K pta basso grado
Buonasera,
La mia storia. Ho 35 anni ed in seguito ad un episodio di macroematuria è stata diagnosticata una Neoformazione vescicale.
Eseguita citologia urinaria con esito negativo, eseguo cistoscopia che rivela quanto segue:
"Piccola formazione papillare a frange eleganti di 5/6 mm"
Dopo ciò viene eseguita Turb ed esame istologico:
A) Base di Impianto
B) Porzione vegetante
REPERTO MACROSCOPICO
A) Frammento di cm 0,45 di diametro maggiore
A) Frammento di cm 0,60 di diametro maggiore
A-1)Materiale incluso tutto
B-1)Materiale incluso tutto
A)Angioma capillare con urotelio regolare
B)Carcinoma uroteliale di basso grado non invasivo (pTa)
Muscolaris mucosae indenne
Elementi neoplastici positivi per P53
Vorrei avere delucidazioni su alcuni aspetti.
Questo tipo di neoplasie, a questa età, "realisticamente" che probabilità ha di essere tenuta sotto
controllo per anni?
So che questo istologico segnala la presenza di una neoplasia che tende a riformarsi, ma in che percentuali? e soprattutto, che probabilità c'è che si trasformi in qualcosa di ancora peggio?
Inoltre vorrei chiedere chiarimenti in merito alla positività a P53.
Ringrazio in anticipo.
La mia storia. Ho 35 anni ed in seguito ad un episodio di macroematuria è stata diagnosticata una Neoformazione vescicale.
Eseguita citologia urinaria con esito negativo, eseguo cistoscopia che rivela quanto segue:
"Piccola formazione papillare a frange eleganti di 5/6 mm"
Dopo ciò viene eseguita Turb ed esame istologico:
A) Base di Impianto
B) Porzione vegetante
REPERTO MACROSCOPICO
A) Frammento di cm 0,45 di diametro maggiore
A) Frammento di cm 0,60 di diametro maggiore
A-1)Materiale incluso tutto
B-1)Materiale incluso tutto
A)Angioma capillare con urotelio regolare
B)Carcinoma uroteliale di basso grado non invasivo (pTa)
Muscolaris mucosae indenne
Elementi neoplastici positivi per P53
Vorrei avere delucidazioni su alcuni aspetti.
Questo tipo di neoplasie, a questa età, "realisticamente" che probabilità ha di essere tenuta sotto
controllo per anni?
So che questo istologico segnala la presenza di una neoplasia che tende a riformarsi, ma in che percentuali? e soprattutto, che probabilità c'è che si trasformi in qualcosa di ancora peggio?
Inoltre vorrei chiedere chiarimenti in merito alla positività a P53.
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Gent.le utente,
nel suo caso l'esame istologico descrive un carcinoma uroteliale molto superficiale ( quello che era detto papilloma) a basso grading ( mostrosità cellulare).
La recidività della neoplasia ( propria dei carcinomi uroteliali) è legata al grading e alla invasità (T), nel caso specifico vi sono le più basse possibilità di recidività.
Non per quello che ho detto Lei non deve essere sotto controllo prima trimestrale e poi semestrale in quanto la variabilità dei comportamenti è alquanto vario.
La P53 insieme è una innovativa procedura terapeutica per ora solo potenzialmente terapeutica ( non vi sono studi sufficientemente probanti).
Seguendo i controlli che Le indicherà il suo urologo la prognosi è del tutto favorevole: in altri termini di ca uroteliale superficiale a basso grading non si muore sempre tenendo a mente i controlli.
Cordialmente
nel suo caso l'esame istologico descrive un carcinoma uroteliale molto superficiale ( quello che era detto papilloma) a basso grading ( mostrosità cellulare).
La recidività della neoplasia ( propria dei carcinomi uroteliali) è legata al grading e alla invasità (T), nel caso specifico vi sono le più basse possibilità di recidività.
Non per quello che ho detto Lei non deve essere sotto controllo prima trimestrale e poi semestrale in quanto la variabilità dei comportamenti è alquanto vario.
La P53 insieme è una innovativa procedura terapeutica per ora solo potenzialmente terapeutica ( non vi sono studi sufficientemente probanti).
Seguendo i controlli che Le indicherà il suo urologo la prognosi è del tutto favorevole: in altri termini di ca uroteliale superficiale a basso grading non si muore sempre tenendo a mente i controlli.
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Gentile Dott. Mallus,
innanzi tutto La voglio ringraziare per l'estrema velocità nella risposta data.
Detto questo so bene che dovrò tenere sotto controllo la situazione, tanto è vero che, benchè mi sia stato raccomandato di fare cistocopia a tre mesi, ho deciso di stringere i tempi prenotando la prima a 2 mesi dalla turb.
Quello che mi logora di più è l'aspetto psicologico della situazione.
Avere la spada di damocle sulla testa per i prossimi anni mi spaventa, per non parlare di quel foglio che mi è stato dato (con grande sorpresa) quando ho portato l'impegnativa pagata per la cistoscopia che parlava di codice 048... ma mi rendo conto che devo trovare la forza di gestire la situazione.
Cio nonostante, la sua risposta mi ha tranquillizzato notevolmente, soprattutto perchè ricevuta da un professionista che ha visto numerosi casi reali. Forse il mio errore è stato non rivolgermi prima a questo canale ma girovagare per internet. Ne sono uscito terrorizzato.
Avrei voluto chiedere tutto questo al medico che mi segue, ma purtroppo, benchè sia una persona estremamente professionale, i suoi impegni lo rendono difficilmente interpellabile, soprattutto per quanto riguarda spiegazioni esaustive e comprensive per chi, come noi pazienti, non cogliamo facilmente il senso reale delle risposte su carta.
Se non disturbo Vorrei porre un'ultima domanda.
Alla luce della sua esperienza, ha visto molti casi come il mio, per età e patologia, che poi sono andati incontro a progressione? o dove la situazione si è risolta definitivamente alla prima turb? e, nel caso non ci saranno recidive, quanto dovrà passare prima di potermi sentire "realisticamente" tranquillo?
Mi scuso, ma l'ansia ha il sopravvento in questi giorni.
Rinnovo il mio ringraziamento dal più profondo.
innanzi tutto La voglio ringraziare per l'estrema velocità nella risposta data.
Detto questo so bene che dovrò tenere sotto controllo la situazione, tanto è vero che, benchè mi sia stato raccomandato di fare cistocopia a tre mesi, ho deciso di stringere i tempi prenotando la prima a 2 mesi dalla turb.
Quello che mi logora di più è l'aspetto psicologico della situazione.
Avere la spada di damocle sulla testa per i prossimi anni mi spaventa, per non parlare di quel foglio che mi è stato dato (con grande sorpresa) quando ho portato l'impegnativa pagata per la cistoscopia che parlava di codice 048... ma mi rendo conto che devo trovare la forza di gestire la situazione.
Cio nonostante, la sua risposta mi ha tranquillizzato notevolmente, soprattutto perchè ricevuta da un professionista che ha visto numerosi casi reali. Forse il mio errore è stato non rivolgermi prima a questo canale ma girovagare per internet. Ne sono uscito terrorizzato.
Avrei voluto chiedere tutto questo al medico che mi segue, ma purtroppo, benchè sia una persona estremamente professionale, i suoi impegni lo rendono difficilmente interpellabile, soprattutto per quanto riguarda spiegazioni esaustive e comprensive per chi, come noi pazienti, non cogliamo facilmente il senso reale delle risposte su carta.
Se non disturbo Vorrei porre un'ultima domanda.
Alla luce della sua esperienza, ha visto molti casi come il mio, per età e patologia, che poi sono andati incontro a progressione? o dove la situazione si è risolta definitivamente alla prima turb? e, nel caso non ci saranno recidive, quanto dovrà passare prima di potermi sentire "realisticamente" tranquillo?
Mi scuso, ma l'ansia ha il sopravvento in questi giorni.
Rinnovo il mio ringraziamento dal più profondo.
[#3]
Intanto esegua la uretrocistoscopia a 3 mesi e non a 2 dall'intervento, e qs perchè la riparazione dalla precedente turb può non essere avvenuta del tutto e qs complicherebbe la validità dell'esame.
I controlli verranno diradati ogni 6 mesi , saranno ambulatoriali e sicuramente non le cambieranno neppure la vita sociale, di conseguenza nessuna invalidità.
Nella mia esperienza nella stadiazione tumorale simile alla Sua ,non ho mai visto progressioni "fatali" anche se ho visto in alcuni casi recidive troppo ravvicinate nel tempo che poi sono scomparse , ho visto inoltre recidivare neoplasie anche dopo 10 aa dalla turb ,a prova, a mio avviso, che non è sufficiente il T( grado di diffusione) o il grading per dire che abbiamo sotto controllo le neoplasie; in altre parole , sempre a mio avviso, c'è ancora molto ma molto da capire!
Si tranquillizzi cmq , esegua i controlli come Le suggerisce il suo urologo e vedrà che morirà di vecchiaia un po come tutti!
I controlli verranno diradati ogni 6 mesi , saranno ambulatoriali e sicuramente non le cambieranno neppure la vita sociale, di conseguenza nessuna invalidità.
Nella mia esperienza nella stadiazione tumorale simile alla Sua ,non ho mai visto progressioni "fatali" anche se ho visto in alcuni casi recidive troppo ravvicinate nel tempo che poi sono scomparse , ho visto inoltre recidivare neoplasie anche dopo 10 aa dalla turb ,a prova, a mio avviso, che non è sufficiente il T( grado di diffusione) o il grading per dire che abbiamo sotto controllo le neoplasie; in altre parole , sempre a mio avviso, c'è ancora molto ma molto da capire!
Si tranquillizzi cmq , esegua i controlli come Le suggerisce il suo urologo e vedrà che morirà di vecchiaia un po come tutti!
[#4]
Utente
Seguirò il Suo consiglio e sposterò la cistoscopia a tre mesi dall'intervento.
La ringrazio, mi ha davvero tranquillizzato, senza contare la bella risata che mi ha regalato alla fine della risposta, (Cosa rara in una persona ansiosa come me con una diagnosi così d'impatto, almeno nelle parole), magari inizierò a richiedere consulti nella sezione "geriatria" perchè un medico mi ha detto che morirò di vecchiaia :)
Ancora grazie per il lavoro che svolge lei e i suoi colleghi su questo sito. A volte penso possa davvero fare la differenza, se non del tutto in termini pratici, per mancanza di contatto con i pazienti, in senso psicologico, (come nel caso specifico) che penso abbia un peso molto importante in chi si ritrova a fronteggiare situazioni potenzialmente più grandi di lui.
La ringrazio, mi ha davvero tranquillizzato, senza contare la bella risata che mi ha regalato alla fine della risposta, (Cosa rara in una persona ansiosa come me con una diagnosi così d'impatto, almeno nelle parole), magari inizierò a richiedere consulti nella sezione "geriatria" perchè un medico mi ha detto che morirò di vecchiaia :)
Ancora grazie per il lavoro che svolge lei e i suoi colleghi su questo sito. A volte penso possa davvero fare la differenza, se non del tutto in termini pratici, per mancanza di contatto con i pazienti, in senso psicologico, (come nel caso specifico) che penso abbia un peso molto importante in chi si ritrova a fronteggiare situazioni potenzialmente più grandi di lui.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 29/01/2015.
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