Ureterocalicostomia
Ciao la mia storia inizia nel lontano 2008 per una semplice stenosi del giunto sono entrata in sala operatoria 13 volte .la 1° volta sono stata operata in laparoscopia la 2°siccome ricompare la stenosi in metodo open, le altre volte invece per posizionare e togliere stend doppio jj. Ho anche portato una nefrostomia per 290 giorni che mi ha reso la vita un incubo.fin quando sono stata convinta a rioperarmi questa volta in un centro specializzato a pisa da un primario di eccellenza di un intervento in via di sperimentazione ossia un ureterocalicostomia che avrebbe dovuto portarmi a stare meglio ad oggi dopo 2 anni dall'intervento sto malissimo.sto da tre giorni nonostante io abbia bevuto tanto che ho fatto in tutto tre bicchieri neppure pieni di pipi nonostante lasix e vari medicinali. Ieri è comparsa la febbre e io ho come l'impressione che i miei professori stia prendendo sotto gamba la situazione e non credano al fatto che ho dolori lancinati al rene, e per di più qui al pronto soccorso non voglio prendersi la briga di far nulla perché dicono che loro trattano solo il dolore.ho pensato potrebbe essere nefrite dato che mi è gia successo. Voi cosa mi consigliate di fare?
Aspetto vostre rassicurazioni
Aspetto vostre rassicurazioni
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Gentile Signora,
difficile giudicare in poche parole una situazione così complessa in base alle concise notizie che è possibile riportare in questa sede. Per una valutazione appropriata sarebbe necessario conoscere nel dettaglio la cadenza e le modalità dei suoi numerosi interventi. L'ultimo intervento riferito (uretero-calicostomia) è purtroppo a sua volta gravato del rischio di complicazioni, più che altro dovute alla scasa "vitalità" di tessuti già più volte traumatizzati, con sviluppo di sclorosi e restingimenti secondari. Purtroppo talora questa è l'unica soluzione per tentare di salvare situazioni già compromesse, sempre che non si voglia utilizzare l'intestino tenue per ricostruire la via urinaria, comunque anche questa una soluzione tutt'altro che priva di complicazioni. E' difatto un tipo di chirurgia raramente in grado di dare soddisfazioni durevoli sia al paziente che all'operatore.
In questo momento, se la situazione pare stia velocemente degradando, altro non c'è che eseguire una ulteriore TAC per cercare di capire se la funzionalità di questo rene meriti ancora un atteggiamento conservativo.
Saluti
difficile giudicare in poche parole una situazione così complessa in base alle concise notizie che è possibile riportare in questa sede. Per una valutazione appropriata sarebbe necessario conoscere nel dettaglio la cadenza e le modalità dei suoi numerosi interventi. L'ultimo intervento riferito (uretero-calicostomia) è purtroppo a sua volta gravato del rischio di complicazioni, più che altro dovute alla scasa "vitalità" di tessuti già più volte traumatizzati, con sviluppo di sclorosi e restingimenti secondari. Purtroppo talora questa è l'unica soluzione per tentare di salvare situazioni già compromesse, sempre che non si voglia utilizzare l'intestino tenue per ricostruire la via urinaria, comunque anche questa una soluzione tutt'altro che priva di complicazioni. E' difatto un tipo di chirurgia raramente in grado di dare soddisfazioni durevoli sia al paziente che all'operatore.
In questo momento, se la situazione pare stia velocemente degradando, altro non c'è che eseguire una ulteriore TAC per cercare di capire se la funzionalità di questo rene meriti ancora un atteggiamento conservativo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
La funzionalità è buona scarseggia la fase perfusiva e parenchimale.adesso secondo il suo parere 100cl di urine in due giorni è un dato allarmante?ho solo 24 anni ma nn riesco neppure a stare in piedi tanto sono fotti i dolori al rene.ci sono metodi naturali posizione, calore che possano alleviarmi questi dolori? L'ultimo intervento l'ho eseguito nel dicembre del 2012.
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Utente
Il pronto soccorso mi ha detto che devo prendere lasix e contramal infatti riesco a gocce a fare pipi. Ho anche i decimi di febbre . secondo il mio urologo ho una pielonefrite x questo urino poco.la pressione è buona e sembra che un po alla volta riesco a fare un po di più di urina a poco a poco.con la borsa di acqua calda secondo lei riesco ad alleviare il dolore o potrei peggiorare la situazione.
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La quantità di urina va attentamente misurata, un conto è urinare a gocce, un altro espellerne solo 100 cc in una giornata. D'ogni modo, è tranquillizzante che lei sia almeno in contatto con il suo urologo di riferimento. Se vi è febbre, probabilmente c' è bisogno anche di una terapia antbiotica empirica.
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Dubitiamo che un "rimedio naturale" potrebbe essere efficace in questo momento. Noi ovviamente non possiamo prescrivere nulla a distanza, unicamente ci sentiremmo più tranquilli se lei fosse seguita in modo affidabile da qualcuno che possa valutare direttamente in modo attento quali siano le sue attuali condizioni.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.8k visite dal 12/01/2015.
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