IVU: il tampone uretrale è sempre necessario?
Gentili medici,
a seguito di una infezione alle vie urinarie contratta circa 6 settimane fa per probabili cause veneree (chi avesse il "buon cuore" di approfondire può leggere il mio altro consulto in dermatologia, specifico per l'infezione, ancora senza risposta purtroppo per me!), mi sono recato da un dermatologo che mi ha prescritto analisi del sangue per: sifilide (VDRL, TPHA), hpv1/hpv2 e treponema; tamponi uretrali per: germi comuni, candida, gonococco e trichomonas.
Ho fatto gli esami del sangue (ancora non ho i risultati), ma confesso che a cospetto del tampone uretrale ho avuto diversi ripensamenti. Alla fine mi sono (quasi) deciso a farlo, ma solo andando da un urologo (l'idea di fare un esame su una zona così delicata da un non-specialista è fuori discussione!). Così ho contattato un urologo, presso cui dovrei recarmi proprio venerdì questo, ma questi mi ha detto che, a suo avviso, non è detto sia necessario il tampone poiché pur avendo lamentato bruciore persistente (non solo durante la minzione) non ho avuto nessuna secrezione anomale né sangue.
Anche nella visita dal dermatologo (a 4 settimane dai primi sintomi), effettivamente, questi mi ha chiesto di spremere l'uretra con un piccolo massaggio dalla base del pene al glande ripetuto 3 o 4 volte, ma nessuna secrezione anomala è fuoriuscita. L'unica cosa evidente all'atto della visita era una balanite abbastanza estesa del glande per il quale mi ha prescritto del neomercurocromo e una pomata (Clotrimazolo+desametasone) da applicare per qualche giorno.
Oggi sono entrato nella sesta settimana e posso dire che molti sintomi sono in apparente remissione; i più fastidiosi ancora presenti, eccettuata la balanite, rimangono un leggero fastidio ai testicoli, una (sporadica) sensazione di bruciore alla prostata, vescica e un diffuso bruciore alle gambe (cosce, piedi, caviglie... dipende dal momento) che a volte si propaga anche nel basso ventre e anche alla schiena. Questo bruciore a volte è appena percettibile, altre più fastidioso.
Se non vi dispiace, vorrei la vostra opinione in merito alle seguenti domande:
1. Il tampone può aiutarmi davvero a scoprire le cause dei miei problemi?
2. Quali altri esami sarebbe il caso di fare?
Vi ringrazio anticipatamente.
Un saluto,
Giorgio
a seguito di una infezione alle vie urinarie contratta circa 6 settimane fa per probabili cause veneree (chi avesse il "buon cuore" di approfondire può leggere il mio altro consulto in dermatologia, specifico per l'infezione, ancora senza risposta purtroppo per me!), mi sono recato da un dermatologo che mi ha prescritto analisi del sangue per: sifilide (VDRL, TPHA), hpv1/hpv2 e treponema; tamponi uretrali per: germi comuni, candida, gonococco e trichomonas.
Ho fatto gli esami del sangue (ancora non ho i risultati), ma confesso che a cospetto del tampone uretrale ho avuto diversi ripensamenti. Alla fine mi sono (quasi) deciso a farlo, ma solo andando da un urologo (l'idea di fare un esame su una zona così delicata da un non-specialista è fuori discussione!). Così ho contattato un urologo, presso cui dovrei recarmi proprio venerdì questo, ma questi mi ha detto che, a suo avviso, non è detto sia necessario il tampone poiché pur avendo lamentato bruciore persistente (non solo durante la minzione) non ho avuto nessuna secrezione anomale né sangue.
Anche nella visita dal dermatologo (a 4 settimane dai primi sintomi), effettivamente, questi mi ha chiesto di spremere l'uretra con un piccolo massaggio dalla base del pene al glande ripetuto 3 o 4 volte, ma nessuna secrezione anomala è fuoriuscita. L'unica cosa evidente all'atto della visita era una balanite abbastanza estesa del glande per il quale mi ha prescritto del neomercurocromo e una pomata (Clotrimazolo+desametasone) da applicare per qualche giorno.
Oggi sono entrato nella sesta settimana e posso dire che molti sintomi sono in apparente remissione; i più fastidiosi ancora presenti, eccettuata la balanite, rimangono un leggero fastidio ai testicoli, una (sporadica) sensazione di bruciore alla prostata, vescica e un diffuso bruciore alle gambe (cosce, piedi, caviglie... dipende dal momento) che a volte si propaga anche nel basso ventre e anche alla schiena. Questo bruciore a volte è appena percettibile, altre più fastidioso.
Se non vi dispiace, vorrei la vostra opinione in merito alle seguenti domande:
1. Il tampone può aiutarmi davvero a scoprire le cause dei miei problemi?
2. Quali altri esami sarebbe il caso di fare?
Vi ringrazio anticipatamente.
Un saluto,
Giorgio
[#1]
Gentile utente,
il tampone uretrale in assenza di evidenti secrezioni difficilmente ha esito positivo perinfezione, quindi spesso lo si esegue per completezza.
Se il rapporto è definito a rischio per completezza si esegue anche il dosaggio di anticorpi anti HIV1-2.
il tampone uretrale in assenza di evidenti secrezioni difficilmente ha esito positivo perinfezione, quindi spesso lo si esegue per completezza.
Se il rapporto è definito a rischio per completezza si esegue anche il dosaggio di anticorpi anti HIV1-2.
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#3]
Utente
Salve dottore, mi scusi, pensavo fosse più semplice farlo (nel mio caso basta cliccare sul mio nome utente a sin. e ho subito la lista dei miei due consulti). Rimedio subito, in calce c'è il precedente consulto (senza risposta)! Si tenga conto che è stato scritto più di 15 gg. fa (in dermatologia), ma almeno offre un quadro completo della mia situazione. Molti dei sintomi descritti in precedenza sono assenti oramai (non ho bruciore durante la minzione, i testicoli sono meno doloranti e le tonsille non sono più ingrossate da settimane), tuttavia, ogni tanto, durante la giornata manifesto ancora un lieve/moderato bruciore alle gambe e un fastidio nell'area pubica.
L'HIV potrebbe rientrare in questa sintomatologia? Grazie.
--- IVU dopo rapporti sessuali ---
Gentili dottori,
sono un maschio di 33 anni che, a seguito di alcuni rapporti sessuali con una ragazza (l’ultimo circa tre settimane fa), ha manifestato i seguenti sintomi:
- Bruciore durante la minzione
- Balanite sul glande
- Sensazione di caldo/freddo/irritazione (dipende dal momento) che parte dal pube e si estende fino alle gambe e ai piedi
- Zona testicolare un po’ rigida al tatto, ma non dolorante
- Ingrossamento delle tonsille (qualche giorno dopo l’inizio del bruciore)
- Sensazioni di lieve astenia, un po' vertigini, nausea e scarsa lucidità (di sera)
- Peggioramento dei sintomi durante il giorno (tardo pomeriggio e sera)
Contrariamente a quanto ho letto in altri consulti però: nessuna linea di febbre, sangue nelle urine o liq. seminale, secrezioni anomale ecc.
I rapporti sono tutti avvenuti con preservativo, ad eccezione del sesso orale (dato e ricevuto) e di baci profondi. È probabile che, purtroppo per me, questi rapporti orali siano correlati ai sintomi che manifesto.
A distanza di 5 giorni dalla comparsa dei sintomi sono andato dal mio medico, e quest’ultimo mi ha prescritto un esame delle urine completo e una coltura delle stesse. Ha poi provveduto a prescrivermi un trattamento preventivo con Ciproxin 500 mg (2 al dì per 5 giorni), nella speranza che questo risolvesse il problema.
Ho raccolto le urine (le prime del mattino) e due settimane fa sono arrivati i risultati: tutto risulta nella norma (colore, aspetto ecc.).
Ora, la terapia antibiotica è oramai finita da 10 giorni e durante la stessa ho avuto la spiacevole sensazione di non aver fatto nessun passo in avanti, poi ho cominciato a stare meglio. Adesso a 3 settimane, sono in lento miglioramento, ma alcuni sintomi persistono: strana sensazione di lieve ipersensibilità/bruciore alle gambe, che a volte si estende, una lieve irritazione nella zona pubica e, a volte, anale e leggere vertigini e mal di testa serali. Quello che mi preoccupa è che ho letto che alcune malattie sono subdole: dapprima mostrano sintomi acuti, poi sembrano regredire spontaneamente, ma in realtà non è affatto così e si rischiano problemi molto seri.
Perciò quello che vorrei capire, con il vostro aiuto possibilmente, è quanto segue:
1. Dati i sintomi, lo specialista che può aiutarmi a formulare una corretta diagnosi è l’urologo o il dermatologo?
2. Quali esami specifici che è meglio svolgere prima di un eventuale consulto?
3. L’esame delle urine negativo potrebbe essere stato viziato da errori nella procedura di raccolta delle stesse da parte mia?
4. Il fatto che ancora senta un bruciore e sensazioni anomale alle gambe e pube significa che l’infezione è ancora in atto?
5. Il ciproxin assunto e inefficace può escludere alcune patologie?
(...)
7. Da 10 gg. ho ripreso a correre per 30-35 km alla settimana. È controindicato?
Grazie ai medici arrivati alla fine di questo consulto.
---
L'HIV potrebbe rientrare in questa sintomatologia? Grazie.
--- IVU dopo rapporti sessuali ---
Gentili dottori,
sono un maschio di 33 anni che, a seguito di alcuni rapporti sessuali con una ragazza (l’ultimo circa tre settimane fa), ha manifestato i seguenti sintomi:
- Bruciore durante la minzione
- Balanite sul glande
- Sensazione di caldo/freddo/irritazione (dipende dal momento) che parte dal pube e si estende fino alle gambe e ai piedi
- Zona testicolare un po’ rigida al tatto, ma non dolorante
- Ingrossamento delle tonsille (qualche giorno dopo l’inizio del bruciore)
- Sensazioni di lieve astenia, un po' vertigini, nausea e scarsa lucidità (di sera)
- Peggioramento dei sintomi durante il giorno (tardo pomeriggio e sera)
Contrariamente a quanto ho letto in altri consulti però: nessuna linea di febbre, sangue nelle urine o liq. seminale, secrezioni anomale ecc.
I rapporti sono tutti avvenuti con preservativo, ad eccezione del sesso orale (dato e ricevuto) e di baci profondi. È probabile che, purtroppo per me, questi rapporti orali siano correlati ai sintomi che manifesto.
A distanza di 5 giorni dalla comparsa dei sintomi sono andato dal mio medico, e quest’ultimo mi ha prescritto un esame delle urine completo e una coltura delle stesse. Ha poi provveduto a prescrivermi un trattamento preventivo con Ciproxin 500 mg (2 al dì per 5 giorni), nella speranza che questo risolvesse il problema.
Ho raccolto le urine (le prime del mattino) e due settimane fa sono arrivati i risultati: tutto risulta nella norma (colore, aspetto ecc.).
Ora, la terapia antibiotica è oramai finita da 10 giorni e durante la stessa ho avuto la spiacevole sensazione di non aver fatto nessun passo in avanti, poi ho cominciato a stare meglio. Adesso a 3 settimane, sono in lento miglioramento, ma alcuni sintomi persistono: strana sensazione di lieve ipersensibilità/bruciore alle gambe, che a volte si estende, una lieve irritazione nella zona pubica e, a volte, anale e leggere vertigini e mal di testa serali. Quello che mi preoccupa è che ho letto che alcune malattie sono subdole: dapprima mostrano sintomi acuti, poi sembrano regredire spontaneamente, ma in realtà non è affatto così e si rischiano problemi molto seri.
Perciò quello che vorrei capire, con il vostro aiuto possibilmente, è quanto segue:
1. Dati i sintomi, lo specialista che può aiutarmi a formulare una corretta diagnosi è l’urologo o il dermatologo?
2. Quali esami specifici che è meglio svolgere prima di un eventuale consulto?
3. L’esame delle urine negativo potrebbe essere stato viziato da errori nella procedura di raccolta delle stesse da parte mia?
4. Il fatto che ancora senta un bruciore e sensazioni anomale alle gambe e pube significa che l’infezione è ancora in atto?
5. Il ciproxin assunto e inefficace può escludere alcune patologie?
(...)
7. Da 10 gg. ho ripreso a correre per 30-35 km alla settimana. È controindicato?
Grazie ai medici arrivati alla fine di questo consulto.
---
[#5]
Utente
Gentile dott. Scalese,
la ringrazio per la sua pazienza!
Devo dire che correndo -e praticando sport da anni- non credo proprio che i miei bruciori lungo gli arti inferiori siano ascrivibili alla corsa, poiché gli stessi si manifestavano anche quando ho deciso di astenermi per ca. due settimane dalla suddetta pratica sportiva.
Ad ogni modo, farò il test per l'HIV, seguendo il suo consiglio, ma mi asterrò dal tampone uretrale per il momento poiché i sintomi sono in regressione e l'urologo che mi ha visitato ieri pomeriggio mi ha detto chiaramente che sono in "ottima forma" (testuali parole) e non avendo manifestato perdite non ne ho bisogno - contraddicendo, dunque, il parere del dermatologo.
Premesso che era la mia prima visita urologica in assoluto, il responso dell'esame (visivo-palpatorio) è stato il seguente: "Genitali esterni normoconformati. Didmi ed epidimi regolari. Meato uretrale esterno ortotopico. Lieve iperemia della porzione dorsale del glande."
Nel caso in cui ci fosse un riacutizzarsi dei sintomi, mi ha prescritto del Difluxan e Zitromax. Comunque, abbiamo fissato una visita di controllo tra due mesi, e spero vivamente che sia una mera formalità.
Cordiali saluti,
Giorgio
la ringrazio per la sua pazienza!
Devo dire che correndo -e praticando sport da anni- non credo proprio che i miei bruciori lungo gli arti inferiori siano ascrivibili alla corsa, poiché gli stessi si manifestavano anche quando ho deciso di astenermi per ca. due settimane dalla suddetta pratica sportiva.
Ad ogni modo, farò il test per l'HIV, seguendo il suo consiglio, ma mi asterrò dal tampone uretrale per il momento poiché i sintomi sono in regressione e l'urologo che mi ha visitato ieri pomeriggio mi ha detto chiaramente che sono in "ottima forma" (testuali parole) e non avendo manifestato perdite non ne ho bisogno - contraddicendo, dunque, il parere del dermatologo.
Premesso che era la mia prima visita urologica in assoluto, il responso dell'esame (visivo-palpatorio) è stato il seguente: "Genitali esterni normoconformati. Didmi ed epidimi regolari. Meato uretrale esterno ortotopico. Lieve iperemia della porzione dorsale del glande."
Nel caso in cui ci fosse un riacutizzarsi dei sintomi, mi ha prescritto del Difluxan e Zitromax. Comunque, abbiamo fissato una visita di controllo tra due mesi, e spero vivamente che sia una mera formalità.
Cordiali saluti,
Giorgio
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.7k visite dal 18/03/2015.
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