Giudizio su terapia prostatite cronica

Gentili dottori, ho 44 anni a seguito della diagnosi di prostatite cronica senza aver rilevaro batteri negli esami, mi è stata data questa prescrizione

ciproxin 1000 7 gg poi a seguire 500 15gg
permixon 40 gg
topster 15gg
silodyx 8mg 40gg

Se possibile vorrei sapere se il dosaggio in particolare dell'antibiotico non sia troppo basso (totale 22g di cui 15 a 500mg giorno)

inoltre vorrei sapere se le calcificazioni (multiple ed evidenti) intraprostatiche sono un problema e cosa significa accentuazione anello ipoecgne periuretrale 22ml

grazie

Giovanni
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
noi siamo tendenzialmente piuttosto critici al somministrare antibiotici se non con riscontri colturali positivi o situazioni di infezione conclamata con febbre ed evidenti complicazioni. Per il resto, nella terapia della "cosiddetta" prostatite, noi specialsiti in urologia diamo il meglio di noi stessi in quanto a fantasia nel combinare i farmaci nei modi più vari ed originali. E' molto difficile che due professionisti prescrivano la stessa cura. Ovviamente, non essendovi una "cura" certamente risolutiva, l'efficacia va dimostrata "sul campo" e dopo un periodo ragionevolmente breve (2-3 settimane). Ricordi comunque che in questi casi, più dei farmaci sono efficaci i provvedimenti sullo stile di vita, con particolare riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Per il resto, le calcificazioni intra-prostatiche sono il segno evidente di infiammazioni ghiandolari precedenti. In quanto a qcodesto "anello ipoecogeno peri-uretrale" ci pare più verosimile che sia un modo alquanto convoluto di descrivere un iniziale nucleo di ingrossamento adenomatoso benigno.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie dottore della pronta risposta, attualmente ho:

1 - scroto arrossato (meno da quando ho iniziato la cura ma arrossamento non scomparso)
2 - orgasmo attenuato di potenza 50%, da prima che iniai la cura senza grande miglioramento
3 - frequenza minzione lievemente aumentata ogni 4-5ore, mi sembra come prima della cura, frequenza legata anche a quanto bevo


LA frequenza sessuale che avevo prima mi aveva dolore perineo ano, (2volte algiorno masturbazioni o rapporti) ora a sceso a una al giorno sembra andare meglio, devo scendere ulteriormente?
Cammino 1 ora al gg 5km bevo molto, niente alcol caffe te dieta molto vegetariana, gia da prima e regolare al bagno.
La cosa strana è l'orgasmo indebolito (delle volte più delle volte meno)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Una ragionevole frequenza di eiaculazioni è di 2-3 la settimana, questo può far solo del bene e non può arrecare alcun danno. Solo nelle fasi acutissime di una prostatite febbrile simconsiglia di sospendere del tutto temporaneamente l'attività sessuale. Non è certamente questo il suo caso, ma se lei stesso si rende conto che riducendo la frequenza imdisturbi si attenuano, i provvedimenti da prendere sono ovvi. E' normale comunque che la prostatite abbia dei risvolti sull'atività sessuale, nei suoi vari aspetti, in misura però assai variabile da caso a caso.
[#4]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
La ringrazio infinitamente per la sua risposta, se possibile solo un ultima richiesta: vorrei una sua opinione in merito alla rossore anche evidente dello scroto di cui le accennavo, dopo la cura si è attenuato, ma ricompare dopo rapporti sessulali, o certi giorni si altri no.
Migliora se sto steso, si accentuia dopo qualche ora seduto
L'urologo da cui sono andato lo ha ignorato e non ho risposta in proposito.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Questa manifestazione non ha nulla a che vedere con la prostatite. Si tratta di una manifestazione dermatologica, le cui cause più comuni sono la sudorazione od una sensibilizzazione al detergente intimo utilizzato e al detersivo utilizzato per lavare la biancheria.
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