Prostatite acuta

Buongiorno ,
vi scrivo per sottoporvi il mio caso:
Ho 45 anni, sposato , e sia io che mia moglie non abbiamo mai avuto nessun problema urogenitale.
all inizio di dicembre mia moglie ha avuto una grave candidosi, seguita da vaginite batterica e cistite.
Trattata subito con flagyl e azitrimicina , senza indagarne le cause, è subito migliorata.
Dopo pochi giorni io ho iniziato ad avvertire prurito al glande, dolore ai testicoli, fastidio perianale e per questa ragione il mio medico di base mi ha prescritto ciproxin 1000 per 14 giorni. Non essendo migliorata la situazione sono stato visitato da un urologo che mi ha prescritto due cicli di una settimana di bactrim 1000, intervallati da una settimana di integratori alimentari. Sono trascorsi 10 giorni dall inizio di questa nuova cura e i sintomi e il fastidio non danno segni di miglioramento.
Al termine del trattamento con ciproxin ho fatto esame colturale di urina e sperma con esito negativo.
Mi sono messo in testa, leggendo post ed interventi, di aver contratto la clamydia. Il mio urologo lo esclude ma io non sono convinto. Vi chiedo quindi: ha senso in questa fase effettuare tampone uretrale a seguito di stimolazione prostatica dopo quest cicli di antibiotici o mi conviene aspettare un certo periodo di giorni/ settimane? Grazie per la graditissima risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
evidentemente i suoi sintomi irritativi non sono di origine batterica, ovvero la terapia empirica iniziata prima di eseguire gli accertamenti di laboratorio ha un po' scombinato le carte, rendendo più complessa l'interpretazione del caso. Le infezioni da chlamydia si manifestano in genere con la caratteristica secrezione chira filante dall'uretra (simile a saliva densa). Senz'altro prima di ripetere ulteriori accertamenti è opportuno attendere almeno 10 giorni dalla fine della terapia antibiotica, il tampone uretrale ha un senso precso solo in caso di secrezione uretrale attiva, altrimenti i rischi di falso positivo sono molto elevati. Un banale esame delle urine e una visita accurata possono essere assai più suggestivi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie per la solerte e gradita risposta.
in effetti non ho mai avuto nessun tipo di secrezione dall uretra.La sua risposta mi solleva un poco.
In questa seconda fase, se gli attesi miglioramenti non arrivassero, quali esami mi consiglierebbe di fare? Questa prostatite acuta ed improvvisa ha molte probabilità di trasformarsi in una prostatite cronica? Sono relativamente giovane e questa evegnenza mi spaventa molto anche perché la libido si è praticamente azzarata.
Grazie per la sua sensibilità e disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Ovviamente le consigliamo di farsi visitare da un nostro Collega, poiché solo la valutazione diretta permette di calibrare in modo corretto la prescrizione di eventuali accertamenti. Se a questa prima visita si presenterà con il risultato di un semplice esame delle urine, un pezzo di strada sarà già stata fatta.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Come già detto mi sono già rivolto ad uno specialista urologo che mi ha dato l attuale terapia; però, forse per non spaventarmi troppo al primo incontro, ha omesso di spiegarmi quali rischi corro di incorrere in una prostatite cronica. Rifarò quindi, come mi consiglia, gli esami delle urine ( non mi sono stati richiesti) prima di ricontattarlo.
Grazie per il gradito consulto.
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