbe più complesso; inoltre mi ha detto, se non ho capito male, che con il passar degli anni il volume della prostata, con la modifica degli ormoni, potrebbe diminuire; a suo avviso è possibile?
Le chiedo, pertanto, cortesemente, se può darmi dei chiarimenti in merito e visto che dalla sua risposta, se non erro, ho capito che mi consiglia di non cambiare la terapia farmacologica, desideravo avere una conferma.
Leggo, inoltre, che per via endoscopica si può intervenire con varie tecniche, potrebbe dirmi quali sono esattamente e qual è la tecnica che nel mio caso mi consiglierebbe?
Concludo segnalandole che con il primo messaggio che Le ho inviato ho dimenticato di dirle che a novembre 2011 ho fatto anche un RMN, la quale, fra le cose più importanti ha evidenziato un nodulo nella zona di transizione, che poteva essere un carcinoma o un semplice nodulo di IPB. Grazie a Dio, la sesta biopsia ha confermato che si trattava solo di ipertrofia prostatica.
Ancora grazie e buona serata.
[#3]
Oggigiorno gli interventi chirurgici per ingrossamento prostatico sono già molto rari e perlopiù riservati a prostate veramente "gigantesche" (7 cm e più). E' probabile che entro pochissimi anni anche queste rare situazioni potranno essere trattate tutte endoscopicamente, come d'altronde già si fa nei centri in cui maggiore è la pratica nelle procedure eseguite con il laser. Così, l'intervento che per decenni è stato il più comune (ed il più redditizio ...) per l'urologo andrà definitivamente in pensione!
Prima che la vescica subisca danni gravi in seguito all'ostruzione prostatica devono passare davvero molti anni e molta trasandatezza. In un caso come il suo lo riterremmo inverosimile.
Con l'enorme numero di prelievi bioptici negativi cui lei è stato sottoposto, diremmo che lo sviluppo futuro di un tumore aggressivo della prostata sia da considerare davvero molto difficile. Sull'affermazione che con l'età il volume prostatico possa diminuire ci permettiamo di non esprimere un giudizio.
La disostruzione endoscopica ottiene gli stessi identici effetti a distanza, indipendentemente dal tipo di procedura adottata. Ciò detto, mamdato in pensione l'intervento chirurgico, le modalità più frequenti sono la classica elettro-resezione bipolare e l'utilizzo dei laser, impiegati per asportare materialmente il tessuto (olmio, tullio) oppure per vaporizzarlo (tullio, "greenlight"). Sostanzialmente in un caso come il suo non vediamo particolari differenze o vantaggi fra le tecniche, pertanto può sostanzialmente andar bene la procedura più consueta al suo urologo di riferimento.
Prima che la vescica subisca danni gravi in seguito all'ostruzione prostatica devono passare davvero molti anni e molta trasandatezza. In un caso come il suo lo riterremmo inverosimile.
Con l'enorme numero di prelievi bioptici negativi cui lei è stato sottoposto, diremmo che lo sviluppo futuro di un tumore aggressivo della prostata sia da considerare davvero molto difficile. Sull'affermazione che con l'età il volume prostatico possa diminuire ci permettiamo di non esprimere un giudizio.
La disostruzione endoscopica ottiene gli stessi identici effetti a distanza, indipendentemente dal tipo di procedura adottata. Ciò detto, mamdato in pensione l'intervento chirurgico, le modalità più frequenti sono la classica elettro-resezione bipolare e l'utilizzo dei laser, impiegati per asportare materialmente il tessuto (olmio, tullio) oppure per vaporizzarlo (tullio, "greenlight"). Sostanzialmente in un caso come il suo non vediamo particolari differenze o vantaggi fra le tecniche, pertanto può sostanzialmente andar bene la procedura più consueta al suo urologo di riferimento.
[#4]
Utente
Ok, ora ho le idee più chiare. Visto che i fastidi attuali sono sopportabili e che, da quello che ho capito, non dovrebbe esserci molta differenza fra intervenire adesso o fra qualche anno, posso decidere con più serenità.
Dottore, se sulla diminuzione del volume della prostata non si è permesso di esprimere un giudizio, potrebbe dirmi se con l'avanzar degli anni è certo che il volume continua sempre ad aumentare; può essere che al raggiungimento di una certa dimensione si ferma e non aumenta più?
Buon pomeriggio
Dottore, se sulla diminuzione del volume della prostata non si è permesso di esprimere un giudizio, potrebbe dirmi se con l'avanzar degli anni è certo che il volume continua sempre ad aumentare; può essere che al raggiungimento di una certa dimensione si ferma e non aumenta più?
Buon pomeriggio
[#5]
In linea di massima è difficile che dopo i 65-70 anni si assista ad un ulteriore importante aumento di volume. Il buongiorno si vede dal mattino, insomma ... Che vi possa essere invece addirittura un'inversione di tendenza non ci sentiamo di confermarlo, almeno dal punto di vista generale.
[#7]
Utente
Dott. La Piana buon pomeriggio, a distanza di circa quattro mesi dall'ultimo consulto, torno a chiederle un consiglio.
Premesso che da quando ho iniziato la terapia con le compresse di Silodosina 8 mg in cambio delle compresse di Tamsulosin cloridrato 0,4 mg, ho avuto un leggero miglioramento dei sintomi che permane a tutt'oggi.
Alcuni giorni fa ho voluto fare, a distanza di un anno, un'altra ecografia pelvica alla prostata per vedere cos'è cambiato in quest'arco di tempo. Qui di seguito Le riporto sia il referto dell'ecografia che ho fatto a luglio del 2014 sia il referto dell'ultima ecografia:
Referto luglio 2014: "Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, a pareti lievemente ispessite. Volume pre-minzione di circa 310 cc; residuo post-minzionale di circa 120 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (54 x 53 x56 mm, vol. circa 80 cc), ad ecostruttura finemente disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Referto luglio 2015: "Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, senza alterazioni organiche delle pareti. Volume pre-minzione di circa 400 cc; residuo post-minzionale di circa 100 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (59 x 56 x59 mm, vol. 97 cc), ad ecostruttura disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Da come può notare, fra l'altro, il volume è passato da circa 80 cc a 97 cc. Pertanto, Le chiedo quanto segue:
1) sono preoccupato perché nell'arco di un anno la mia prostata ha subito un aumento di volume di circa il 25%, è normale?
2) può accadere che fra un anno possa aumentare di un'altro 25%?
3) c'è qualche farmaco che possa bloccare la crescita?
Nell'attesa di un riscontro La saluto cordiamente.
Premesso che da quando ho iniziato la terapia con le compresse di Silodosina 8 mg in cambio delle compresse di Tamsulosin cloridrato 0,4 mg, ho avuto un leggero miglioramento dei sintomi che permane a tutt'oggi.
Alcuni giorni fa ho voluto fare, a distanza di un anno, un'altra ecografia pelvica alla prostata per vedere cos'è cambiato in quest'arco di tempo. Qui di seguito Le riporto sia il referto dell'ecografia che ho fatto a luglio del 2014 sia il referto dell'ultima ecografia:
Referto luglio 2014: "Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, a pareti lievemente ispessite. Volume pre-minzione di circa 310 cc; residuo post-minzionale di circa 120 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (54 x 53 x56 mm, vol. circa 80 cc), ad ecostruttura finemente disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Referto luglio 2015: "Vescica alitiasica, simmetricamente espansa, senza alterazioni organiche delle pareti. Volume pre-minzione di circa 400 cc; residuo post-minzionale di circa 100 cc.
Prostata in sede, simmetrica, di dimensioni aumentate (59 x 56 x59 mm, vol. 97 cc), ad ecostruttura disomogenea ipoecogena e contorni regolari."
Da come può notare, fra l'altro, il volume è passato da circa 80 cc a 97 cc. Pertanto, Le chiedo quanto segue:
1) sono preoccupato perché nell'arco di un anno la mia prostata ha subito un aumento di volume di circa il 25%, è normale?
2) può accadere che fra un anno possa aumentare di un'altro 25%?
3) c'è qualche farmaco che possa bloccare la crescita?
Nell'attesa di un riscontro La saluto cordiamente.
[#8]
Le misurazioni hanno sempre un significato molto relativo, un poco più attendibile solo se eseguite dallo stesso operatorre e con lo stesso apparecchio. Come già le dicemmo, non sono tanto i diametri ad interessarci ma i suoi disturbi, che sono l'unico fattore che ci farebbe transitare da una situazione di attesa alle indicazioni ad un intervento disostruttivo.
[#9]
Utente
Dott. La Piana, l'ecografia è stata eseguito dallo stesso medico e con lo stesso apparecchio. Anche se i miei disturbi non sono aumentati, anzi, come già le ho detto, sono leggermente migliorati, la mia preoccupazione è, se a causa del crescere così veloce del volume della prostata, da un giorno all'altro potrei bloccarmi e non poter più urinare. Accadendo ciò immagino che sarebbe necessario intervenire al più presto e con una prostata molto voluminosa non saprei a chi rivolgermi per evitare un intervento chirurgico a cielo aperto. Lei quattro mesi fa mi ha comunicato che anche per le prostate superiori a 7 cm ci sono dei centri specializzati negli interventi eseguiti con il laser che possono intervenire anche endoscopicamente. La mia prostata è già arrivata a 6 cm, essendo residente in Sicilia non so se dalle mie parti ci sono centri specializzati negli interventi eseguiti con il laser. Lei sa se dalle mie parti c'è qualcuno di questi centri?
[#10]
In linea di massima quello che spinge all'intervento non sono tanto i diametri, ma l'entità dei disturbi. Forzare le indicazioni in assenza di sintomi consistenti od altre complicazioni è spesso causa di profonde delusioni da parte del paziente. Quanto incidano i suoi dusturbi sulla qualità di vita purtroppo solo lei lo sa, quindi il suo parere diventa importantissimo. Oggigiorno l'intervento chirurgico classico, che per molti decenni è stato il cavallo di battaglia di tutti gli urologi, viene eseguitomsempre più raramente, perlopiú in quesi rari casi di prostate giganti con complicazioni (es. voluminosi calcoli vescicali). Le tecniche laser si vanno diffindendo sempre più e con la enucleazione laser Olmio oppure Tullio un operatore esperto è in grado di risolvere praticamente tutti i casi. Non è nostro compito darle dei riferimenti di singoli specialisti o strutture, ma non stentiamo a credere che lei non dovrà poi fare molta strada per risolvere eventualmente il suo problema.
[#12]
Utente
Dott. La Piana buongiorno,
torno a chiedere il suo parere perché sono MOLTO PREOCCUPATO. Premettendole che le compresse di Silodosina 8 mg che assumo ogni sera mi causano un'eiaculazione retrograda, ieri sera, dopo aver avuto un rapporto sessuale, ho notato che sul pene avevo un po' di sangue, anzi pochissimo. A distanza di circa 2 ore e mezza, dopo aver urinato, ho visto che le gocce di urina che ho asciugato con la carta igienica erano di colore rosa.
Una cosa simile non mi era mai successa, può essere che ho qualche lesione nella prostata? Devo fare qualche accertamento?
Nel frattempo, riprendendo la precorsa corrispondenza, Le comunico che non sono riuscito a trovare un ospedale o una clinica presente in Sicilia dove usano il laser. Inoltre, ho chiesto il parere di due urologi della mia zona, circa l'eventuale TURP alla quale dovrei sottopormi ed entrambi mi hanno sconsigliato l'intervento a mezzo laser perché sostengono che per le dimensioni della mia prostata e consigliabile intervenire sempre endoscopicamente però senza laser.
Nell'attesa di una suo riscontro, che attendo con tanta ansia. La saluto cordialmente.
torno a chiedere il suo parere perché sono MOLTO PREOCCUPATO. Premettendole che le compresse di Silodosina 8 mg che assumo ogni sera mi causano un'eiaculazione retrograda, ieri sera, dopo aver avuto un rapporto sessuale, ho notato che sul pene avevo un po' di sangue, anzi pochissimo. A distanza di circa 2 ore e mezza, dopo aver urinato, ho visto che le gocce di urina che ho asciugato con la carta igienica erano di colore rosa.
Una cosa simile non mi era mai successa, può essere che ho qualche lesione nella prostata? Devo fare qualche accertamento?
Nel frattempo, riprendendo la precorsa corrispondenza, Le comunico che non sono riuscito a trovare un ospedale o una clinica presente in Sicilia dove usano il laser. Inoltre, ho chiesto il parere di due urologi della mia zona, circa l'eventuale TURP alla quale dovrei sottopormi ed entrambi mi hanno sconsigliato l'intervento a mezzo laser perché sostengono che per le dimensioni della mia prostata e consigliabile intervenire sempre endoscopicamente però senza laser.
Nell'attesa di una suo riscontro, che attendo con tanta ansia. La saluto cordialmente.
[#13]
Nelle situazioni di consistente ingrossamento prostatico non può stupire più di tanto che lo stress indotto dal rapporto sessuale induca un modesto sanguinamento. In assenza di complicazioni od ulteriori disturbi non è una circostanza che possa più di tanto preoccupare.
Per quanto riguarda le tecniche operatorie, è abbastanza comune (ed entro certi limiti comprensibile) che molti Colleghi assumano un atteggiamento "campanilistico" cercando di trattare i pazienti con quanto hanno a disposizione in fatto di tecnologia e competenze. Come già le abbiamo spiegato, il risultato finale dell'intervento disostruttivo è sostanzialmente lo stesso, l'adozione delle procedure basate sul laser permette un risparmio di 1-2 giorni sulla degenza ed i tempi di cateterizzazione. In conclusione, entro certi limiti è molto meglio affidarsi ad uno specialista conosciuto e nel quale si ripone fiducia piuttosto che allontanarsi troppo alla ricerca di una tecnica particolare.
Per quanto riguarda le tecniche operatorie, è abbastanza comune (ed entro certi limiti comprensibile) che molti Colleghi assumano un atteggiamento "campanilistico" cercando di trattare i pazienti con quanto hanno a disposizione in fatto di tecnologia e competenze. Come già le abbiamo spiegato, il risultato finale dell'intervento disostruttivo è sostanzialmente lo stesso, l'adozione delle procedure basate sul laser permette un risparmio di 1-2 giorni sulla degenza ed i tempi di cateterizzazione. In conclusione, entro certi limiti è molto meglio affidarsi ad uno specialista conosciuto e nel quale si ripone fiducia piuttosto che allontanarsi troppo alla ricerca di una tecnica particolare.
[#14]
Utente
Dottore, La ringrazio per la risposta velocissima che mi ha inviato e per avermi rasserenato.
Se, dopo questa leggera perdita di sangue, dovessi avere ulteriori disturbi La terrò informata perché, grazie alla sua professionalità e disponibilità, Lei riesce sempre a tranquillizzarmi e soddisfare in modo molto esauriente i miei dubbi.
Cordiali saluti.
Se, dopo questa leggera perdita di sangue, dovessi avere ulteriori disturbi La terrò informata perché, grazie alla sua professionalità e disponibilità, Lei riesce sempre a tranquillizzarmi e soddisfare in modo molto esauriente i miei dubbi.
Cordiali saluti.
[#15]
Utente
Buonasera,
ho bisogno di un consiglio, sono abbastanza preoccupato. In precedenza, da come si può notare dai consulti precedenti, ho interagito con il Dott. La Piana.
Due giorni fa, come di routine, ho fatto un prelievo per controllare il PSA. Oggi pomeriggio ho ritirato il referto e il valore è di 24,02, mentre 6 mesi fa, ossia a luglio 2015, era di 18,11.
Nonostante in passato ho fatto sette biopsie, delle quali l'ultima a dicembre 2013 (biopsia di saturazione con 27 prelievi) con esito sempre negativo, visto l'incremento consistente del PSA durante gli ultimi sei mesi sono molto in ansia.
Prego, pertanto, il Dott. La Piana, se gli è possibile, o un altro suo collega di darmi un parere in merito.
Grazie e cordiali saluti.
ho bisogno di un consiglio, sono abbastanza preoccupato. In precedenza, da come si può notare dai consulti precedenti, ho interagito con il Dott. La Piana.
Due giorni fa, come di routine, ho fatto un prelievo per controllare il PSA. Oggi pomeriggio ho ritirato il referto e il valore è di 24,02, mentre 6 mesi fa, ossia a luglio 2015, era di 18,11.
Nonostante in passato ho fatto sette biopsie, delle quali l'ultima a dicembre 2013 (biopsia di saturazione con 27 prelievi) con esito sempre negativo, visto l'incremento consistente del PSA durante gli ultimi sei mesi sono molto in ansia.
Prego, pertanto, il Dott. La Piana, se gli è possibile, o un altro suo collega di darmi un parere in merito.
Grazie e cordiali saluti.
[#17]
Utente
Dott. La Piana buongiorno,
grazie per la sollecitudine con la quale mi ha sempre risposto. Il 18 novembre 2011 ho fatto il seguente esame:
"risonanza magnetica con tecnica TSE e GE, mediante acquisizioni morfologiche (a strato sottile pesate in T2) e multiparametrica (sequenze pesate in diffusione e sequenze perfusionali dopo somministrazione di mdc paramagnetico)"
il relativo referto è il seguente:
"Nella zona periferica dx e sx non si documentano reperti RM sospetti.
La zona di transizione di sinistra. a livello intermedio, è riconoscibile una dubbia lesione con morfologia lenticolare e diametri di 12 X 6 mm.
La lesione descritta è ipointensa in T2; nello studio DW, iperintensa nelle sequenze pesate in diffusione e con basso ADC; nello studio perfusionale, caratterizzata da enhancement iniziale elevato seguito da plateau.
La lesione descritta non giunge a contatto con la capsula prostatica.
La lesione descritta potrebbe essere compatibile con un piccolo focolaio di adenocarcinoma prostatico; in relazione alla sua sede (zona di transizione), essa potrebbe essere tuttavia anche un semplice nodulo di iperplasia stromale.
Vescicole seminali apparentemente nei limiti."
Dopo il predetto referto, ed esattamente il 20 dicembre 2011, sono stato sottoposto alla sesta biopisia, il cui esito, grazie a Dio, è stata negativo.
Immagino che la risonanza magnetica multiparametrica di cui Lei mi parla dovrebbe essere, se non erro, la stessa che Le ho sopra descritto. Pertanto, basta questa o a distanza di quattro anni è consigliabile ripeterla?
grazie per la sollecitudine con la quale mi ha sempre risposto. Il 18 novembre 2011 ho fatto il seguente esame:
"risonanza magnetica con tecnica TSE e GE, mediante acquisizioni morfologiche (a strato sottile pesate in T2) e multiparametrica (sequenze pesate in diffusione e sequenze perfusionali dopo somministrazione di mdc paramagnetico)"
il relativo referto è il seguente:
"Nella zona periferica dx e sx non si documentano reperti RM sospetti.
La zona di transizione di sinistra. a livello intermedio, è riconoscibile una dubbia lesione con morfologia lenticolare e diametri di 12 X 6 mm.
La lesione descritta è ipointensa in T2; nello studio DW, iperintensa nelle sequenze pesate in diffusione e con basso ADC; nello studio perfusionale, caratterizzata da enhancement iniziale elevato seguito da plateau.
La lesione descritta non giunge a contatto con la capsula prostatica.
La lesione descritta potrebbe essere compatibile con un piccolo focolaio di adenocarcinoma prostatico; in relazione alla sua sede (zona di transizione), essa potrebbe essere tuttavia anche un semplice nodulo di iperplasia stromale.
Vescicole seminali apparentemente nei limiti."
Dopo il predetto referto, ed esattamente il 20 dicembre 2011, sono stato sottoposto alla sesta biopisia, il cui esito, grazie a Dio, è stata negativo.
Immagino che la risonanza magnetica multiparametrica di cui Lei mi parla dovrebbe essere, se non erro, la stessa che Le ho sopra descritto. Pertanto, basta questa o a distanza di quattro anni è consigliabile ripeterla?
[#18]
Tutte le precedenti biopsie (anche quelle mirate), sempre negative,sono state effettuate a fronte di valori del PSA già assai elevati. Questo la inserisce di diritto in quel ristretto gruppo di soggetti che producono molto PSA, indipendentemente da lesioni prostatiche documentabili. Come abbiamo più volte ripetuto, il PSA è un marcatore tumorale di cattiva qualità e non è in grado di differenziare queste situazioni dal concreto sospetto della presenza di un tumore. Purtroppo a tutt'oggi non abbiamo ancora a disposizione una valida alternativa. Certo è che un ulteriore risalita del valore, come ci pare non associata alla presenza di particolari segni di infiammaione od infezione, non può non lasciare dubbiosi. Considerata la sua età non così avanzata e la scarsa invasività dell'indagine, riterremmo che sia il caso di ripetere la risonanza magnetica multiparametrica. Se il risultato, come probabile, non sarà diverso da quello di 5 anni fa, ovviamente non si dovranno ripetere biopsie.
[#20]
Utente
Dott. La Piana buonasera, scusi se la disturbo ancora una volta. Il mio Medico di base, dopo avergli riferito del suo consiglio circa la RM multiparametrica, mi ha prescitto una ricetta dove c'è riportata la seguente descrizione:
Risonanza Magnetica Nucleare (RM) dell'addome inferiore e scavo pelvico, senza e con contrasto (prostata e scavo pelvico).
Scusandomi per l'ignoranza, Le chiedo, cortesemente, conferma se la predetta prescrizione è esatta.
Grazie.
Risonanza Magnetica Nucleare (RM) dell'addome inferiore e scavo pelvico, senza e con contrasto (prostata e scavo pelvico).
Scusandomi per l'ignoranza, Le chiedo, cortesemente, conferma se la predetta prescrizione è esatta.
Grazie.
[#21]
La prescrizione è corretta, il termine "multiparametrica" è un termine tecnico di interesse radiologico che si riferisce alle modalità di esecuzione dell'indagine.
A margine di questo le ricordiamo che questo nostro servizio gratuito ha un carattere esclusivamente informativo, pertanto non è formalmente corretto che lei richieda la prescrizione di indagini di cui noi abbiamo parlato (il suo Curante avrebbe potuto benissimo ed a ragione rifiutarsi). La strada più corretta è che la prescrizione avvenga da parte del suo urologo di riferimento, che conosce il suo caso con un dettaglio certamente superiore al nostro.
A margine di questo le ricordiamo che questo nostro servizio gratuito ha un carattere esclusivamente informativo, pertanto non è formalmente corretto che lei richieda la prescrizione di indagini di cui noi abbiamo parlato (il suo Curante avrebbe potuto benissimo ed a ragione rifiutarsi). La strada più corretta è che la prescrizione avvenga da parte del suo urologo di riferimento, che conosce il suo caso con un dettaglio certamente superiore al nostro.
[#22]
Utente
Grazie Dottore per il chiarimento e grazie per avermi fatto notare che il mio comportamento non è stato del tutto corretto. Solo adesso mi rendo che sarebbe stato più giusto parlarne prima al mio urologo.
Ancora grazie di tutto, per la sua professionalità e la sollecitudine e chiarezza con la quale mi ha sempre risposto.
Ancora grazie di tutto, per la sua professionalità e la sollecitudine e chiarezza con la quale mi ha sempre risposto.
[#23]
Utente
Buon pomeriggio,
previo consiglio del Dott. La Piana del 16 gennaio scorso, otto giorni fa mi sono sottoposto ad una RMN Multiparametrica alla prostata. Qui di seguito riporto il referto, pregando il Dott. La Piana, se possibile, o un suo collega di dirmi se è consigliabile fare ulteriori accertamenti:
"Esame eseguito mediante bobina endorettale utilizzando sequenze assiali, coronali e sagittali FSE T2 pesate, FSE T1 pesate, GRE prima e dopo somministrazione di m.d.c. (16 ml di Dotarem) e DWI (b700 e b1400).
Motivo dell'esame: PSA totale 24 ng/dl, nicturia e ritenzione urinaria.
Referto: Prostata aumentata di dimensioni (DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm), con lobo medio ghiandolare aggettante nel lume vescicale e con ghiandola centrale (GC) ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel contesto di formazione ipo-iperintense in T2 compatibili con noduli adenomatosi.
In corrispondenza della GC, a livello intermedio a sinistra, si rileva area ovalare ipointensa a margini irregolari del DT max di 1,4 cm, ad intensità di segnale bassa nelle sequenze T2 pesate (PI-RADS 3). Tale lesione mostra restrizione della diffusività dell'acqua in DWI e presenta valori di ADC patologici (valore medio 0,6 x 10-3 mm2/s a b700 - PI-RADS score: 4) e, dopo somministrazione di mdc ev, la regione interessata presenta mappa colorimentrica simmettrica e mostra rapido wash-in senza significativo wash-out (curva di tipo 2 - PI-RADS score: 0+ 2).
Regolare aspetto delle vescicole seminali.
Non linfonodi significativamente aumentati di dimensioni.Diverticolosi del sigma.
Conclusioni: area di alterato segnale in corrispondenza della GC a livello intermedio a sinistra (PI-RADS score tot: 9 - PI-RADS Classification: 3) di significato indeterminato."
Nell'attesa di un riscontro porgo cordiali saluti.
previo consiglio del Dott. La Piana del 16 gennaio scorso, otto giorni fa mi sono sottoposto ad una RMN Multiparametrica alla prostata. Qui di seguito riporto il referto, pregando il Dott. La Piana, se possibile, o un suo collega di dirmi se è consigliabile fare ulteriori accertamenti:
"Esame eseguito mediante bobina endorettale utilizzando sequenze assiali, coronali e sagittali FSE T2 pesate, FSE T1 pesate, GRE prima e dopo somministrazione di m.d.c. (16 ml di Dotarem) e DWI (b700 e b1400).
Motivo dell'esame: PSA totale 24 ng/dl, nicturia e ritenzione urinaria.
Referto: Prostata aumentata di dimensioni (DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm), con lobo medio ghiandolare aggettante nel lume vescicale e con ghiandola centrale (GC) ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel contesto di formazione ipo-iperintense in T2 compatibili con noduli adenomatosi.
In corrispondenza della GC, a livello intermedio a sinistra, si rileva area ovalare ipointensa a margini irregolari del DT max di 1,4 cm, ad intensità di segnale bassa nelle sequenze T2 pesate (PI-RADS 3). Tale lesione mostra restrizione della diffusività dell'acqua in DWI e presenta valori di ADC patologici (valore medio 0,6 x 10-3 mm2/s a b700 - PI-RADS score: 4) e, dopo somministrazione di mdc ev, la regione interessata presenta mappa colorimentrica simmettrica e mostra rapido wash-in senza significativo wash-out (curva di tipo 2 - PI-RADS score: 0+ 2).
Regolare aspetto delle vescicole seminali.
Non linfonodi significativamente aumentati di dimensioni.Diverticolosi del sigma.
Conclusioni: area di alterato segnale in corrispondenza della GC a livello intermedio a sinistra (PI-RADS score tot: 9 - PI-RADS Classification: 3) di significato indeterminato."
Nell'attesa di un riscontro porgo cordiali saluti.
[#27]
Utente
Dott. La Piana, mi scusi se La disturbo ancora, purtroppo sono abbastanza preoccupato. Oggi chiederò un appuntamento al mio urologo. Nel frattempo visto che sono in ansia può chiarirmi i seguenti dubbi:
1) La lesione segnalata dalla RMN è un grave irregolarità o può anche essere un nodulo di ipertrofia?
2) Lei mi consiglia di effettuare una o più biopsie nella zona sospetta; ciò significa effettuare uno o più prelievi di tessuto nello stesso intervento o effettuare più di un intervento?
3) La lesione è contenuta entro la capsula prostatica?
4) A suo avviso è necessario intervenire con urgenza?
Grazie e buona giornata.
1) La lesione segnalata dalla RMN è un grave irregolarità o può anche essere un nodulo di ipertrofia?
2) Lei mi consiglia di effettuare una o più biopsie nella zona sospetta; ciò significa effettuare uno o più prelievi di tessuto nello stesso intervento o effettuare più di un intervento?
3) La lesione è contenuta entro la capsula prostatica?
4) A suo avviso è necessario intervenire con urgenza?
Grazie e buona giornata.
[#28]
Perché aggiunge un articolo al mio cognome? :-)
1) Questo nodulo sospetto parrbbebessere adiacente alla parte centrale,della ghiandola, dove si,rilevano altri nodi di iperolasia benigna.
2) Dovrebbero essere effettuati dei prelievi selettivi della zona sospetta, quanti eseguirne dipende ovviamente dall'operatore.
3) Parrebbe di sì.
4) Urgenza è troppo, diciamo con una sollecitudine compatibile con la struttura cui lei decide di affidarsi.
1) Questo nodulo sospetto parrbbebessere adiacente alla parte centrale,della ghiandola, dove si,rilevano altri nodi di iperolasia benigna.
2) Dovrebbero essere effettuati dei prelievi selettivi della zona sospetta, quanti eseguirne dipende ovviamente dall'operatore.
3) Parrebbe di sì.
4) Urgenza è troppo, diciamo con una sollecitudine compatibile con la struttura cui lei decide di affidarsi.
[#29]
Utente
Grazie di tutto Dott. Piana, il suo aiuto, anche a livello psicologico, per me è stato ed è molto importante. La terrò informata sugli sviluppi del caso.
Mi scusi per l'articolo che ho aggiunto al suo cognome, ho commesso un primo errore e poi ho continuato a ripeterlo senza accorgermene.
Un caro saluto e a risentirci.
Mi scusi per l'articolo che ho aggiunto al suo cognome, ho commesso un primo errore e poi ho continuato a ripeterlo senza accorgermene.
Un caro saluto e a risentirci.
[#30]
Utente
Dott. Piana buonasera,
oggi sono stato dal mio Urologo per fargli leggere il referto della RMN.
Le premetto che prima dell'ultimo esame di PSA e della RMN, soffrendo di un po' di ritenzione urinaria, l'Urologo mi aveva detto di fare in primavera una urografia e una uroflussometria per valutare se fosse strettamente necessario effettuare una resezione prostatica. Uso l'aggettivo strettamente perché lui sostiene che, se dopo tale intervento, la prostata dovesse produrre un tumore, ci sarebbero più complicazioni per intervenire.
Per la biopsia che dovrei fare sulla zona a rischio, visto che la lesione è in una zona che difficilmente produce tumori, mi ha detto di valutare se fare adesso la biopsia oppure prima fare l'urografia e l'uroflussometria e poi decidere se effettuare la resezione, attraverso la quale verrebbe asportata ed esaminata tutta la zona a rischio e non avrebbe senso, pertanto, fare la biopsia.
Considerato che per l'urografia non ci sono lunghi tempi di attesa, mentre la uroflussometria mi è stata prenotata per il 1° di aprile prossimo, sarei dell'avviso di fare al più presto la biopsia per la mia ansia, per il dubbio di quali sviluppi può avere la lesione per altri circa due mesi e per essere il meno possibile condizionato a fare la resezione prostatica visto le complicazioni alle quali andrei incontro nel caso di un futuro tumore
Chiedo a Lei il suo parere per poter decidere con più serenità e ponderazione.
La ringrazio ancora una volta e La saluto cordialmente.
oggi sono stato dal mio Urologo per fargli leggere il referto della RMN.
Le premetto che prima dell'ultimo esame di PSA e della RMN, soffrendo di un po' di ritenzione urinaria, l'Urologo mi aveva detto di fare in primavera una urografia e una uroflussometria per valutare se fosse strettamente necessario effettuare una resezione prostatica. Uso l'aggettivo strettamente perché lui sostiene che, se dopo tale intervento, la prostata dovesse produrre un tumore, ci sarebbero più complicazioni per intervenire.
Per la biopsia che dovrei fare sulla zona a rischio, visto che la lesione è in una zona che difficilmente produce tumori, mi ha detto di valutare se fare adesso la biopsia oppure prima fare l'urografia e l'uroflussometria e poi decidere se effettuare la resezione, attraverso la quale verrebbe asportata ed esaminata tutta la zona a rischio e non avrebbe senso, pertanto, fare la biopsia.
Considerato che per l'urografia non ci sono lunghi tempi di attesa, mentre la uroflussometria mi è stata prenotata per il 1° di aprile prossimo, sarei dell'avviso di fare al più presto la biopsia per la mia ansia, per il dubbio di quali sviluppi può avere la lesione per altri circa due mesi e per essere il meno possibile condizionato a fare la resezione prostatica visto le complicazioni alle quali andrei incontro nel caso di un futuro tumore
Chiedo a Lei il suo parere per poter decidere con più serenità e ponderazione.
La ringrazio ancora una volta e La saluto cordialmente.
[#31]
L'urografia è un'indagine radiologica praticamente abbandonata da anni dalla gran parte degli urologi, salvo indicaziini assolutamente particolari e rare. Le indicazioni nel suo caso sinceramente ci sfuggono, a meno che vi sia qualche dettaglio di cui non siamo a conoscenza. Non eseguire ora la biopsia mirata ci pare che vanifichi un po' lo scopo di aver eseguito la risonanza magnetica. Certo è che, se lei patisce di importanti disturbi ostruttivi le indicazioni alla disostruzione endoscopica ci sarbbero eccome, ma l'intervento si farebbe ben più a cuor leggero avendo escluso con la massima certezza possibile la presenza di un tumore.
[#32]
Utente
Dopo aver letto il suo parere sono sempre più convinto di procedere con la biopsia. Anche perché ho riflettuto che se effettuando la resezione e dall'esame istologico dovesse risultare un tumore, immagino che poi si dovrebbe fare un ulteriore intervento per togliere tutta la parte restante della prostata, giusto?
Dottore, ho notato che dalla risonanza la prostata risulta aumentata di volume con le seguenti misure DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm, mentre dall'ecografia che ho fatto a luglio 2015 risultava 59x56x59 mm. Dalla risonanza, pertanto, risulta una dimensione totale di 62,16 cc, mentre dall'ecografia il risultato è di 97,47 cc. La differenza è notevole, secondo Lei qual è il risultato più affidabile?
Buona giornata.
Dottore, ho notato che dalla risonanza la prostata risulta aumentata di volume con le seguenti misure DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm, mentre dall'ecografia che ho fatto a luglio 2015 risultava 59x56x59 mm. Dalla risonanza, pertanto, risulta una dimensione totale di 62,16 cc, mentre dall'ecografia il risultato è di 97,47 cc. La differenza è notevole, secondo Lei qual è il risultato più affidabile?
Buona giornata.
[#35]
Utente
Dott. Piana mi scusi se La disturbo ancora una volta. Mi è sorto il dubbio se la lesione che mi è stata riscontrata attraverso la risonanza che ho fatto a novembre del 2011 è la stessa che mi è stata riscontrata adesso. Il predetto dubbio mi è sorto leggendo attentamente sia l'uno che l'altro referto. Qui di seguito, pertanto, Le riporto entrambi i referti pregandola cortesemente di darmi dei chiarimenti in merito:
RISONANZA DI NOVEMBRE 2011
"risonanza magnetica con tecnica TSE e GE, mediante acquisizioni morfologiche (a strato sottile pesate in T2) e multiparametrica (sequenze pesate in diffusione e sequenze perfusionali dopo somministrazione di mdc paramagnetico)"
il relativo referto è il seguente:
"Nella zona periferica dx e sx non si documentano reperti RM sospetti.
La zona di transizione di sinistra. a livello intermedio, è riconoscibile una dubbia lesione con morfologia lenticolare e diametri di 12 X 6 mm.
La lesione descritta è ipointensa in T2; nello studio DW, iperintensa nelle sequenze pesate in diffusione e con basso ADC; nello studio perfusionale, caratterizzata da enhancement iniziale elevato seguito da plateau.
La lesione descritta non giunge a contatto con la capsula prostatica.
La lesione descritta potrebbe essere compatibile con un piccolo focolaio di adenocarcinoma prostatico; in relazione alla sua sede (zona di transizione), essa potrebbe essere tuttavia anche un semplice nodulo di iperplasia stromale.
Vescicole seminali apparentemente nei limiti."
RISONANZA FEBBRAIO 2016
"Esame eseguito mediante bobina endorettale utilizzando sequenze assiali, coronali e sagittali FSE T2 pesate, FSE T1 pesate, GRE prima e dopo somministrazione di m.d.c. (16 ml di Dotarem) e DWI (b700 e b1400).
Motivo dell'esame: PSA totale 24 ng/dl, nicturia e ritenzione urinaria.
Referto: Prostata aumentata di dimensioni (DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm), con lobo medio ghiandolare aggettante nel lume vescicale e con ghiandola centrale (GC) ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel contesto di formazione ipo-iperintense in T2 compatibili con noduli adenomatosi.
In corrispondenza della GC, a livello intermedio a sinistra, si rileva area ovalare ipointensa a margini irregolari del DT max di 1,4 cm, ad intensità di segnale bassa nelle sequenze T2 pesate (PI-RADS 3). Tale lesione mostra restrizione della diffusività dell'acqua in DWI e presenta valori di ADC patologici (valore medio 0,6 x 10-3 mm2/s a b700 - PI-RADS score: 4) e, dopo somministrazione di mdc ev, la regione interessata presenta mappa colorimentrica simmettrica e mostra rapido wash-in senza significativo wash-out (curva di tipo 2 - PI-RADS score: 0+ 2).
Regolare aspetto delle vescicole seminali.
Non linfonodi significativamente aumentati di dimensioni.Diverticolosi del sigma.
Conclusioni: area di alterato segnale in corrispondenza della GC a livello intermedio a sinistra (PI-RADS score tot: 9 - PI-RADS Classification: 3) di significato indeterminato."
Buon pomeriggio
RISONANZA DI NOVEMBRE 2011
"risonanza magnetica con tecnica TSE e GE, mediante acquisizioni morfologiche (a strato sottile pesate in T2) e multiparametrica (sequenze pesate in diffusione e sequenze perfusionali dopo somministrazione di mdc paramagnetico)"
il relativo referto è il seguente:
"Nella zona periferica dx e sx non si documentano reperti RM sospetti.
La zona di transizione di sinistra. a livello intermedio, è riconoscibile una dubbia lesione con morfologia lenticolare e diametri di 12 X 6 mm.
La lesione descritta è ipointensa in T2; nello studio DW, iperintensa nelle sequenze pesate in diffusione e con basso ADC; nello studio perfusionale, caratterizzata da enhancement iniziale elevato seguito da plateau.
La lesione descritta non giunge a contatto con la capsula prostatica.
La lesione descritta potrebbe essere compatibile con un piccolo focolaio di adenocarcinoma prostatico; in relazione alla sua sede (zona di transizione), essa potrebbe essere tuttavia anche un semplice nodulo di iperplasia stromale.
Vescicole seminali apparentemente nei limiti."
RISONANZA FEBBRAIO 2016
"Esame eseguito mediante bobina endorettale utilizzando sequenze assiali, coronali e sagittali FSE T2 pesate, FSE T1 pesate, GRE prima e dopo somministrazione di m.d.c. (16 ml di Dotarem) e DWI (b700 e b1400).
Motivo dell'esame: PSA totale 24 ng/dl, nicturia e ritenzione urinaria.
Referto: Prostata aumentata di dimensioni (DAP 3,7 cm, DT 5,6 cm DL 6 cm), con lobo medio ghiandolare aggettante nel lume vescicale e con ghiandola centrale (GC) ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel contesto di formazione ipo-iperintense in T2 compatibili con noduli adenomatosi.
In corrispondenza della GC, a livello intermedio a sinistra, si rileva area ovalare ipointensa a margini irregolari del DT max di 1,4 cm, ad intensità di segnale bassa nelle sequenze T2 pesate (PI-RADS 3). Tale lesione mostra restrizione della diffusività dell'acqua in DWI e presenta valori di ADC patologici (valore medio 0,6 x 10-3 mm2/s a b700 - PI-RADS score: 4) e, dopo somministrazione di mdc ev, la regione interessata presenta mappa colorimentrica simmettrica e mostra rapido wash-in senza significativo wash-out (curva di tipo 2 - PI-RADS score: 0+ 2).
Regolare aspetto delle vescicole seminali.
Non linfonodi significativamente aumentati di dimensioni.Diverticolosi del sigma.
Conclusioni: area di alterato segnale in corrispondenza della GC a livello intermedio a sinistra (PI-RADS score tot: 9 - PI-RADS Classification: 3) di significato indeterminato."
Buon pomeriggio
Questo consulto ha ricevuto 37 risposte e 14.3k visite dal 21/03/2015.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.