Esito tampone uretrale
Salve,
vi riassumo brevemente la mia situazione:
1. Bruciore e dolore al glande e bruciore uretra
2. Successivamente dolore inguinale bilaterale e alla base dei testicoli
Effettuati i seguenti esami:
urine e urinocultura negative a parte leucociti pari a 4-6
spermiocoltura negativa
tampone uretrale positivo per stafilococco capitis
In attesa che contatti il mio curante, vi volevo chiedere se quel battere atipico trovato puo' essere responsabile dell'infezione alle vie urinarie.
Grazie,
M.
vi riassumo brevemente la mia situazione:
1. Bruciore e dolore al glande e bruciore uretra
2. Successivamente dolore inguinale bilaterale e alla base dei testicoli
Effettuati i seguenti esami:
urine e urinocultura negative a parte leucociti pari a 4-6
spermiocoltura negativa
tampone uretrale positivo per stafilococco capitis
In attesa che contatti il mio curante, vi volevo chiedere se quel battere atipico trovato puo' essere responsabile dell'infezione alle vie urinarie.
Grazie,
M.
[#1]
Gentile Signore,
in effetti l'esito del tampone fa parecchio sospettare una positività non specifica (contaminazione) poiché il batterio rilevato non è certo fra quelli che comunemente sono coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie. Anzi, parrebbe uno dei comuni ospiti innocui della pelle. Alla luce dei suoi sinomi, che paiono invece assai evidenti, la sua situazione merita comunque di essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
in effetti l'esito del tampone fa parecchio sospettare una positività non specifica (contaminazione) poiché il batterio rilevato non è certo fra quelli che comunemente sono coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie. Anzi, parrebbe uno dei comuni ospiti innocui della pelle. Alla luce dei suoi sinomi, che paiono invece assai evidenti, la sua situazione merita comunque di essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve,
la ringrazio per la risposta.
Precedentemente ai bruciori ho dovuto combattere con una infezione micotica al glande. Ho quindi dovuto effettuare una terapia topica con una crema per un paio di settimane. Non potrei aver in questo modo inavvertitamente portato io il battere nell'uretra dove ha sviluppato l'infezione ?
Inoltre le volevo chiedere se i leucociti rilevati nelle urine, seppur modesti, possono essere indice di infezione.
Grazie,
M.
la ringrazio per la risposta.
Precedentemente ai bruciori ho dovuto combattere con una infezione micotica al glande. Ho quindi dovuto effettuare una terapia topica con una crema per un paio di settimane. Non potrei aver in questo modo inavvertitamente portato io il battere nell'uretra dove ha sviluppato l'infezione ?
Inoltre le volevo chiedere se i leucociti rilevati nelle urine, seppur modesti, possono essere indice di infezione.
Grazie,
M.
[#3]
Lo stesso passaggio del tampone attraveso l'ultimo tratto dell'uretra lo espone all'inevitabile rischio di contaminarsi con germi privi di significato che qui si spingono dall'area genitale esterna. Per questo motivo, i risultati del tampone devono essere sempre interpretati con attenzione, prefribilmente da uno specialista, per evitare di assumere antibiotici del tutto inutilmente. Il numero di leucociti è troppo basso per essere significativo.
[#4]
Utente
Salve,
ho in programma a breve una visita urologica ed il medico di famiglia che mi segue mi ha consigliato di portare all'urologo anche l'esame del PSA oltre alle varie colture già effettuate.
Per preparare l'esame del PSA è sufficiente un' astensione dall'attività fisica intensa (palestra) e dall'attività sessuale per circa 48 ore prima del prelievo ?
Grazie,
M.
ho in programma a breve una visita urologica ed il medico di famiglia che mi segue mi ha consigliato di portare all'urologo anche l'esame del PSA oltre alle varie colture già effettuate.
Per preparare l'esame del PSA è sufficiente un' astensione dall'attività fisica intensa (palestra) e dall'attività sessuale per circa 48 ore prima del prelievo ?
Grazie,
M.
[#5]
Gentile Signore,
il PSA è un marcatore tumorale, la cui esecuzione - secondo le attuali linee guida internazionali - deve essere limitata al periodo tra i 50-55 e 70 anni, a meno che lei non sia di razza negro-americana oppure nella sia famiglia, specie tra i parenti stretti, siano occorsi già altri casi di tumore alla prostata. In caso di infiammazioni o disturbi irritativi alle basse vie urinarie, i valori potrebbero risultare falsamente alterati, quindi non ci si potrebbe riporre molta fiducia. Probabilmente, se l'esame le è stato comunque consigliato, c'è qualcosa nella sua storia che ci sfugge o non ci ha riferito.
Saluti
il PSA è un marcatore tumorale, la cui esecuzione - secondo le attuali linee guida internazionali - deve essere limitata al periodo tra i 50-55 e 70 anni, a meno che lei non sia di razza negro-americana oppure nella sia famiglia, specie tra i parenti stretti, siano occorsi già altri casi di tumore alla prostata. In caso di infiammazioni o disturbi irritativi alle basse vie urinarie, i valori potrebbero risultare falsamente alterati, quindi non ci si potrebbe riporre molta fiducia. Probabilmente, se l'esame le è stato comunque consigliato, c'è qualcosa nella sua storia che ci sfugge o non ci ha riferito.
Saluti
[#6]
Utente
Gentile Dottore,
in effetti in famiglia abbiamo un recententissimo caso di carcinoma prostatico diagnosticato a 76 anni di età a mio padre.
Dalle linee guida dell'American Cancer Society (che pongono la familiarità in relazione con l'età di diagnosi) sarei comunque nella casistica di rischio moderato con screening a 50 anni:
• Rischio moderato: tutti gli uomini >50 anni (screening consigliato)
• Rischio elevato: tutti gli afro-americani e gli uomini >45 anni che hanno una familiarità di primo grado insorta prima dei 65 anni (screening consigliato)
• Rischio Altissimo: tutti gli uomini >40 anni che hanno più di una familiarità di primo grado insorta prima dei 65 anni o comunque familiarità ripetuta con tale patologia (screening consigliato)
Mi consiglia di non dare seguito all'esame prima del controllo urologico ?
Grazie,
M
in effetti in famiglia abbiamo un recententissimo caso di carcinoma prostatico diagnosticato a 76 anni di età a mio padre.
Dalle linee guida dell'American Cancer Society (che pongono la familiarità in relazione con l'età di diagnosi) sarei comunque nella casistica di rischio moderato con screening a 50 anni:
• Rischio moderato: tutti gli uomini >50 anni (screening consigliato)
• Rischio elevato: tutti gli afro-americani e gli uomini >45 anni che hanno una familiarità di primo grado insorta prima dei 65 anni (screening consigliato)
• Rischio Altissimo: tutti gli uomini >40 anni che hanno più di una familiarità di primo grado insorta prima dei 65 anni o comunque familiarità ripetuta con tale patologia (screening consigliato)
Mi consiglia di non dare seguito all'esame prima del controllo urologico ?
Grazie,
M
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 24/01/2015.
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