Necessità di aiuto - forse clamidia

Salve, ho avuto un rapporto a rischio di tipo anale insertivo ad inizio dicembre.Ho effettuato la profilassi post esposizione con truvada ed isentress (farmaci che hanno a che fare con reni). Ho effettuato test Hiv a distanza di un mese e due mesi con esiti negativi con anche un test pcr hiv1-rna negativo, tale da escludere infezioni da Hiv. Ho effettuato i test per le epatiti e sifilide a 57 giorni negativi. Il tutto senza avere particolari problemi. A distanza di altri 10 giorni dai suddetti test però ho iniziato ad avere un fastidio al testicolo destro, con anche interessamento della schiena, soprattutto parte bassa, e alla coscia sempre destra. Ho effettuato ecografia al testicolo, e non ci sono problemi. Ecoaddome, e non c'è niente. Ho iniziato a fare tantissima pipì continuamente, non tutti i giorni. Soprattutto quando ho molto stress. Ho fatto analisi standard all'ospedale con urea inferiore ai dati di riferimento e peso specifico molto basso. Poi ripetuto analisi delle urine normali a microscopiche. Nel referto niente di anomalo. Nitriti assenti, leucociti 11 (fino a 20), eritrociti 16 (fino a 18), niente di altro. Inizialmente, un urologo mi ha detto che poteva essere prostatite, con profluss, enterolactis, brufen e levofloxacina per 8 giorni. Il dolore è praticamente svanito. Almeno al testicolo ma non alla coscia. A tratti anche alla schiena. Faccio pipì normalmente adesso. Ho interrotto il trattamento su indicazioni del medico curante perchè secondo lui si trattava solo di stress, visto che avevo difficoltà anche a defecare. Adesso vi chiedo, a chi mi potrei rivolgere? Se fosse clamidia?

Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

prima di dire che c'è una chlamydia, bisogna fare le valutazioni colturali mirate su terreni selettivi, risentire poi eventualmente il suo andrologo di riferimento e da lui ricevere infine le adeguate e precise indicazioni terapeutiche da seguire.

Detto questo non ho difficoltà alcuna a condividere il pensiero del suo medico di fiducia sul fattore "stress".

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ma dalle analisi normali delle urine non si può capire nulla? Eventuali infezioni dico. E poi ho letto che i sintomi della clamydia dovrebbero comparire nelle prime settimane post eventuali infezioni. Possibile dopo oltre due mesi? Ho avuto pure dolori al fianco destro. Ma perdite non ne ho notate. Eventualmente il trattamento con levofloxacina che m hanno dato e che ho fatto per otto giorni potrebbero aver alleviato il problema? A dire il vero anche giorni dopo aver smesso di prendere l'antibiotico il problema si è verificato ugualmente.
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Utente
Utente
E poi, andrologo o urologo?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Se vi è una chlamydia no!

La differenza tra un andrologo ed un urologo è dovuta al fatto che generalmente il primo, anche quando affronta problemi nell'area uro-genitale o propriamente urologica, pensa sempre anche alle future conseguenze che possono avere le eventuali indicazioni diagnostico-terapeutiche sulla sfera sessuale e riproduttiva.
Fortunatamente molti urologi, come il sottoscritto, hanno anche la specialità di andrologia o hanno acquisito negli anni specifiche competenze andrologiche.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore. Sui tempi di comparsa dei sintomi che ne pensa?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
I "tempi", da lei indicati, sono veramente di difficile interpretazione soprattutto da questa postazione.

Ancora un cordiale saluto.
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