Tumore alla vescica

Gentilissimi Dottori,
potreste darmi cortesemente un vostro parere sulla diagnosi istologica di una biopsia vescicale, il paziente è mio padre età 74 anni:
"Carcinoma uroteliale papillare da moderatamente a poco differenziato con discreto numero di mitosi ed aspetti di tipo solido-trabecolare, infiltrante la tonaca propria della mucosa e l'interstizio di tessuto muscolare parietale presente nel materiale in esame. Moderata flogosi cronica reattiva aspecifica. E' stato classificato pT2; G2-3"
Dalle analisi a corredo il tumore sembra ancora localizzato solamente nella vescica nel senso che reni linfonodi e scintigrafia ossea risultano negativi.
Concordate con tale classificazione? Questo comporta necessariamente la cistectomia radicale?
Inoltre la derivazione urinaria utilizzando il retto è una tecnica oramai in disuso come mai? Potrebbe essere una valida alternativa all'utilizzo della sacca esterna!.
Venerdì è prevista una nuova turb dopo 2 mesi dalla prima per nuovo esame istologico
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità
Saluti
Marco
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile Signore,
1) La classificazione utilizzata (T per il grado di estensione del tumore negli stati della parete vescicale e G per il grado di differenziazione) è la classificazione più usata a livello internazionale è quindi ha un alto grado di attendibilità.
2) Le linee guida Europee affermano che tumore della vescica T2 G2-3 = cistectomia radicale. E' ovvio che poi bisogna valutare le condizioni cliniche del paziente e quindi la operabilità quantificando l'entità del rischio di complicanze importanti intra e post- operatorie.
3) La cistectomia radicale seguita da uretero-colostomia è in disuso per le innumerevoli complicazioni che questa comportava (infezioni urinarie gravi, squilibri idroelettrolitici ecc.)

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

di una neoplasia vescicale bisognerebbe conoscere altri elementi oltre l'esame istologico del frammento prelevato, la sede, l'estensione, i caratteri generali del paziente...
A 74 anni bisogna valutare molti elementi prima di stabilire un corretto comportamento terapeutico
Si affidi agli attuali specialisti
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Grazie per il vostro intervento quello che posso aggiungere è che la zona in cui si è formata la neoplasia è nella parte alta della vescica o meglio nella cupola. La dimensione è di 28 mm. La condizione fisica di mio padre è abbastanza buona.
Quello che vorrei capire è se le cellule tumorali sono già infiltrate nella zona muscolare! . Dall'istologico si parla di tonaca propria della mucosa (parte superficiale sarebbe un pT1) e dell'interstizio del tessuto muscolare parietale ( questo porta al pT2?).
Altra decisione sarà come derivare le urine quasi tutti i vostri colleghi consigliano quello dell' unico sacchetto esterno. A me sembrava una buona scelta ureterosigmoidostomia invece può portare a complicanze maggiori del sacchetto esterno?
Scusate l'insistenza ma l'operazione è imminente e vorrei consigliare bene!
Grazie ancora e saluti
Marco
[#4]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Esatto! T1 = Tonaca propria
T2 = tonaca muscolare.

La ureterosigmoidostomia come detto prima espone ad una serie di complicazioni maggiori anche a distanza di tempo rispetto alla classica ureterocutaneostomia. Comunque si affidi con tranquillità all'esperienza ed ai consigli dati dallo specialista che tiene in cura suo padre.