I disturbi tipici della prostatite

Salve, vorrei riproporvi la mia situazione, dato che in pieno Agosto ricevetti una sola risposta, e vorrei saperne di più.

Sono un ragazzo di 24 e da quando ho compiuto 18 anni soffro di colite. dopo innumerevoli visite ed esami la diagnosi dei medici sul mio disturbo era che si trattava di origine puramente nervosa, insomma da stress.
Cionondimeno, ancora oggi ne soffro, con vari disagi....con i quali ho però imparato a convivere e in parte a calmare con tisane.

Poco dopo l'insorgere della colite sono insorti i disturbi tipici della prostatite tra cui:

1) Frequente necessità di urinare, con a volte risvegli notturni o all'alba
2) Bruciore, specie durante la minzione, anche se non molto forte.
3) difficoltà a cominciare la minzione, interruzioni durante essa e senso di incompleto svuotamento della vescica


Anche per questa situazione ho fatto svariati esami, da cui risultò una prostatite e un infiammazione delle vescicole seminali... tuttavia analisi delle urine e sperma non diedero alcun risultato. Insomma nessuno ha mai capito la causa, mettendo sempre in ballo le solite cause nervose.


Ho convissuto con questo ulteriore fastidio, abituandomi ad esso, come per la colite.

tuttavia negli ultimi mesi la cosa sta diventando drammatica, essendo comparsi i seguenti nuovi disturbi:

1)Difficoltà a raggiungere un erezione soddisfacente e difficoltà a mantenerla
2) dolore durante l'eiaculazione, che nel caso di un eventuale
"seconda" eiaculazione successiva diventa davvero forte
3) Dolori diffusi nelle seguenti zone (con spesso difficoltà nel individuare la zona precisa): inguine (destra e sinistra) e testicoli.



Ovviamente mi sottoporrò alle necessarie visite, ma vorrei conoscere il vostro parere, dato che questi ultimi 3 sintomi, specie le disfunzioni sessuali, stanno radicalmente riducendo la qualità della mia vita e causandomi depressione.

Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
da quello che ci scrive non si riesce a capire se la diagnosi di prostatite e vesciculite allora fatta sia suffragata da specifiche valutazioni colturali od altro e , se fatte queste indagini, che tipo di terapie le sono state indicate . Quello che sta succedendo a lei potrebbe essere legato ad un meccanismo che frequentemente osserviamo in questi casi e cioè, non avendo risolto i suoi problemi infiammatori di base, si scatenano, come disturbi collaterali, problemi anche importanti a livello della sfera sessuale. Se non ancora fatto consulti un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
concordo con il collega nel consigliarle una visita specialistica

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
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[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

i sintomi da lei descritti potrebbero far pensare alla presenza di una infiammazione prostatica o prostato-vescicolare.
Solo una raccolta accurata della sua storia clinica e una visita diretta potrebbe consentire di definire tale ipotesi e di consigliarle le opportune terapie, evitandole tutti i disturbi che lei riferisce
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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