Neoformazione vescicale
Buonasera,
ho 41 anni.
Premesse anamnestiche:
ho una infiammazione intestinale cronica "non chiaramente diagnosticata" (nel senso che il gastrenterologo, ma anche l'istopatologo, dicono che può essere crohn o rettocolite, ma per ora è ileite aspecifica) in cura con mesalazina e con sintomatologia pressoche assente.
Mia madre ha ricorrenti formazioni vescicali che periodicamente gli vengono asportate.
Circa un mese fa ho avuto la tipica sintomatologia da cistite (urgenza alla minzione, bruciore alla fine della minzione). Ho fatto antibiotico per 10 gg ed è passata. Da segnalare che una mia compagna, dopo qualche giorno che è stata con me, ha avuto anche lei la cistite, curata con antibiotici. Ciò mi avrebbe confermato la natura infettiva dell'irritazione vescicale.
Dopo circa una settimana si ripresentano i sintomi, questa volta accompagnati ad un "singolo" episodio di macroematuria, che ho monitorato, bevendo molto, ed in circa 3 ore le urine si sono totalmente normalizzate.
Mi consulto con l'urologo e, vista la familiarità, mi consiglia un'ecografia.
Dall'ecografia esce un'immagine di probabile neoformazione peduncolata posteriore.
Subito faccio una total body dalla quale esce tutto negativo. Il radiologo dice che anche vedendo bene la vescica, dalla TC pare che non ci sia niente neanche li.
Data l'importanza dell'ipotesi diagnostica faccio la cistoscopia, che non conferma la presenza indicata dal referto ecografico. Quindi negativa, a parte una pseudo-stenosi dell'uretra (pseudo nel senso che non è conseguenza di patologie ma probabilmente la mia conformazione dell'uretra).
Cmq l'urologo mi ha prescritto l'esame citologico delle urine su tre campioni.
Tuttavia, il giorno della dimissione vado a rifare l'eco, nello stesso posto (quindi stesso ecografo) e si continua a vedere questa immagine che fa pensare ad una neoformazione peduncolata posteriore.
Domande: l'ecografia può presentare artefatti ? Devo rifare l'eco in un altro centro ?
Dalla cistoscopia (durata circa 20, 30 min dall'introduzione del cistoscopio) un peduncolato di 16 mm posteriore può non essere visto ???
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
Cordiali saluti.
ho 41 anni.
Premesse anamnestiche:
ho una infiammazione intestinale cronica "non chiaramente diagnosticata" (nel senso che il gastrenterologo, ma anche l'istopatologo, dicono che può essere crohn o rettocolite, ma per ora è ileite aspecifica) in cura con mesalazina e con sintomatologia pressoche assente.
Mia madre ha ricorrenti formazioni vescicali che periodicamente gli vengono asportate.
Circa un mese fa ho avuto la tipica sintomatologia da cistite (urgenza alla minzione, bruciore alla fine della minzione). Ho fatto antibiotico per 10 gg ed è passata. Da segnalare che una mia compagna, dopo qualche giorno che è stata con me, ha avuto anche lei la cistite, curata con antibiotici. Ciò mi avrebbe confermato la natura infettiva dell'irritazione vescicale.
Dopo circa una settimana si ripresentano i sintomi, questa volta accompagnati ad un "singolo" episodio di macroematuria, che ho monitorato, bevendo molto, ed in circa 3 ore le urine si sono totalmente normalizzate.
Mi consulto con l'urologo e, vista la familiarità, mi consiglia un'ecografia.
Dall'ecografia esce un'immagine di probabile neoformazione peduncolata posteriore.
Subito faccio una total body dalla quale esce tutto negativo. Il radiologo dice che anche vedendo bene la vescica, dalla TC pare che non ci sia niente neanche li.
Data l'importanza dell'ipotesi diagnostica faccio la cistoscopia, che non conferma la presenza indicata dal referto ecografico. Quindi negativa, a parte una pseudo-stenosi dell'uretra (pseudo nel senso che non è conseguenza di patologie ma probabilmente la mia conformazione dell'uretra).
Cmq l'urologo mi ha prescritto l'esame citologico delle urine su tre campioni.
Tuttavia, il giorno della dimissione vado a rifare l'eco, nello stesso posto (quindi stesso ecografo) e si continua a vedere questa immagine che fa pensare ad una neoformazione peduncolata posteriore.
Domande: l'ecografia può presentare artefatti ? Devo rifare l'eco in un altro centro ?
Dalla cistoscopia (durata circa 20, 30 min dall'introduzione del cistoscopio) un peduncolato di 16 mm posteriore può non essere visto ???
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
Cordiali saluti.
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Gentile Signore,
i disturbi irritativi delle basse vie urinarie di cui si presuma un'origine infettiva nel maschio coinvolgono quasi esclusivamente la prostata ed il primo tratto dell'uretra. Pertanto la "cistite" batterica, intesa come l'infezione specificatamente vescicale così comune nel sesso femminile è praticamente inesistente nel maschio. Per le infezioni delle basse vie urinarie da germi banali (intestinali) è molto difficile dimostrare una trasmissione per via sessuale dal maschio alla femmina, mentre può più facilmente accadere il contrario, per evidenti motivi anatomici.
A parte queste premesse che si ricollegano alla prima parte del suo scritto, possiamo tranquillizzarla sul fatto che alla cistoscopia eseguita da un operatore di sufficiente esperienza non può sfuggire una alterazione della mucosa vescicale di 16 mm. La TAC è meno definita nella valutazione superficiale, ma "vede" anche gli strati profondi e la sua negatività non può che confortare ulteriormente. Per l'ecografia vi possono essere invece degli artefatti, principalmente la salienza degli sbocchi ureterali (meàti) o delle pieghe della mucosa indotte dai vari gradi di riempimento. In conclusione, se lei è un fumatore (oltre a consigliarle di smettere ...) è buona norma completare le indagini con tre esami citologici sulle urine. Per il resto, la ripetizione del'esame delle urine ogni 2-3 mesi per qualche volta è l'unica cosa ragionevole che ci pare di pote consigliare.
Saluti
i disturbi irritativi delle basse vie urinarie di cui si presuma un'origine infettiva nel maschio coinvolgono quasi esclusivamente la prostata ed il primo tratto dell'uretra. Pertanto la "cistite" batterica, intesa come l'infezione specificatamente vescicale così comune nel sesso femminile è praticamente inesistente nel maschio. Per le infezioni delle basse vie urinarie da germi banali (intestinali) è molto difficile dimostrare una trasmissione per via sessuale dal maschio alla femmina, mentre può più facilmente accadere il contrario, per evidenti motivi anatomici.
A parte queste premesse che si ricollegano alla prima parte del suo scritto, possiamo tranquillizzarla sul fatto che alla cistoscopia eseguita da un operatore di sufficiente esperienza non può sfuggire una alterazione della mucosa vescicale di 16 mm. La TAC è meno definita nella valutazione superficiale, ma "vede" anche gli strati profondi e la sua negatività non può che confortare ulteriormente. Per l'ecografia vi possono essere invece degli artefatti, principalmente la salienza degli sbocchi ureterali (meàti) o delle pieghe della mucosa indotte dai vari gradi di riempimento. In conclusione, se lei è un fumatore (oltre a consigliarle di smettere ...) è buona norma completare le indagini con tre esami citologici sulle urine. Per il resto, la ripetizione del'esame delle urine ogni 2-3 mesi per qualche volta è l'unica cosa ragionevole che ci pare di pote consigliare.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 31/01/2015.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.