Valore PSA aumentato e richiesta biopsia prostatica
Buongiorno, vi scrivo per avere il vostro parere su alcuni esami effettuati recentemente da mio padre (66 anni).
Il suo PSA è salito a 8,8 (in precedenza il valore è sempre stato di 4 circa) e oggi ha effettuato un’ecografia prostatica transrettale il cui referto è il seguente:
“Ghiandola di dimensioni aumentate rispetto alla norma (x2) per incremento volumetrico della componente adenomatosa centrale. L’ecostruttura interna appare disomogenea per la presenza di aree iperecogene da riferire a sclero-calcificazioni; si osserva zona ipoecogena della periferica dx. Il profilo capsulare appare integro anche se si osserva diffusa marezzatura come per infiammazione acuta. Fase minzionale non eseguita.
Diametri (mm): longitudinale: 444
anteroposteriore: 39
Adenoma (grammi): 13
Vescichette seminali: normorappresentate
Diagnosi ecografia e controlli:
Ghiadola di dimensioni aumentate ed aspetto sclerocalcifico”
Il suo urologo gli ha fissato una biopsia prostatica per la prossima settimana. Ho letto però che il valore del PSA può aumentare anche in conseguenza di un ingrossamento benigno della ghiandola prostatica (che papà ha) e infezioni urinarie; e solo 14gg fa papà ha avuto un intervento con il laser per la rimozione di papillomi benigni dall’uretra. Per completare l’anamnesi aggiungo che un anno fa è stato operato per un tumore alla vescica, che per fortuna è rimasto circoscritto.
La mia domanda principale è questa: considerata la situazione clinica qui sopra e la possibilità che il PSA possa aumentare per altri motivi, facciamo bene a procedere con la biopsia prostatica - o forse sarebbe il caso di ripetere prima il PSA a distanza di qualche tempo?
Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Il suo PSA è salito a 8,8 (in precedenza il valore è sempre stato di 4 circa) e oggi ha effettuato un’ecografia prostatica transrettale il cui referto è il seguente:
“Ghiandola di dimensioni aumentate rispetto alla norma (x2) per incremento volumetrico della componente adenomatosa centrale. L’ecostruttura interna appare disomogenea per la presenza di aree iperecogene da riferire a sclero-calcificazioni; si osserva zona ipoecogena della periferica dx. Il profilo capsulare appare integro anche se si osserva diffusa marezzatura come per infiammazione acuta. Fase minzionale non eseguita.
Diametri (mm): longitudinale: 444
anteroposteriore: 39
Adenoma (grammi): 13
Vescichette seminali: normorappresentate
Diagnosi ecografia e controlli:
Ghiadola di dimensioni aumentate ed aspetto sclerocalcifico”
Il suo urologo gli ha fissato una biopsia prostatica per la prossima settimana. Ho letto però che il valore del PSA può aumentare anche in conseguenza di un ingrossamento benigno della ghiandola prostatica (che papà ha) e infezioni urinarie; e solo 14gg fa papà ha avuto un intervento con il laser per la rimozione di papillomi benigni dall’uretra. Per completare l’anamnesi aggiungo che un anno fa è stato operato per un tumore alla vescica, che per fortuna è rimasto circoscritto.
La mia domanda principale è questa: considerata la situazione clinica qui sopra e la possibilità che il PSA possa aumentare per altri motivi, facciamo bene a procedere con la biopsia prostatica - o forse sarebbe il caso di ripetere prima il PSA a distanza di qualche tempo?
Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
[#1]
E' passato troppo poco tempo dalla manovra endoscopica.
Chiaramente ormai la biopsia è programmata.
Personalmente avrei effettuato una cura "decongestionante" ad esempio con serenoa repens e topster supposte per almeno 20 gg e poi avrei ricontrollato
rapporto libero/totale?
Chiaramente ormai la biopsia è programmata.
Personalmente avrei effettuato una cura "decongestionante" ad esempio con serenoa repens e topster supposte per almeno 20 gg e poi avrei ricontrollato
rapporto libero/totale?
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 29/01/2015.
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