Carcinoma prostatico ormonorefrattario
Salve a tutti e grazie per il tempo che mi dedicherete.
Vi scrivo per un consulto in merito a mio padre.
63 anni, portati meravigliosamente, nel marzo 2013 in seguito ad un controllo in quanto affetto da IPB, vengono riscontrati 2 noduli alla prostata, dopo aver eseguito il dosaggio del psa (5.96 sotto avodart), viene eseguita biopsia prostatica con riscontro di carcinoma prostatico gleason 9 (5+4). Nel maggio 2013 esegue prostatectomia radicale. L'esame istologico, conferma il gleason e evidenzia la positività dei margini operatori con il coinvolgimento delle vescichette seminali, linfonodi indenni. dosaggio psa ad 1 mese dall'intervento 2.44, dopo 2 mesi 3.4. La scintigrafia ossea evidenzia una mts a livello della cresta iliaca sx, inizia allora terapia con firmagon e nell'ottobre 2013 radioterapia (35 sedute). i successivi controlli del psa sono sempre stati nella norma, 0.02/0.03. Nel novembre 2014 esegue RMN bacino che evidenzia la regressione della mts ossea. Nel Gennaio 2015 esegue psa con valore di 0.14, ripetiamo l'esame qualche giorno fa e il psa sale a 0.25, mentre il testosterone è a 0.5.
Siamo stati dall'oncologa che segue mio padre. lei ha consigliato di ripetere il psa a maggio. Non ha voluto inserire in terapia il casodex, affermando che il suo utilizzo, in questo momento, non è utile ai fini terapeutici. Ha anche detto che per il momento non è consigliabile eseguire degli esami diagnostici, tipo pet o scintifgrafia, in quanto con questi livelli di psa non mostrerebbero delle lesioni.
Ora mi chiedo, questa "angosciante" attesa, aspettando che per così dire la malattia si renda visibile, fa parte delle normali linee guida?
E' realmente il caso di non prescrivere il casodex?
Esistono altri farmaci in caso di ulteriore risalita del psa che mio padre potrebbe assumere?
Grazie anticipatamente a tutti
Christian
Vi scrivo per un consulto in merito a mio padre.
63 anni, portati meravigliosamente, nel marzo 2013 in seguito ad un controllo in quanto affetto da IPB, vengono riscontrati 2 noduli alla prostata, dopo aver eseguito il dosaggio del psa (5.96 sotto avodart), viene eseguita biopsia prostatica con riscontro di carcinoma prostatico gleason 9 (5+4). Nel maggio 2013 esegue prostatectomia radicale. L'esame istologico, conferma il gleason e evidenzia la positività dei margini operatori con il coinvolgimento delle vescichette seminali, linfonodi indenni. dosaggio psa ad 1 mese dall'intervento 2.44, dopo 2 mesi 3.4. La scintigrafia ossea evidenzia una mts a livello della cresta iliaca sx, inizia allora terapia con firmagon e nell'ottobre 2013 radioterapia (35 sedute). i successivi controlli del psa sono sempre stati nella norma, 0.02/0.03. Nel novembre 2014 esegue RMN bacino che evidenzia la regressione della mts ossea. Nel Gennaio 2015 esegue psa con valore di 0.14, ripetiamo l'esame qualche giorno fa e il psa sale a 0.25, mentre il testosterone è a 0.5.
Siamo stati dall'oncologa che segue mio padre. lei ha consigliato di ripetere il psa a maggio. Non ha voluto inserire in terapia il casodex, affermando che il suo utilizzo, in questo momento, non è utile ai fini terapeutici. Ha anche detto che per il momento non è consigliabile eseguire degli esami diagnostici, tipo pet o scintifgrafia, in quanto con questi livelli di psa non mostrerebbero delle lesioni.
Ora mi chiedo, questa "angosciante" attesa, aspettando che per così dire la malattia si renda visibile, fa parte delle normali linee guida?
E' realmente il caso di non prescrivere il casodex?
Esistono altri farmaci in caso di ulteriore risalita del psa che mio padre potrebbe assumere?
Grazie anticipatamente a tutti
Christian
[#1]
Gentile Signore,
le affermazioni della Collega sono condivisibili, in particolare sul fatto che il livello di sensibilità degli accertamenti attualmente a nostra disposizione non permette di localizzare recidive quando il PSA è generalmente inferiore all'unità. Le possibilità terapeutiche ulteriori sono numerose ed efficaci (taxani, abiraterone, vaccini, ecc.) ma diremmo che le indicazioninvadano poste con molta ponderatezza e realismo al momento opportuno. Al momento è opportuno senz'altro vedere il bicchiere "mezzo pieno" e felicitarsi che suo padre porti "meravigliosamente" i suoi 63 anni.
Saluti
le affermazioni della Collega sono condivisibili, in particolare sul fatto che il livello di sensibilità degli accertamenti attualmente a nostra disposizione non permette di localizzare recidive quando il PSA è generalmente inferiore all'unità. Le possibilità terapeutiche ulteriori sono numerose ed efficaci (taxani, abiraterone, vaccini, ecc.) ma diremmo che le indicazioninvadano poste con molta ponderatezza e realismo al momento opportuno. Al momento è opportuno senz'altro vedere il bicchiere "mezzo pieno" e felicitarsi che suo padre porti "meravigliosamente" i suoi 63 anni.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 07/03/2015.
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