Infezione vie urinarie per catetere vescicale

Gentilissimi,
Mia nonna sette anni fa ha avuto un'ischemia, pertanto è cateterizzata da allora.
Non ha avuto grandi problemi da questo punto di vista, tuttavia, di recente, dall'urinocoltura, è risultata una carica batterica pari a 300.00, con identificazione batterio e.coli, nonché presenti, dalla microscopia del sedimento, numerosi globuli rossi, numerosi batteri e discreti leucociti.
Ho contezza del fatto che un corpo estraneo cagiona già di per sé un'infezione, ma mi domandavo come mai dall'antibiogramma risulta sempre una resistenza differente, costringendodoci così a rettificare, a distanza di pochi mesi, la terapia.
Infatti, in principio prendeva al cambio del catetere il Tavanic, poi sostituito con Ciproxin, a sua volta sostituito con Monuril, e in luogo di questo (perché per l'appunto divenuta in appena 30 giorni resistente alla fosfomicina), è stato prescritto Levoxacin.
A corredo aggiungo solo che un paio di volte ha avuto la febbre (mai >38°) talvolta in concomitanza al rinvenimento di tracce ematiche nella sacca, ma poiché è completamente afasica, ci risulta difficile capire con certezza che disturbi abbia.
Dunque, in questa situazione si rende necessaria/efficace una nuova cura antibiotica?
Ringrazio anticipatamente per il tempo che mi verrà dedicato.
Cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signora
la prescrizione di antibiotici nel cateterismo a permanenza dell'anziano dovrebbe essere limitata alla presenza di complicazioni (es. febbre). Al di fuori di questi casi non vi è di fatto alcuna utilità, poiché entro poche ore le urine tornano irrimediabilmente ad essere infette. La stessa assunzione limitata al cambio del catetere si regge su basi assolutamente empiriche, sorretto più dall'abitudine che dalla razionalità. Pertanto, non ci pare proprio il caso di perdere la testa con il tipo di farmaco più indicato, la cosa più utile resta comunque (nei limiti del possibile) invitare la persona a bere dell'acqua, per mantenere le urine diluite.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Rinnovo la gratitudine.
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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Piana,
Voglia scusarmi nuovamente. Mi domandavo, nel caso di specie, che utilità potrebbe avere, la vexata quaestio relativa all'uso di integratori al mirtillo.
Non avanzo la pretesa che abbiano effetto terapeutico, ma secondo la Sua esperienza, potrebbero costituire un ausilio?.
Con l'auspicio di non averLe arrecato tedio alcuno, La ringrazio anticipatamente.
Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Nel cateterizzato a permanenza diremmo che il vantaggio sarebbe probabilmente talmente modesto da non superare un ragionevole rapporto costo/beneficio.
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