Perdite dal pene e fastidio nell'urinare
Salve a tutti,
da una settimana ho notato, inizialmente senza realizzarne la natura, delle perdite di un liquido bianco-giallino dal pene. Dopo 5 giorni a tale perdite si è associato un lieve fastidio all'atto di urinare, che direi concentrato all'altezza del glande.
Ci sono due fatti che a quanto mi è dato supporre possono essere all'origine di questo disturbo: a fine luglio ho avuto un rapporto sessuale non protetto con una ragazza che però definirei "affidabile". Il 16 di agosto invece, dopo un bagno al mare ho notato delle piccole lesioni (tipo "sbucciature") sul glande e sulla pelle esterna del pene, lesioni che ricalcavano fedelmente l'orma della retina degli slip interni del mio costume e che ho ritenuto prodotte da un'alga o un detrito, di cui quel giorno il mare era particolarmente ricco; tali lesioni sono guarite naturalmente nel giro di 3-4 giorni.
Allertato dagli ultimi risvolti della situazione, 2 giorni fa mi sono recato dalla guardia medica che, senza una visita specifica ma ascoltando quanto ho descritto anche qui, mi ha diagnosticato una probabile uretrite ritenendo poco plausibile una malattia trasmissibile sessualmente in quanto i sintomi avrebbero dovuto presentarsi non dopo un mese ma prima. In ogni caso mi sono state prescritte 2 buste da 3 g di MONURIL che, mi è stato spiegato, è un antibiotico a "larga banda" e che dovrebbe combattere l'infezione nel caso essa sia di tipo batterico (quindi non da MTS, giusto?).
Stamattina ho preso la seconda bustina, ma onestamente non ho notato un miglioramento tangibile, sebbene mi sia stato detto che avrei dovuto avere degli effetti benefici praticamente da "subito" (ogni tanto non avverto nessun fastidio a urinare, ma le perdite continuano).
Quel che vorrei sapere è quanto tempo devo aspettare per considerare la cura antibiotica come fallita, e se dalla descrizione che ho fatto dei due eventi precedenti al disturbo è possibile supporre una causa del disturbo stesso.
Mi scuso se mi sono dilungato troppo, ma questo problema mi sta preoccupando abbastanza e inoltre mi imbarazza alquanto parlarne col mio medico di famiglia, che è mio padre! Naturalmente nel caso la situazione si protragga sono pronto a mettere da parte gli imbarazzi e proseguire con adeguate visite/terapie.
Grazie ancora a chiunque voglia rispondere.
da una settimana ho notato, inizialmente senza realizzarne la natura, delle perdite di un liquido bianco-giallino dal pene. Dopo 5 giorni a tale perdite si è associato un lieve fastidio all'atto di urinare, che direi concentrato all'altezza del glande.
Ci sono due fatti che a quanto mi è dato supporre possono essere all'origine di questo disturbo: a fine luglio ho avuto un rapporto sessuale non protetto con una ragazza che però definirei "affidabile". Il 16 di agosto invece, dopo un bagno al mare ho notato delle piccole lesioni (tipo "sbucciature") sul glande e sulla pelle esterna del pene, lesioni che ricalcavano fedelmente l'orma della retina degli slip interni del mio costume e che ho ritenuto prodotte da un'alga o un detrito, di cui quel giorno il mare era particolarmente ricco; tali lesioni sono guarite naturalmente nel giro di 3-4 giorni.
Allertato dagli ultimi risvolti della situazione, 2 giorni fa mi sono recato dalla guardia medica che, senza una visita specifica ma ascoltando quanto ho descritto anche qui, mi ha diagnosticato una probabile uretrite ritenendo poco plausibile una malattia trasmissibile sessualmente in quanto i sintomi avrebbero dovuto presentarsi non dopo un mese ma prima. In ogni caso mi sono state prescritte 2 buste da 3 g di MONURIL che, mi è stato spiegato, è un antibiotico a "larga banda" e che dovrebbe combattere l'infezione nel caso essa sia di tipo batterico (quindi non da MTS, giusto?).
Stamattina ho preso la seconda bustina, ma onestamente non ho notato un miglioramento tangibile, sebbene mi sia stato detto che avrei dovuto avere degli effetti benefici praticamente da "subito" (ogni tanto non avverto nessun fastidio a urinare, ma le perdite continuano).
Quel che vorrei sapere è quanto tempo devo aspettare per considerare la cura antibiotica come fallita, e se dalla descrizione che ho fatto dei due eventi precedenti al disturbo è possibile supporre una causa del disturbo stesso.
Mi scuso se mi sono dilungato troppo, ma questo problema mi sta preoccupando abbastanza e inoltre mi imbarazza alquanto parlarne col mio medico di famiglia, che è mio padre! Naturalmente nel caso la situazione si protragga sono pronto a mettere da parte gli imbarazzi e proseguire con adeguate visite/terapie.
Grazie ancora a chiunque voglia rispondere.
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Caro Utente,non perderei tempo e mi farei visitare da Suo padre o da un uro-andrologo in quanto la sintomatologia riferita potrebbe essere "figlia" di piu' noxae patogene,che possono dar luogo ad una balanopostite ed una infiammazione delle vie uro-genitali.Non e' corretto prescrivere una terapia senza visitare e porre una diagnosi.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 02/09/2008.
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