Psa e ratio

buongiorno,
ho il seguente quesito da porvi.
Mio marito (anni 52), ha fatto in data 11/9/2014 un eco alla prostata/reni e vescica, in quanto aveva sensazione di peso/dolore pubico, sensazione di incompleto svuotamento dopo la minzione, minzione frequente, anche di notte.

L'eco tutto sommato non ha evidenziato niente di particolare se non una prostata con volume un po' aumentato (circa 47cc) .

Il 16/9/2014 ha fatto per la prima volta il PSA 5.26 PSA FREE 0.92 e RATIO 0.17
dopo 10 gg di cura con ciproxin e topster ha rifatto le analisi, quindi il 30/9/2014 PSA 5.76

Consultato l'urologo,in data 2/10/2014 ha eseguito una biopsia a 12 aghi con diagnosi di "iperplasia adenomiomatosa, prostatite cronica. Utile controllo differito."

L'urologo gli ha dato x tre mesi il permixon 1 al dì e in data 8/1/2015 ha rifatto le analisi PSA 5.88 PSA FREE 1.04 RATIO 0.18

Ha detto che c'è stato un lieve miglioramento di continuare per altri 3 mesi il permixon e di valutare in base alle analisi, una nuova biopsia, perchèil valore soglia tra psa free e psa deve essere > 20 %.

Detto ciò, mi sono iniziata a preoccupare, in quanto la prima biopsia è stata fatta, a detta dell'urologo, perchè lo imponevano le linee guida e non per necessità. Adesso invece ha detto che se la ratio è inferiore a 0.20 e non cambia nettamente in meglio il risulato, la biopsia andrà ripetuta. Mio marito ora sta bene, ha una minzione regolare e quasi nessun disturbo locale, sulla carta però i conti non tornano. Non so cosa può pensare l'urologo, ma io posso o no stare tranquilla? Una biopsia negativa fatta tre mesi fa, non dovrebbe essere già un resposo? Sono confusa e preoccupata. Nell'attesa porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
come spessissimo siamo costretti a ripetere in questa sede, il PSA è un pessimo marcatore tumorale, raramente utile e molto òpiù spesso foriero di inutili preoccupazioni. Purtroppo però a tutt'oggi non abbiamo ancora nula di sicuramente migliore per sostituirlo. La situazione di suo marito è a questo riguardo abbastanza tipica. In assenza di familiarità e fattori genetici predisponenti, a 52 anni un modesto rialzo del PSA accompagnato da disturbi (anche lievi) è molto più facilmente legato ad una situazione blandamente infiammatoria. la negatività del primo mappaggio bioptico (eseguito diremmo con molto scrupolo) era altamente prevedibile, comunque non può che essere tranquillizzante in questo momento. Il controllo non maniacale ogni 8 mesi potrà segnare la via per eventuali ulteriori provvedimenti. Nel caso si osservasse una ulteriore tendenza al rialzo, prima di pensare ad un'altro mappaggio bioptico, sarebbe senz'altro opportuno eseguire il test accessorio del PCA3 sulle urine ed una risonanza magnetica nucleare multiparametrica della prostata. In tutto questo, l'assunzione dell'integratore vegetale è da considerarsi a scopo palliativo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dott. Piana,
la ringrazio per la risposta. Se non altro inizio a fare un po ' di chiarezza. Riepilogando occorrerebbe fare controlli "non maniacali" del psa ogni 8 mesi (quindi a settembre), ed in caso di innalzamento effettuare prima di una nuova biopsia il psa3 e la risonanza. Cari saluti.
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