Recidiva carcinoma prostatico

Buongiorno chiedo un consulto per mio padre, riporto anamnesi: 87 a., pregressa TBC polmonare a 18 a. circa, Epatopatia HCV-Correlata, Ipertens. arteriosa, Cardiopatia Ischemica Cronica, Malattia monovasale. Piastrinopenia, Emorroidi di II°, diverticolosi.
Nel 05/04 intervento TURP prostatico, non risolutivo e segue 40 sedute di radioterapia nel 2006.
Nel 05/11 infarto: farmacoterapia. Nel 09/13 innalzamento del PSA. Purtroppo ad Ott. 13 si rendono necessari due interventi neurochirurgici di decompressione per ematoma subdurale cronico, segue trasferimento in clinica riabilitiva.
Nel 02.14, dopo valut. oncologica e scintigrafia, inizia trattamento con Enantone ogni 28 giorni e nell'11/14 si aggiunge Casodex 50.
Riporto i valori del PSA:
09/10: 0,32 - 10/11: 0,24 - 06/12: 0,19 - 12/12: 0,7
06/13: 2,47 - 09/13: 7,47 - 11/13: 5,50 (clinica riabilitativa)
01/14: 9,28 - 02/14: 13,1 - (13/02 inizio enantone) - 04/14: 5,70 - 06/14: 5,45 Cromogranina-A : 24.8 ; 07/14: 7,80.
09/14: 16,53 - 10/14: 18,9 (9/11 inizio Casodex 50) - 12/14: 20,04 - 01/2015:28,9
Ha eseguito:
PET - COLINA 10/14: si rileva una ipercaptazione del radio farmaco in corrispondenza di un’area retrovescicale e pararettale destra (SUV 5.6). Tale formazione verosimilmente compatibile con recidiva locale di malattia, necessita approfondimento con RMN. Negativi gli altri distretti.
RMN con m. di c. 12/14:
Vescica distesa con impronta da prostata sul pavimento. Prostata ingrandita, con diametro 35x50mm, con intensità di segnale disomogeneo per la presenza di aree sfumate pseudonodulari nella porzione centrale, con scarsa differenziazione con la porzione periferica e enhancement disomogeneo prevalente nelle aree pseudo modulari evidenziate. Diffuso enhancement si apprezza anche nella porzione posteriore alla ghiandola a livello degli otturatori, come per la estrinsecazione di processo infiltrativo in tale sede soprattutto a sinistra. Si evidenzia diverticolosi diffusa del sigma e della porzione prossimale del discendente, con enhancement peridiverticolare (da flogosi? ). Non sembrano evidenziabili sicure adenopatie. Si consiglia rivalutazione bioptica prostatica.
Mio padre è quindi trattato con enantone (da 02.14) e casodex 50 (dall’ 11.14).
Nel 01/15, nel rep. di oncol. propongono di raddoppiare l' enantone prescrivendo l’eligard e il radioterapista spiega che, per età e quadro clinico generale, non è possibile effettuare altra radiot.
Consultiamo un altro specialista che propone: Firmagon (antag. da 120 a seguire 80) e casodex 150 in 3 sommin. quotidiane da 50.
Oltre ai farmaci per la recidiva, assume: Enapril, Lasix, Cardirene e Ranidinina, per non appesantire il fegato, si sospende Crestor e Allopurinolo (buoni i valori). Vorremmo seguire il piano terapeutico proposto dal 2°spec., speranzosi. Vorrei un consiglio. Inoltre chiedo se ci sono controindicazioni, in particolare per l’Epatopatia HCV-Correlata (valori al 10/14 :GOT:59;GPT:52,;GAMMA GT :62; AZOTOMIA: 65)
Grazie
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
purtroppo quando ci si trova di fronte ad una recidiva di tumore prostatico e non è possibile eseguire radioterapia e/o chemioterapia, l'unica terapia che rimane è continuare la terapia ormonale qualsiasi essa sia anche a dosaggi convenzionali con lo scopo di rallentare la evoluzione della storia naturale del carcinoma. E' possibile che dosaggi elevati di antiandrogeni (Casodex) possono influire sulla funzionalità epatica.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie per aver risposto.
La scelta del cambio terapeutico verso il Firmagon è legata alla salita del PSA, nonostante il trattamento con Enantone, seguito dal Casodex.
Abbiamo quindi pensato di provare con l'antagonista.
Effettivamente, i tre Casodex quotidiani mi preoccupano.
A Suo parere, volendo verificare la funzionalità epatica, conviene, passato un mese circa, procedere all'analisi di GOT, GPT, GAMMA GT ed AZOTEMIA, oltre ovviamente al PSA?
Ringraziando in anticipo, porgo
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Cara lettrice,

è comprensibile la ricerca di qualche forma di terapia che possa tenere sotto controllo la neoplasia prostatica che, peraltro potrebbe essere solo "frenata" nel suo inesorabile sviluppo tenuto conto delle molteplici patologie di suo padre e della sua età. Si tratta , a mio parere, in casi analoghi di valutare i pro e contro di ogni terapia medica rendendosi conto che , comunque, la vita ha un obbligato termine che dovrebbe essere il più dignitoso possibile.Non dico che ci si debba "arrendere" ma nemmeno voler combattere guerre comunque destinate alla sconfitta
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
Utente
Utente
Gentile Dott.re Pozza,
sono d'accordo con quello che lei scrive:" la vita ha un obbligato termine che dovrebbe essere il più dignitoso possibile", e la mia preoccupazione, che ha anche motivato la richiesta del consulto, è appunto in questa direzione.

Cordiali Saluti

[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Se si esegue quel tipo di terapia è naturale controllare gli indici di funzionalità epatica. Concordo con l'opinione del collega Pozza considerando che in questa fase qualsiasi terapia difficilmente sarà in grado di modificare la evoluzione naturale della malattia.
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto