Affetto da prostatite batterica
Salve, vorrei avere un consulto circa le problematiche di cu è affetto il mio ragazzo.
Da marzo 2007 è affetto da prostatite batterica.Urinocultura positiva, spermiogramma negativo e azospermia.
Consultato un urologo e inziata la cura con ciproxin 1000.
Dopo 20 gg ha avuto un grave incidente con frattura dell'osso sacro.
è stato sottoposto ad intervento chirurgico con l'inserimento di una blacca.
La sua degenza è stata lunga, ma durante questo periodo i problemi della prostatite perduravano.
A causa del suo incidente e del perdurare delle cure antibiotiche le analisi risultavano negative.
Consultato un altro urologo è stato riscontrato l'aumento della prostata...nonostante le analisi ripetute costantemente i risultati erano sempre negativi ma i problemi..quali mancanza di erezione erano sempre presenti...Penso che i batteri non risultavano poichè si nascondevano.....Tra l'altro per 15 gg è stato introdotto il catetere...
Nei mesi a seguire continuava la cura antibiotica con ciproxin ma la sua temperatura corporea era sempre di 37...Appena interrompeva del tutto l'antibiotico la febbre salita a 38 38,5....
quando era sotto l'effetto dell'antibiotico le dimensioni della sua prostata erano normali, quando lo interrompeva erano aumentate..
Da circa 20 gg la febbre è salita a 40...ricoverato d'ugenza ed effettuate le analisi, è stata riscontrata un'infezioni nel sangue: stafilococco..lo stesso batterio che prima si trovava nelle urine e diverse infezioni localizzati nei punti in cui aveva subito il trauma...Tra l'altro ultimamente avverte sempre dolori muscolari, dolori al perineo e mi riferisce che non avverte più gli stimoli al mattino...è come se avesse perso l'erezione...una prostatite può portare tutte queste complicazioni? e poi un'infezione alle vie urinarie può essere trasferita nel sangue?
Vorrei tanto sapere, se nel momento in cui l'uomo perde tutti gli stimoli non ha più via d'uscita.
Da marzo 2007 è affetto da prostatite batterica.Urinocultura positiva, spermiogramma negativo e azospermia.
Consultato un urologo e inziata la cura con ciproxin 1000.
Dopo 20 gg ha avuto un grave incidente con frattura dell'osso sacro.
è stato sottoposto ad intervento chirurgico con l'inserimento di una blacca.
La sua degenza è stata lunga, ma durante questo periodo i problemi della prostatite perduravano.
A causa del suo incidente e del perdurare delle cure antibiotiche le analisi risultavano negative.
Consultato un altro urologo è stato riscontrato l'aumento della prostata...nonostante le analisi ripetute costantemente i risultati erano sempre negativi ma i problemi..quali mancanza di erezione erano sempre presenti...Penso che i batteri non risultavano poichè si nascondevano.....Tra l'altro per 15 gg è stato introdotto il catetere...
Nei mesi a seguire continuava la cura antibiotica con ciproxin ma la sua temperatura corporea era sempre di 37...Appena interrompeva del tutto l'antibiotico la febbre salita a 38 38,5....
quando era sotto l'effetto dell'antibiotico le dimensioni della sua prostata erano normali, quando lo interrompeva erano aumentate..
Da circa 20 gg la febbre è salita a 40...ricoverato d'ugenza ed effettuate le analisi, è stata riscontrata un'infezioni nel sangue: stafilococco..lo stesso batterio che prima si trovava nelle urine e diverse infezioni localizzati nei punti in cui aveva subito il trauma...Tra l'altro ultimamente avverte sempre dolori muscolari, dolori al perineo e mi riferisce che non avverte più gli stimoli al mattino...è come se avesse perso l'erezione...una prostatite può portare tutte queste complicazioni? e poi un'infezione alle vie urinarie può essere trasferita nel sangue?
Vorrei tanto sapere, se nel momento in cui l'uomo perde tutti gli stimoli non ha più via d'uscita.
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Gentile lettrice ,
purtroppo quadri clinici particolari e complessi come quello di suo figlio ed è difficile affrontarli e tanto meno risolverli tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire esattamente tutti i problemi di suo figlio e poi indicare le necessarie strategie terapeutiche. Detto questo quindi è importante seguire attentamente tutte le indicazioni dei medici che stanno seguendo in diretta questo quadro clinico complesso, risolvere l'infiammazione delle vie uro-seminali e quindi la prostatite che si è scatenata. Questo permetterà di superare anche tutti i dolori dovuti agli esiti post-traumatici ed il problema sessuale che sempre è secondario alla prostatite. Alla sua ultima domanda infine le rispondo che frequentemente, in presenza di una grave infezione delle vie urinarie, si può scatemare anche una batteriemia , cioè una infezione del sangue.
Auguri per suo figlio ed un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
purtroppo quadri clinici particolari e complessi come quello di suo figlio ed è difficile affrontarli e tanto meno risolverli tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire esattamente tutti i problemi di suo figlio e poi indicare le necessarie strategie terapeutiche. Detto questo quindi è importante seguire attentamente tutte le indicazioni dei medici che stanno seguendo in diretta questo quadro clinico complesso, risolvere l'infiammazione delle vie uro-seminali e quindi la prostatite che si è scatenata. Questo permetterà di superare anche tutti i dolori dovuti agli esiti post-traumatici ed il problema sessuale che sempre è secondario alla prostatite. Alla sua ultima domanda infine le rispondo che frequentemente, in presenza di una grave infezione delle vie urinarie, si può scatemare anche una batteriemia , cioè una infezione del sangue.
Auguri per suo figlio ed un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
Salve Dottore, adesso il quadro clinico del mio ragazzo è più chiaro...dall'esame della spermiocultura è presente come batterio enterococcus spp..Hanno scritto prostatite cronica..Forse perchè hanno visto un esame del 2006, ma che evidenziava poco colonie di batterio...poi nei mesi a venire l'esito dell'esame era sempre negativo..l'infezione era presente nell'urina...curata con Ciproxin 1000.. si parlava di prostatite subacuta...la prostata è un pò ingrossata e sta curando l'infezione con bassado 100 mg...Il mio ragazzo è molto giù in quanto mi riferisce che da tempo non ha più gli stimoli mattinieri e notturni e l'erezione non è più come una volta....non so se a 23 si può parlare di prostatite cronica...la cura che sta facendo è ottima?se si parla di prostatite cronica dura per tutta la vita?
Saluti, grazie
Saluti, grazie
[#3]
Cara lettrice,
a questo punto, a diagnosi fatta, bisogna seguire le terapie indicate. Una prostatite cronica non è "a vita" e si può trattare e anche guarire. L'importante non è avere nuove recidive e per questo è decisiva una continua monitorizzazione da parte di un esperto urologo od andrologo.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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a questo punto, a diagnosi fatta, bisogna seguire le terapie indicate. Una prostatite cronica non è "a vita" e si può trattare e anche guarire. L'importante non è avere nuove recidive e per questo è decisiva una continua monitorizzazione da parte di un esperto urologo od andrologo.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 05/09/2008.
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