Incontinenza aumentata del 70 dopo intervento per incontinenza d sforzo
in aprile 2012 sono stata sottoposta ad intervento con posizionamento di Prolift anteriore,colporrafia posteriore, TVT-O.
Esami pre-intervento:
-Flussometria (regolare con RPM assente)
-Cistomanometria(normorapprsentazione propriocettività vescicale,normale compliance e regolare capacitàcistometrica.Assenzadi iperattività vescicale spontanea o provocata.Presenza di fughe urinarie alla tosse e valsalva,minzione coordinata e sinergica);
UPP(resistenze uretrali statiche nella norma per sesso d età.
RM ADDOM INFERIORE E SCAVO PELVICO: esiti di isteroannessectomia.A manovra valsalva discesa vscica di circa 5 cm per cistocele di II grado.Si associa orizzontalizzazione dell'uretra e imbutizzazione del collo vescicale.Durante Valsalva apertura del collo e funnelling uretra.L'esame ecografico a completamento indagine per via traslabiale evidenzia ipermobilità dell'uretra marcata (abbassamento giunzione vescico-uretrale anteriore di circa 35 mm.L'uretra assume un andamento orizzontale.
In seconda nottata dopo intervento ho avuto una perdita di urine molto consistente pur essendo distesa nel letto. Dopo qualche giorno, persistendo il problema specie se distesa mi hanno sottoposto ad una visita specialistica presso l'ambulatorio di urodinamica ed il responsabile mi ha spiegato che rientravo in quel 20% di possibilità di interventi non riusciti, mentre il primario urologo da me interpellato mi ha detto che la mia era una vescica iperattiva e che avrei risolto con esercizi di FKT e farmaci muscarinici ( il primo non ha risolto ed il secondo non posso prenderlo perché soffro di ipertensione
severa e ritenzione idrica).
Attualmente non posso stare lontana da un bagno piu' di qualche metro se non con ausili che mia madre portava a 90 anni e la notte, soffrendo di nicturia , la situazione è addirittura peggiore (nonostante mi alzi 3 o 4 volte per notte ogni volta ho già perso il 50% delle urine distesa nel letto).
Dopo 5 mesi dall'intervento riporto risultati ecografia pelvica transvaginale:
-presenza di TVT-O localizzata in sede distale,al terzo inferiore dell'uretra, con conseguente marcato inginocchiamento dell'uretra stessa e relativa ipermobilità del collo vescicale (traslazione e abbassamento di circa 1 cm). Presenza di imbutizzazione terzo superiore dell'uretra. La benderella protesica risulta distesa.La benderella risulta distesa:Assente residuo di minzione.Non evidenti i segni di prolasso vescicale in esiti di isterectomia e correzione di prolasso con Prolift.
Ho deciso che cosi' non posso e non voglio piu' stare. Sono disposta a qualsiasi cosa (anche interventi all'estero) pur di alleviare questa mia situazione e riappropriarmi, anche se in parte, della mia vita. Rimango in attesa di un Vs. parere ringraziando in anticipo di quanto potrete andare a fare,
cordiali saluti Flora
Esami pre-intervento:
-Flussometria (regolare con RPM assente)
-Cistomanometria(normorapprsentazione propriocettività vescicale,normale compliance e regolare capacitàcistometrica.Assenzadi iperattività vescicale spontanea o provocata.Presenza di fughe urinarie alla tosse e valsalva,minzione coordinata e sinergica);
UPP(resistenze uretrali statiche nella norma per sesso d età.
RM ADDOM INFERIORE E SCAVO PELVICO: esiti di isteroannessectomia.A manovra valsalva discesa vscica di circa 5 cm per cistocele di II grado.Si associa orizzontalizzazione dell'uretra e imbutizzazione del collo vescicale.Durante Valsalva apertura del collo e funnelling uretra.L'esame ecografico a completamento indagine per via traslabiale evidenzia ipermobilità dell'uretra marcata (abbassamento giunzione vescico-uretrale anteriore di circa 35 mm.L'uretra assume un andamento orizzontale.
In seconda nottata dopo intervento ho avuto una perdita di urine molto consistente pur essendo distesa nel letto. Dopo qualche giorno, persistendo il problema specie se distesa mi hanno sottoposto ad una visita specialistica presso l'ambulatorio di urodinamica ed il responsabile mi ha spiegato che rientravo in quel 20% di possibilità di interventi non riusciti, mentre il primario urologo da me interpellato mi ha detto che la mia era una vescica iperattiva e che avrei risolto con esercizi di FKT e farmaci muscarinici ( il primo non ha risolto ed il secondo non posso prenderlo perché soffro di ipertensione
severa e ritenzione idrica).
Attualmente non posso stare lontana da un bagno piu' di qualche metro se non con ausili che mia madre portava a 90 anni e la notte, soffrendo di nicturia , la situazione è addirittura peggiore (nonostante mi alzi 3 o 4 volte per notte ogni volta ho già perso il 50% delle urine distesa nel letto).
Dopo 5 mesi dall'intervento riporto risultati ecografia pelvica transvaginale:
-presenza di TVT-O localizzata in sede distale,al terzo inferiore dell'uretra, con conseguente marcato inginocchiamento dell'uretra stessa e relativa ipermobilità del collo vescicale (traslazione e abbassamento di circa 1 cm). Presenza di imbutizzazione terzo superiore dell'uretra. La benderella protesica risulta distesa.La benderella risulta distesa:Assente residuo di minzione.Non evidenti i segni di prolasso vescicale in esiti di isterectomia e correzione di prolasso con Prolift.
Ho deciso che cosi' non posso e non voglio piu' stare. Sono disposta a qualsiasi cosa (anche interventi all'estero) pur di alleviare questa mia situazione e riappropriarmi, anche se in parte, della mia vita. Rimango in attesa di un Vs. parere ringraziando in anticipo di quanto potrete andare a fare,
cordiali saluti Flora
[#1]
Gentile Signora,
la sua situazione è certamente complessa ed esprimere un giudizio a distanza risulta estremamente difficile e delicato. E' evidente che l'intevento, molto articolato, cui è stata sottoposta ormai quasi tre anni or sono non ha ottenuto un buon risultato. L'indagine urodinamica pre-intervento non evidenziava alcuna iperatiività vescicale. Per affermare che questa sia insorta dopo l'intervento è ovviamente necessario ripetere l'indagine e ci pare strano che questo non sia ancora stato fatto. E' molto probabile che vi sia necessità di rimettere mano, ma solo dopo l'esecuzione dell'urodnamica si potrà concretamente ipotizzare su quali punti sia opportuno intervenire. Marginalmente ci stupisce che lei affermi di non poter assumere farmaci para-simpatico litici a causa della sua ipertensione. Non ci pare che quantomeno i più recenti (es. fesoterodina) abbiano qusto tipo di controindicazione. Comunque, non sarebbe assolutamente detto a priori che questa terapia sia destinata a darle beneficio. Il nostro consiglo è in conclusione quello di ripetere l'indagine urodinamica da un nostro Collega di provata e grande esperienza specifica nell'urologia funzionale e ginecologica.
Saluti
la sua situazione è certamente complessa ed esprimere un giudizio a distanza risulta estremamente difficile e delicato. E' evidente che l'intevento, molto articolato, cui è stata sottoposta ormai quasi tre anni or sono non ha ottenuto un buon risultato. L'indagine urodinamica pre-intervento non evidenziava alcuna iperatiività vescicale. Per affermare che questa sia insorta dopo l'intervento è ovviamente necessario ripetere l'indagine e ci pare strano che questo non sia ancora stato fatto. E' molto probabile che vi sia necessità di rimettere mano, ma solo dopo l'esecuzione dell'urodnamica si potrà concretamente ipotizzare su quali punti sia opportuno intervenire. Marginalmente ci stupisce che lei affermi di non poter assumere farmaci para-simpatico litici a causa della sua ipertensione. Non ci pare che quantomeno i più recenti (es. fesoterodina) abbiano qusto tipo di controindicazione. Comunque, non sarebbe assolutamente detto a priori che questa terapia sia destinata a darle beneficio. Il nostro consiglo è in conclusione quello di ripetere l'indagine urodinamica da un nostro Collega di provata e grande esperienza specifica nell'urologia funzionale e ginecologica.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Gentile Sig.ra,
purtroppo la recidiva e l'aggravamento della incontinenza sono delle complicanze previste in questa tipologia di intervento considerato che probabilmente si è venuta a creare una alterazione della statica e quindi della funzionalità uretrale così come le è già stato illustrato. Ne riparli con il suo Urologo per eventuale rimozione della protesi ed eventuale riposizionamento di altro tipo.
purtroppo la recidiva e l'aggravamento della incontinenza sono delle complicanze previste in questa tipologia di intervento considerato che probabilmente si è venuta a creare una alterazione della statica e quindi della funzionalità uretrale così come le è già stato illustrato. Ne riparli con il suo Urologo per eventuale rimozione della protesi ed eventuale riposizionamento di altro tipo.
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#3]
Utente
Gentilissimi dottori, ringrazio per le risposte cosi' sollecite e puntuali dalle quali mi sembra di evincere che forse qualche possibilità di intervento, teso ad un miglioramento della mia situazione, secondo il Vostro esperto parere possa esserci.
In particolare al dott.Paolo Piana mi permetto di chiedere gentilmente le modalità per poter accedere al nuovo all'accertamento urodinamico, presso le sedi e gli specialisti dallo stesso consigliati.
Non trovo le parole per esprimere appieno la mia gratitudine per il Vs. apporto al mio problema.
Ringraziando di nuovo Vi auguro buona giornata e buon lavoro.
Flora
In particolare al dott.Paolo Piana mi permetto di chiedere gentilmente le modalità per poter accedere al nuovo all'accertamento urodinamico, presso le sedi e gli specialisti dallo stesso consigliati.
Non trovo le parole per esprimere appieno la mia gratitudine per il Vs. apporto al mio problema.
Ringraziando di nuovo Vi auguro buona giornata e buon lavoro.
Flora
[#4]
Gentile Signora,
noi non possiamo in questa sede fornire indicazioni su singoli professionisti o centri di cura con riferimento al caso specifico. Documentandosi ulteriormente in rete, ma soprattutto chiedendo al suo medico curante, molto probabilemente riuscirà ad individuare quali siano i riferimenti con la casistica più numerosa e pertanto la più vasta esperienza nel trattare situazioni complesse.
noi non possiamo in questa sede fornire indicazioni su singoli professionisti o centri di cura con riferimento al caso specifico. Documentandosi ulteriormente in rete, ma soprattutto chiedendo al suo medico curante, molto probabilemente riuscirà ad individuare quali siano i riferimenti con la casistica più numerosa e pertanto la più vasta esperienza nel trattare situazioni complesse.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 12/01/2015.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.