Calcolosi e mirtillo rosso
Buonasera, attualmente i miei valori sono i seguenti: creatinina 1,46 e gfr 53 calcio 9.8 fosforo inorganico 3.1 calciuria 106 fosfaturia 834 ossaluria 6,70 ossalato urina 24h 6,7 sodoio 141 potassio 5,2 uricemia 6,3 pth 79. Sono seguito da un nefrologo che mi ha tolto il sale e mi ha concesso le proteine solo una volta al giorno. Rimango comunque con dei fastidi dovuti pobabilmente a reflusso (ureterocistoneostomia ad aprile 2014). Chiedo se il succo di mirtillo rosso puo aiutare nel prevenire e trattare le infezioni delle vie utinarie perché ho letto articoli contrastanti in merito soprattutto con riferimento al fatto che il mirtillo rosso contiene piccole quantità di ossalato di calcio che potrebbe favorire l insorgenza di calcoli.
buonasera
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Gentile Signore,
lei ci riferisce i risultati dei suoi esami, ma non la sua eventuale condizione o storia di calcolosi. D'ogni modo, non è certo la modestissima quantità di ossalati contenuta nel mirtillo (come pressoché in qualsiasi altro vegetale) ad incrementare in mdod significativo il rischio di calcolosi di ossalato di calcio. Non comprendiamo perché lei pensa di potersene giovare, od almeno non ci riferisce se lei ha dei problemi di infezione urinaria. Si trattacomunque di un integratore, la cui efficacia esiste in teoria, ma in pratica deve essere dimostra oggettivamente ed anche in tempi ragionevolmente brevi (riduzione delle urocolture positive). L'impiego più comune resta comunque quello delle cistiti recidivanti femminili.
Saluti
lei ci riferisce i risultati dei suoi esami, ma non la sua eventuale condizione o storia di calcolosi. D'ogni modo, non è certo la modestissima quantità di ossalati contenuta nel mirtillo (come pressoché in qualsiasi altro vegetale) ad incrementare in mdod significativo il rischio di calcolosi di ossalato di calcio. Non comprendiamo perché lei pensa di potersene giovare, od almeno non ci riferisce se lei ha dei problemi di infezione urinaria. Si trattacomunque di un integratore, la cui efficacia esiste in teoria, ma in pratica deve essere dimostra oggettivamente ed anche in tempi ragionevolmente brevi (riduzione delle urocolture positive). L'impiego più comune resta comunque quello delle cistiti recidivanti femminili.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 06/01/2015.
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