Recidiva ipermobilità testicolare?
Buongiorno dottori,
in attesa di eseguire settimana prossima una visita di controllo vi scrivo per avere gentilmente un vostro parere in merito alla questione.
Circa poco meno di due anni fa ho effettuato un intervento di orchidopessi sx. Devo fare una premessa, mi ero accorto dell’ipermobilità di questo testicolo nuotando perché superati i 30 min di nuoto, sotto sforzo, il testicolo risaliva fino quasi all’attaccatura del pene e facendo la virata nel momento di chiudere le gambe lo andavo a schiacciare con la gamba stessa.
Ora, circa un paio di mesi fa, durante un rapporto con la mia ragazza in cui lei era al di sopra di me ho subito (seppur senza aver capito come) un qualche trauma, forse mi ha schiacciato qualche parte involontariamente, tanto che ho avuto un po’ di dolorini per circa una 30ina di giorni, dolorini che poi però sono spariti. Nel frattempo comunque avevo prenotato la visita che andrò a fare in ogni caso e qui veniamo alla domanda che vorrei farvi, perdonate il linguagio spiccio ma non saprei come descriverlo meglio con termini più adeguati:
è possibile che questo trauma subito abbia strappato o allentato qualche punto di “attacco” del testicolo? Vi chiedo questo perché nell’ultima settimana ho constatato nuotando quella sensazione che sopra vi ho descritto di testicolo che sale un po’ e proprio durante una virata mi è capitato nuovamente di andare incontro a questo schiacciamento del testicolo, seppur in maniera non così forte come accadeva prima dell’intervento, è possibile che ci sia una recidiva di ipermobilità?
Nell’attesa di un vostro cortese parere vi ringrazio per la pazienza e la disponibilità di chi vorrà rispondermi.
Cordiali saluti
in attesa di eseguire settimana prossima una visita di controllo vi scrivo per avere gentilmente un vostro parere in merito alla questione.
Circa poco meno di due anni fa ho effettuato un intervento di orchidopessi sx. Devo fare una premessa, mi ero accorto dell’ipermobilità di questo testicolo nuotando perché superati i 30 min di nuoto, sotto sforzo, il testicolo risaliva fino quasi all’attaccatura del pene e facendo la virata nel momento di chiudere le gambe lo andavo a schiacciare con la gamba stessa.
Ora, circa un paio di mesi fa, durante un rapporto con la mia ragazza in cui lei era al di sopra di me ho subito (seppur senza aver capito come) un qualche trauma, forse mi ha schiacciato qualche parte involontariamente, tanto che ho avuto un po’ di dolorini per circa una 30ina di giorni, dolorini che poi però sono spariti. Nel frattempo comunque avevo prenotato la visita che andrò a fare in ogni caso e qui veniamo alla domanda che vorrei farvi, perdonate il linguagio spiccio ma non saprei come descriverlo meglio con termini più adeguati:
è possibile che questo trauma subito abbia strappato o allentato qualche punto di “attacco” del testicolo? Vi chiedo questo perché nell’ultima settimana ho constatato nuotando quella sensazione che sopra vi ho descritto di testicolo che sale un po’ e proprio durante una virata mi è capitato nuovamente di andare incontro a questo schiacciamento del testicolo, seppur in maniera non così forte come accadeva prima dell’intervento, è possibile che ci sia una recidiva di ipermobilità?
Nell’attesa di un vostro cortese parere vi ringrazio per la pazienza e la disponibilità di chi vorrà rispondermi.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Signore,
sia lo scroto che il testicolo sono comunque costituiti da tessuti piuttosto elastici, pertanto la fissazione (orchidopessi) non ha in sè nulla di "meccanico" come forse lei immagina. La fissazione può limitare la torsione ed in misura minore la retrazione, che però entro certi limiti può continuare ad avvenire in circostanze particolari, principalmente per contrazione del funicolo spermatico (muscolo cremastére). Questo può accadere ad esempio nell'attività fisica ed in quella sessuale. Il testicolo viene fissato con una sutura a lento riassorbimento, che però dopo 2 anni è già sicuramente scomparsa da tempo. Ciò che continnua a funzionare è la reazione cicatriziale irreversibile che trattiene il testicolo alla parete interna dello scroto. Tutto questo ovviamente a patto che l'intervento sia stato eseguito correttamente, cosa su cui non abbiamo alcun motivo di dubitare.
Saluti
sia lo scroto che il testicolo sono comunque costituiti da tessuti piuttosto elastici, pertanto la fissazione (orchidopessi) non ha in sè nulla di "meccanico" come forse lei immagina. La fissazione può limitare la torsione ed in misura minore la retrazione, che però entro certi limiti può continuare ad avvenire in circostanze particolari, principalmente per contrazione del funicolo spermatico (muscolo cremastére). Questo può accadere ad esempio nell'attività fisica ed in quella sessuale. Il testicolo viene fissato con una sutura a lento riassorbimento, che però dopo 2 anni è già sicuramente scomparsa da tempo. Ciò che continnua a funzionare è la reazione cicatriziale irreversibile che trattiene il testicolo alla parete interna dello scroto. Tutto questo ovviamente a patto che l'intervento sia stato eseguito correttamente, cosa su cui non abbiamo alcun motivo di dubitare.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottor Piana,
innanzi tutto la ringrazio per la pronta risposta fornitami,
quello che lei mi sta dicendo in sostanza è che è normale che durante l’attività sportiva (nuoto nel mio caso) io riscontri questa tipologia di movimento del testicolo, l’importante è che non si verifichi e non si vada incontro al rischio di torsione.
Dal punto di vista pratico però a questo punto mi chiedo come io possa continuare in questa attività natatoria (che tra l’altro non è elevatissima visto che ora non la svolgo più in maniera agonistica) se la cosa porta ad “autoschiacciarmi” con la gamba il testicolo stesso durante alcuni movimenti che eseguo sotto sforzo. E tenuto conto che nuoto fin da quando sono piccolo e che questa cosa non mi era mai capitata (altrimenti non sarei riuscito ad andare avanti) fino a quando non mi è stata riscontrata l’ipermobilità, lei crede che l’unica soluzione sia che io mi limiti in certi movimenti? O, discutendone così sulla carta, pensa possa esserci qualcos’altro che si possa fare al riguardo?
Grazie mille ancora
innanzi tutto la ringrazio per la pronta risposta fornitami,
quello che lei mi sta dicendo in sostanza è che è normale che durante l’attività sportiva (nuoto nel mio caso) io riscontri questa tipologia di movimento del testicolo, l’importante è che non si verifichi e non si vada incontro al rischio di torsione.
Dal punto di vista pratico però a questo punto mi chiedo come io possa continuare in questa attività natatoria (che tra l’altro non è elevatissima visto che ora non la svolgo più in maniera agonistica) se la cosa porta ad “autoschiacciarmi” con la gamba il testicolo stesso durante alcuni movimenti che eseguo sotto sforzo. E tenuto conto che nuoto fin da quando sono piccolo e che questa cosa non mi era mai capitata (altrimenti non sarei riuscito ad andare avanti) fino a quando non mi è stata riscontrata l’ipermobilità, lei crede che l’unica soluzione sia che io mi limiti in certi movimenti? O, discutendone così sulla carta, pensa possa esserci qualcos’altro che si possa fare al riguardo?
Grazie mille ancora
[#4]
Ex utente
Ovviamente ne discuterò con l'urologo che mi ha operato, nell'attesa volevo solo sapere se, sulla base di quello che avevo descritto, era possibile avere una ipotetica teorica idea su cosa potrebbe o non potrebbe essere fatto in questo caso, non ero alla ricerca di soluzioni definitive e giudizi irreversibili che io per primo mi rendo conto non possano essere forniti senza una valutazione diretta della situazione.
In ogni caso grazie comunque per le risposte fornitemi.
In ogni caso grazie comunque per le risposte fornitemi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 04/02/2015.
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