Adenocarcinoma della prostata
A mio cognato di 57 anni ed affetto da Sclerosi Multipla è stato diagnosticato un Adenocarcinoma della prostata (grado combinato 3+3=6° sec. Gleason) in un frustolo su 14 esaminati, mentre sui rimanenti "note di flogosi cronica aspecifica".
Il valore di PSA al 19/12/2014 era di 7.04 ng/ml poi a seguito di terapia con Avodart è sceso a 3.15 ng/ml.
Ci hanno consigliato un intervento di prostatectomia radicale.
Nella sua condizione quale tipo di intervento è consigliabile (tradizionale, con robot,...)?
Quali sono i centri specializzati per il tipo di intervento consigliato?
Il valore di PSA al 19/12/2014 era di 7.04 ng/ml poi a seguito di terapia con Avodart è sceso a 3.15 ng/ml.
Ci hanno consigliato un intervento di prostatectomia radicale.
Nella sua condizione quale tipo di intervento è consigliabile (tradizionale, con robot,...)?
Quali sono i centri specializzati per il tipo di intervento consigliato?
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Gentile utente,
il trattamento del carcinoma della prostata è multimodale. Esso può essere curato con chirurgia radicale, radioterapia e/o ormonoterapia. Normalmente nel paziente giovane si opta per la chirurgia radicale di prostata che si avvale di varie tecniche quali la chirurgia classica eseguita con la incisione cutanea longitudinale >10cm (l'ampiezza dipende dalla corporatura dell'individuo), la tecnica laparoscopica e robotica che si eseguono con piccole incisioni cutanee con al differenza di avere o meno l'ausilio del robot da Vinci durante tutta l'operazione. I risultati di tali tecniche sono identici dal punto di vista di radicalità oncologica e di risultati funzionali (potenza sessuale ed continenza), anche se la chirurgia robotica determina un recupero funzionale più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale in quanto è sicuramente meno invasiva e quindi richiede un tempo di degenza più breve oltre che ad un ridotto utilizzo di antidolorofici nel post-operatorio. La sclerosi multipla non è una controindicazione all'intervento, solo che probabilmente predispone ad un più ritardato recupero funzionale.
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2721-un-robot-da-vinci-che-sconfigge-il-cancro-della-prostata.html
il trattamento del carcinoma della prostata è multimodale. Esso può essere curato con chirurgia radicale, radioterapia e/o ormonoterapia. Normalmente nel paziente giovane si opta per la chirurgia radicale di prostata che si avvale di varie tecniche quali la chirurgia classica eseguita con la incisione cutanea longitudinale >10cm (l'ampiezza dipende dalla corporatura dell'individuo), la tecnica laparoscopica e robotica che si eseguono con piccole incisioni cutanee con al differenza di avere o meno l'ausilio del robot da Vinci durante tutta l'operazione. I risultati di tali tecniche sono identici dal punto di vista di radicalità oncologica e di risultati funzionali (potenza sessuale ed continenza), anche se la chirurgia robotica determina un recupero funzionale più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale in quanto è sicuramente meno invasiva e quindi richiede un tempo di degenza più breve oltre che ad un ridotto utilizzo di antidolorofici nel post-operatorio. La sclerosi multipla non è una controindicazione all'intervento, solo che probabilmente predispone ad un più ritardato recupero funzionale.
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2721-un-robot-da-vinci-che-sconfigge-il-cancro-della-prostata.html
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 17/03/2015.
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