Giudizio su terapia prostatite cronica
Gentili dottori, ho 44 anni a seguito della diagnosi di prostatite cronica senza aver rilevaro batteri negli esami, mi è stata data questa prescrizione
ciproxin 1000 7 gg poi a seguire 500 15gg
permixon 40 gg
topster 15gg
silodyx 8mg 40gg
Se possibile vorrei sapere se il dosaggio in particolare dell'antibiotico non sia troppo basso (totale 22g di cui 15 a 500mg giorno)
inoltre vorrei sapere se le calcificazioni (multiple ed evidenti) intraprostatiche sono un problema e cosa significa accentuazione anello ipoecgne periuretrale 22ml
grazie
Giovanni
ciproxin 1000 7 gg poi a seguire 500 15gg
permixon 40 gg
topster 15gg
silodyx 8mg 40gg
Se possibile vorrei sapere se il dosaggio in particolare dell'antibiotico non sia troppo basso (totale 22g di cui 15 a 500mg giorno)
inoltre vorrei sapere se le calcificazioni (multiple ed evidenti) intraprostatiche sono un problema e cosa significa accentuazione anello ipoecgne periuretrale 22ml
grazie
Giovanni
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Gentile Signore,
noi siamo tendenzialmente piuttosto critici al somministrare antibiotici se non con riscontri colturali positivi o situazioni di infezione conclamata con febbre ed evidenti complicazioni. Per il resto, nella terapia della "cosiddetta" prostatite, noi specialsiti in urologia diamo il meglio di noi stessi in quanto a fantasia nel combinare i farmaci nei modi più vari ed originali. E' molto difficile che due professionisti prescrivano la stessa cura. Ovviamente, non essendovi una "cura" certamente risolutiva, l'efficacia va dimostrata "sul campo" e dopo un periodo ragionevolmente breve (2-3 settimane). Ricordi comunque che in questi casi, più dei farmaci sono efficaci i provvedimenti sullo stile di vita, con particolare riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Per il resto, le calcificazioni intra-prostatiche sono il segno evidente di infiammazioni ghiandolari precedenti. In quanto a qcodesto "anello ipoecogeno peri-uretrale" ci pare più verosimile che sia un modo alquanto convoluto di descrivere un iniziale nucleo di ingrossamento adenomatoso benigno.
Saluti
noi siamo tendenzialmente piuttosto critici al somministrare antibiotici se non con riscontri colturali positivi o situazioni di infezione conclamata con febbre ed evidenti complicazioni. Per il resto, nella terapia della "cosiddetta" prostatite, noi specialsiti in urologia diamo il meglio di noi stessi in quanto a fantasia nel combinare i farmaci nei modi più vari ed originali. E' molto difficile che due professionisti prescrivano la stessa cura. Ovviamente, non essendovi una "cura" certamente risolutiva, l'efficacia va dimostrata "sul campo" e dopo un periodo ragionevolmente breve (2-3 settimane). Ricordi comunque che in questi casi, più dei farmaci sono efficaci i provvedimenti sullo stile di vita, con particolare riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Per il resto, le calcificazioni intra-prostatiche sono il segno evidente di infiammazioni ghiandolari precedenti. In quanto a qcodesto "anello ipoecogeno peri-uretrale" ci pare più verosimile che sia un modo alquanto convoluto di descrivere un iniziale nucleo di ingrossamento adenomatoso benigno.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie dottore della pronta risposta, attualmente ho:
1 - scroto arrossato (meno da quando ho iniziato la cura ma arrossamento non scomparso)
2 - orgasmo attenuato di potenza 50%, da prima che iniai la cura senza grande miglioramento
3 - frequenza minzione lievemente aumentata ogni 4-5ore, mi sembra come prima della cura, frequenza legata anche a quanto bevo
LA frequenza sessuale che avevo prima mi aveva dolore perineo ano, (2volte algiorno masturbazioni o rapporti) ora a sceso a una al giorno sembra andare meglio, devo scendere ulteriormente?
Cammino 1 ora al gg 5km bevo molto, niente alcol caffe te dieta molto vegetariana, gia da prima e regolare al bagno.
La cosa strana è l'orgasmo indebolito (delle volte più delle volte meno)
1 - scroto arrossato (meno da quando ho iniziato la cura ma arrossamento non scomparso)
2 - orgasmo attenuato di potenza 50%, da prima che iniai la cura senza grande miglioramento
3 - frequenza minzione lievemente aumentata ogni 4-5ore, mi sembra come prima della cura, frequenza legata anche a quanto bevo
LA frequenza sessuale che avevo prima mi aveva dolore perineo ano, (2volte algiorno masturbazioni o rapporti) ora a sceso a una al giorno sembra andare meglio, devo scendere ulteriormente?
Cammino 1 ora al gg 5km bevo molto, niente alcol caffe te dieta molto vegetariana, gia da prima e regolare al bagno.
La cosa strana è l'orgasmo indebolito (delle volte più delle volte meno)
[#3]
Una ragionevole frequenza di eiaculazioni è di 2-3 la settimana, questo può far solo del bene e non può arrecare alcun danno. Solo nelle fasi acutissime di una prostatite febbrile simconsiglia di sospendere del tutto temporaneamente l'attività sessuale. Non è certamente questo il suo caso, ma se lei stesso si rende conto che riducendo la frequenza imdisturbi si attenuano, i provvedimenti da prendere sono ovvi. E' normale comunque che la prostatite abbia dei risvolti sull'atività sessuale, nei suoi vari aspetti, in misura però assai variabile da caso a caso.
[#4]
Ex utente
La ringrazio infinitamente per la sua risposta, se possibile solo un ultima richiesta: vorrei una sua opinione in merito alla rossore anche evidente dello scroto di cui le accennavo, dopo la cura si è attenuato, ma ricompare dopo rapporti sessulali, o certi giorni si altri no.
Migliora se sto steso, si accentuia dopo qualche ora seduto
L'urologo da cui sono andato lo ha ignorato e non ho risposta in proposito.
Migliora se sto steso, si accentuia dopo qualche ora seduto
L'urologo da cui sono andato lo ha ignorato e non ho risposta in proposito.
[#5]
Questa manifestazione non ha nulla a che vedere con la prostatite. Si tratta di una manifestazione dermatologica, le cui cause più comuni sono la sudorazione od una sensibilizzazione al detergente intimo utilizzato e al detersivo utilizzato per lavare la biancheria.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 07/02/2015.
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