Convalescenza post-turp con dolori molto forti
Buongiorno,sono stato operato alla prostata 3 settimane fa (T.U.R.P.) e,pur essendo cosciente di essere ancora nei tempi di guarigione,sono scoraggiato e debilitato dal dolore sempre persistente in zona perianale,dolore che diventa fortissimo durante la fine della minzione,che peraltro è frequentissima e scarsa in quantità.Prendendo 2 aulin al giorno la situazione diventa appena accettabile,altrimenti il dolore e il bruciore rendono la mia giornata insopportabile.La cosa che mi preoccupa è che questi fenomeni irritativi non sono diminuiti per niente nelle ultime due settimane.Il mio urologo,del quale ho la massima fiducia,dice che l'intervento è andato bene e mi ha prescritto 5 giorni di cura con antibiotici.Adesso sono al terzo giorno ma per ora non c'è nessun miglioramento.Nel caso questa cura non funzionasse cosa può convenire fare?Le urine sono chiare e il mio urologo mi ha fatto un lavaggio vescicale con il catetere per escludere ostruzioni causate da coaguli.Ringrazio anticipatamente.
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Gentile Signore,
è ben poco verosimile che l'attuale disturbo abbia una causa infettiva, pertanto l'antibiotico viene d'abitudine somministrato "per copertura" ma non c'è da attendersi granché riguardo al risultato sul dolore. Talora accade che si siano queste manifestazioni anche in assenza di qualsiasi complicazione, anzi con buon risultato dell'intervento. Molto può di pendere da una predisposizione soggettiva ad una notevole irritabilità dei tessuti ed una soglia del dolore particolarmente bassa. In genere si stima nell'ordine dei 40 giorni il tempo medio in cui si può assistere ad una accettabile stabilizzazione. A giudizio dell'urologo di riferimento, vi può essere indicazione ad un controllo endoscopico più precoce, ma di fatto questo accade molto raramente. Nel frattempo, una buona terapia anti-infiammatoria ed antidolorfica può essere opportuna, anche un poco al di là di quella che lei sta assumendo. Ne parli eventualmente con il nostro Collega.
Saluti
è ben poco verosimile che l'attuale disturbo abbia una causa infettiva, pertanto l'antibiotico viene d'abitudine somministrato "per copertura" ma non c'è da attendersi granché riguardo al risultato sul dolore. Talora accade che si siano queste manifestazioni anche in assenza di qualsiasi complicazione, anzi con buon risultato dell'intervento. Molto può di pendere da una predisposizione soggettiva ad una notevole irritabilità dei tessuti ed una soglia del dolore particolarmente bassa. In genere si stima nell'ordine dei 40 giorni il tempo medio in cui si può assistere ad una accettabile stabilizzazione. A giudizio dell'urologo di riferimento, vi può essere indicazione ad un controllo endoscopico più precoce, ma di fatto questo accade molto raramente. Nel frattempo, una buona terapia anti-infiammatoria ed antidolorfica può essere opportuna, anche un poco al di là di quella che lei sta assumendo. Ne parli eventualmente con il nostro Collega.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Buongiorno Dr.Piana,purtroppo stanotte ho passato una notte di inferno con dolori e bruciori forti che mi hanno impedito di dormire finchè non mi sono messo una supposta di Topster che mi ha dato un pò di sollievo.Anche l'aulin,che di solito faceva il suo effetto,a quanto pare non ha funzionato.La settimana scorsa,il mio medico di base mi ha prescritto deltacortene compresse 12,5 mg 1 volta al giorno per 4 giorni,ma non mi ha fatto nessun effetto.Poi l'urologo mi ha prescritto il topster 1 volta al giorno,stessa cosa del deltacortene.Ora,mi chiedo,è possibile che un fattore irritativo,sebbene forte,possa dare tutto questo fastidio e dolore?Nel precedente post lei fa riferimento ad esami endoscopici,mi immagino si riferisse alla cistoscopia.Ne ho fatta una a luglio e andava tutto bene.Cosa può essere successo nel frattempo?Qualcosa è andato storto nell'intervento?Le devo anche dire che sono arrivato all'intervento già provato da un mese di dolori e infiammazione tenuti a bada in qualche modo da aulin e
cortisone. Cordiali Saluti.
cortisone. Cordiali Saluti.
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Difficile, anzi impossibile commentare a distanza. Non possiamo che consigliarle di confrontarsi appena possibile con il nostro Collega che ha eseguito l'intervento, sulle cui modalità non abbiamo peraltro alcuna notizia (TURP classica? TURP bipolare? altro?). Come le abbiamo detto, talora i decorsi post-chirurgici prostatici sono più accidentati del previsto, anche in assenza di reali problemi oggettivabili, ma a tutto c'é un limite.
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Utente
Buongiorno,a distanza di circa una settimana i disturbi da me lamentati nei precenti post sono rimasti praticamente gli stessi.Nel frattempo ho cominciato una cura con il ciproxin 1000,1 al giorno per dieci giorni.Oggi sono al quinto giorno ma per ora non vedo risultati.Ho anche fatto una uretrocistoscopia dalla quale risulta:prostata nodulare senza ostruzione urinaria;loggia in fase di guarigione con segni di infezione in relazione a pregresse prostatiti preintervento.Il mio Urologo,del quale,ripeto,ho la massima fiducia, dice che sicuramente l'infezione influisce nel causare dolore e fastidio e quindi va curata,ma probabilmente la mia percezione del dolore è aumentata da una "memoria del dolore".Inoltre dovrei ricominciare le mie normali attività e tornare al lavoro ,ma con questi fastidi e l'urgenza minzionale con cui mi trovo a fare i conti non so come fare.La verità è che sono veramente scoraggiato e forse,a questo punto,anche un pò depresso.Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte e consigli.
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Un importante elemento di giudizio è conoscere con precisione quale tipo di intervento le è stato eseguito, utilizzando che tipo di strumento e di energia, eccetera, notizie che lei non ci ha fornito. Per nostra formazione e consuetudine di pensiero, noi dubitiamo molto sulla causa infettiva di codesti disturbi irritativi, cosa che è ampiamente confermata dalla scarsa o nulla efficacia degli antibiotici. Facendo affidamento sui risultati dell'endoscopia di controllo cui è stato giustamente sottoposto, il quadro parrebbe essere quello di un ritardo di stabilizzazione della loggia di resezione, condizione non così rara sulla quale solo il tempo e la pazienza possono avere la meglio. Un rimedio molto empirico, ma senz'altro da provare è ridurre l'acidità delle urine mangiando molti agrumi, succo di limone e magari qualche mezzo cucchiaino di bicarbonato.
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Utente
A distanza di un'altra settimana la situazione di bruciore,dolore e urgenza minzionale è rimasta invariata e ormai sono passate circa 5 settimane dall'intervento.In effetti,come scriveva il dr.Piana,gli antibiotici non sono serviti a niente.L'unica novità è che nell'ultima settimana sto espellendo con l'urina tanti corpuscoli di colore bianco scuro che sembrano frammenti di pelle.Mah,speriamo bene.
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L'espulsione di cenci di fibrina e tessuto necrotico potrebbe preludere ad un'evoluzione della fase di stabilizzazione dei tessuti della loggia di reezione prostatica. Ancora una volta, le raccomandiamo di acquisire una copia della cartella clinica per poter conoscere con sicurezza le modalità dell'intervento.
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Utente
Gentile dr.Piana,ringraziandola per la risposta,purtroppo le devo dire che non sono in possesso della cartella clinica,ma sono quasi certo che si tratti di turp tradizionale,anche perchè il dottore che mi ha operato,nello spiegarmi l'intervento,mi parlava di uno strumento che avrebbe tagliato in piccolissime parti l'adenoma prostatico(lo so che "quasi"non basta però di sicuro non era laser e sul foglio di dimissione c'è scritto semplicemente TURP).Comunque,se come scrive lei,fossimo all'inizio di un'evoluzione della stabilizzazione dei tessuti della loggia di resezione prostatica,devo prendere questa notizia come l'inizio della guarigione oppure come la possibilità di complicazioni o quant'altro?
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Utente
Buongiorno,parlando con il mio urologo della mia situazione dopo 40 giorni dall'intervento con ancora presenti dolori alla fine e dopo la minzione,bruciori più o meno costanti e minzione frequente e urgente con scarsa quantità di urine,mi ha accennato alla possibilità che io possa soffrire di vescica iperattiva.Quello che volevo chiedere è:si possono spiegare così i dolori ed i bruciori?Se veramente si trattasse di vescica iperattiva,questa è una condizione cronica oppure si può guarire?
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Utente
Buongiorno,dopo un mese e mezzo dall'intervento continuo ad avere forti dolori alla fine della minzione con il dolore che si protrae per circa mezz'ora.Mi è stato prescritto mictonorm 30 e adesso mediamente mi sono attestato sulle 11 minzioni di giorno e 2 di notte.Il problema è il dolore e la quasi costante voglia di urinare.Quello che volevo chiedere è quanto può durare come tempo questa irritazione e infiammazione e se può influire nell'aumentare il numero delle minzioni giornaliere.
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Come già le abbiamo detto, un mese e mezzo costituisce il tempo medio dall'intervento in cui ci si attende che i fastidi post-operatori si siano avviati a risoluzione. Nel suo caso, nel frattempo si è già anche eseguito un controllo endoscopico, che certamente non è prassi comune, ma non pare si sianorilevate alterazioni significative. La soglia del dolore è in effetti qualcosa di molto soggettivo, sta di fatto che la frequenza delle sue minzioni ci pare davvero eccessiva. Purtroppo a distanza non abbiamo elementi per giudicare, in effetti solo il Collega che l'ha operata sarebbe in grado di esprimersi in modo corretto, sta di fatto che in questo momento non è possibile preventivare quali possano essere i tempi della ulteriore stabilizzazione.
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Utente
Buongiorno,dopo quasi 7 mesi dopo l'intervento la situazione è decisamente migliorata,il dolore durante e subito dopo la minzione è scomparso e anche la frequenza della minzione è diminuita,siamo sulle 7 volte nelle 24 ore,di cui una di notte.In questo periodo ho preso il vesiker per 3 mesi,ma adesso è gia più di un mese che ho cessato di prenderlo.Purtroppo quello che rimane è una fastdiosissima sensazione di forte puntura e/o bruciore in un punto localizzato sotto il testicolo destro,sensazione che mi dà anche un forte stimolo ad urinare,cosa che non faccio perché so che è un finto allarme.Questo disturbo è praticamente sempre presente,aumenta considerevolmente dopo aver defecato ed in posizione supina,tanto che è diventato un problema andare a dormire.Il dottore mi ha detto che è un fastidio post-operatorio,che ci vuole pazienza.Mi chiedo se è possibile fare degli accertamenti per escludere complicazioni,apparte l'esame delle urine e urinocoltura che risultano negative.Scusate l'apprensione,ma ormai sono 7 mesi che la qualità della mia vita è peggiorata notevolmente,e a volte lo scoraggiamento prevale su tutto.
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Possiamo pensare ad una irritazione sensitiva del nervo pudendo, ma a distanza e nell'impossibilità di visitarla questa rimane solo una vaga ipotesi. Purtroppo non esistono accertamenti specifici, una risonanza magnetica la riterremmo francamente fuori luogo. Una accorta visita diretta può invece essere già molto suggestiva.
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Utente
Buonasera,volevo ringraziare pubblicamente il Dr.Piana per avermi dato lo spunto,con il suo ultimo post nel quale faceva riferimento ad un possibile coinvolgimento del nervo pudendo come causa dei miei disturbi,a fare accertamenti in tal senso.Nessuno dei medici che mi aveva visitato in persona aveva mai accenato a questa possibilità,ed invece,dopo una visita fatta da un neurofisiatra a seguito dell' l'indicazione del Dr.Piana pare proprio che ci sia una nevralgia del nervo pudendo.Adesso sto prendendo Lyrica 50 mg 2 cp al giorno,poi,dopo ulteriori accertamenti diagnostici che farò nel mese di settembre vedremo.Ancora grazie al Dr.Piana per avermi fatto uscire da un vicolo cieco.
Questo consulto ha ricevuto 25 risposte e 43.6k visite dal 05/02/2015.
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