Un urologo, a causa del dolore che provo toccando sotto i testicoli

Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 33 anni. Da una decina di giorni ho cominciato ad avvertire un fastidio, una sorta di pesantezza, sotto ai testicoli, fino al momento in cui, toccando col dito proprio sotto, in direzione del perineo, ho avvertito un dolore molto acuto. Questo dolore si accentua quando sono seduto e si irradia fino all'interno della coscia sinistra e, soprattutto all'ano. Ho fatto delle analisi del sangue e delle urine. Rientrano tutte nei valori (PSA compreso). Almeno in apparenza, palpando i testicoli, non avverto noduli, solo un rilasciamento evidente e appena visibile delle vene intorno al testicolo sx che mi ha fatto pensare ad un varicocele (mai diagnosticato peraltro, è una mia ipotesi).
A peggiorare le cose, questa mattina mi sono accorto che il retto sembra essersi ristretto molto, al momento non ho rilevanti dolori all'addome, solo un po' ai reni, faccio fatica ad espellere le feci che sono ogni volta poco abbondanti e sottili. Questo mi obbliga ad andare più volte in bagno ed evacuare ogni volta piccole quantità filiformi di feci. Sono molto spaventato. Mi rendo conto che non posso chiedere un consulto via mail, ma vi sarei grato se poteste almeno dirmi a chi dovrei rivolgermi. Un urologo, a causa del dolore che provo toccando sotto i testicoli? Un proctologo, un grastroenterologo? Grazie per l'aiuto che vorrete darmi.
Cordialmente
Davide
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa dei suoi complessi problemi e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare in diretta il suo medico di fiducia; sarà lui, dopo una attenta valutazione clinica diretta, ad indicarle quale specialista consultare se urologo, proctologo o gastroenterologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie, Dott. Beretta, per la sua risposta. Sono stato dal medico generalista il quale, senza visitarmi, mi ha detto di fare al più presto 1) un'ecografia testicolare; 2) un'ecografia all'addome inferiore. Dal momento che gli ho spiegato che il dolore è localizzato esattamente nella zona perineale, con conseguente fastidio e restrizione del retto, mi aspettavo anche di dover fare un'ecografia trans-rettale e del pavimento pelvico. In ogni caso, non sono io il medico e non ho neanche chiesto spiegazioni. La domanda che vorrei porle è la seguente. L'ecografia testicolare e dell'addome inferiore contempla anche il perineo? Se ci sono infiammazioni o altri problemi (spero non gravi) in quella parte del corpo, vengono rilevate dalle eco che mi sono state prescritte? Grazie molte e di nuovo un cordiale saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

un sintetico e preciso no.

Comunque ora segua e faccia le valutazioni cliniche di primo livello indicate che potrebbero già comunque indicarci una strada da seguire.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
dagli esami effettuati è stato rilevato quanto segue:

"Vescica in asse, a pareti normospesse, senza evidenza di lesioni aggettanti nel lume.

Lo studio ecotomografico della prostata, eseguito per via sovrapubica con sonda da 3.5 Mhz, ha mostrato: 1) prostata in sede, di volume regolare (D.A.P. di 23 mm - DT di 34 mm - DL di 25 mm.) ad ecostruttura omogenea.

Testicoli in sede, di normale morfologia e volumetria, ad ecostruttura conservata.
Nulla a carico degli epididimi.
Varicocele di I grado a sinistra".

Posto che da qualche giorno il dolore concomitante a perineo, ano e alla base del pene è quasi scomparso, senza assumere farmaci, ma ricompare, in forma più lieve, quando faccio movimenti veloci, estendendosi a gluteo, inguine e interno coscia sx, (ad esempio, alzarmi di colpo, camminare velocemente, ecc.) e che non avverto più quella sensazione di restringimento in zona rettale, Le sarei grato se potesse darmi dei suggerimenti:

- Dall'esito degli esami, escluderebbe la possibilità di recarmi da un urologo per ulteriori accertamenti? E' possibile che il problema che ho avuto e che ho, in forma più lieve, sia determinata da un'infezione uretrale e che sia necessario procedere a tamponi?

- Il mio medico di base mi ha consigliato una visita chirurgica perché il problema potrebbe, secondo lui, essere legato a emorroidi, ragadi o quant'altro. In generale, e senza riferimento al mio caso specifico, che naturalmente richiede una valutazione diretta, ritiene plausibile un'ipotesi del genere?

- L'eco testicolare è stata effettuata SOLO in posizione distesa, supina, mentre ho letto che questo tipo di accertamenti va fatto anche in piedi. Che margine di errore ci può essere in un esame del genere, può essere che il varicocele sia a uno stadio più avanzato di quanto rilevato dall'ecografia? In misura analoga, un'ecografia può non aver evidenziato presenza seppur minima di masse tumorali?

- ci sono legami tra varicocele di I grado e subfertilità? Sarebbe bene comunque fare uno spermiogramma?

Mi scuso in anticipo se alcune domande dovessero risultare inutili, banali o al limite della paranoia, ma è la prima volta che faccio questo genere di accertamenti. Naturalmente la ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

come ha compreso pure lei, i temi andrologici ed urologici non risolti non sono pochi e quindi difficile non consigliarle, da questa postazione, una attenta e diretta valutazione con esperto andrologo od urologo.

Detto questo poi segua anche l'indicazione datale dal suo medico di famiglia: una valutazione con esperto chirurgo, in questi casi, non la si nega a nessuno.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
torno ad aggiornarla sul mio caso dopo circa un mese per chiederle cortesemente un consiglio riguardo a controindicazioni farmacologiche. Sono stato da un urologo alla luce dei problemi sopra descritti, il quale ha riscontrato "solo" una congestione prostatica dovuta, secondo lui, ad eccessiva sedentarietà. Mi ha prescritto:

1) keraflox
2) orudis supposte
per 8 giorni al mese per tre mesi.

Dopo il primo ciclo di terapia credo (e spero) di aver risolto il problema dal momento che non ho avuto più alcun disturbo. Nonostante i miglioramenti, ho deciso naturalmente di continuare la terapia. Il problema è che nel frattempo ho dovuto iniziare una terapia parallela prescritta dal mio psichiatra. Si tratta precisamente di:

1) levopraid (15 gocce 2 volte al giorno)
2) cipralex (10 gocce dopo pranzo)
3) prazene (20 gocce prima di andare a dormire)

Mi chiedevo se esistono controindicazioni tra le due terapie e se, secondo lei, posso assumere le dosi prescritte di levopraid, keraflox e prazene di sera, a distanza di poche ore le une dalle altre. Ho già avuto il parere del mio psichiatra al riguardo, ma gradirei anche la sua opinione, se possibile.
Con molti ringraziamenti e un cordiale saluto

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Non dovrebbero esserci problemi ma forse è bene che senta in diretta anche il suo urologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.