Fibrosi diffusa nel pene.
Egregi dottori vi chiedo consigli per come procedere dopo un calvario che prosegue da 3 anni. Vi racconto cosa mi e' successo e vi chiedo scusa per la lunghezza della discussione. circa 3 anni fa mi sottoposi ad ecodoppler dinamico del pene per valutare la natura della mia disfunzione erettile dopo aver ovviamente effettuato un controllo ormonale ed ecografico della prostata ed esami del sangue, tutto nella norma in quanto non fumo e non bevo, ma assumevo triatec 10 e lobiovn 5 ( betbloccante) a causa di una leggera ipertrofia cardiaca ed ipertensione. L' esame doppler dinamico risulto' normalissimo sia per i tempi di risposta che per la vascolarizzazione, assenza di curvatura e strutture normoeciche.Purtroppo a seguito del test si verifico' un priapismo di 9 ore ma l' andrologo chiamato piu' volte al telefono in qjanto mi rimando' a casa mi disse di non fare nulla.Nei giorni seguenti al test ebbi forti dolori durante le erezioni notturne ed il pene era molto dolorante.Mi recai al prontosoccorso e l' urologo di turno trovo alla palpazione una strana rigidita' del pene in flaccidita' e mi disse di consulare con urgenza un andrologo.Mi recai da un nuovo andrologo che visitandomi diagnostico' un principio di fibrosi ancora in fase infiammatoria, mi tranquillizo' e mi prescrisse una cura per 6 mesi dicendomi che tutto sarebbe tornato nella norma.la cura fu la seguente: trental 400, propolberry 600, vitamina e, siben, dicloreum actigel 1% da spalmare sul pene.terminata la cura di 6 mesi non ebbi nessun migliorameto anzi iniziai a notare una leggera curvatura a sinistra e una dorsale, oltre ad un dolore diffuso per tutta l' asta. Decisi di rivolgermi ad un terzo specialista il quale fu concorde nel diagnosticare questa fibrosi maggiormente evidente nella porzione apicale e mi cambio la cura portando il dosaggio del trental a 1200 mg ed aggijngendo acetil- carnitina tutto per 4 mesi. Anche al termine di questa cura non ottenni nessun migiormento in termini di dolore e deformazione anzi iniziavo a perdere calibro sopratutto alla base ed il pene si torceva.consulto un quarto specialista il quale mi propone una nuova ecografia dinamica utilizzando un basso dosaggio di pge1, e trova la seguente situazione: fibrosi diffusa che coinvolge principalmente apice e base del pene , assenza di placche ma coinvolgimento fibrotico cavernso, mi spiega che non si tratta assolutamente di ipp, ma esiti cicatriziali post priapismo e mi prescrive la seguente cura: cialis 5mg, tradamix tx 1000, ginko biloba e vitamina e, dicendomi che si trattava di un tentativo terapeutico da possibilita' scarse possibilita'.faccio questa cura per 6 mesi ma non ci sono risultati se non u recupero di semierezioni dolorose, nel frattempo mi ricoverano in ospedale per quasi 2 mesi, diagnosticandomi una Cardiomiopatia dilatativa, e mi prescrivono a vita i seguenti farmaci: lasix 25mg, cardicor 4,5mg, corlentor 10mg, triatec 10mg, coumadin 5 mg, norvasc 10 mg, randil 300mg, vietandomi l' uso degli inibitori, e prospettandomi l' impianto di un defibrillatore o del trapianto di cuore, nella peggiore delle ipotesi. Tento un nuova cura con un nuovo specialista fatta di onde d' urto a fasci delocalizzati in associazione a tradamix 10 sedute, al termine ripeto ecografia ma la fibrosi e' aumentata cosi come la curvatura..la mia situazione attuale e' la seguente: erezione difficoltosa, curvatura dorsale di 30 gradi, lieve curvatura laterale sinistea, riduzione circonferenza, accorciamento del pene di 2 cm, glande non tjmescente e forti dolori al termine dell' erezione quasi insopportabili, insomma non so piu' davvero che fare, questa maledetta fibrosi peggiora anno dopo anno, rendendo l' organo meno elastico e creandomi dolori, anche alla semplice dilatazione che si ha con un bagno caldo! Uno di questi specialisti diciamo il penultimo mi ha detto di consixerare l' impianto protesico, ma i costi sono proibitivi nel pribato e col ssn non saprei proprio a chi rivolgermi, nella mia zona nonce ne sono vi prego alla luce del mio lungo iter dignostico- terapeutico vi chiedo di darmi un consiglio ed in attesa dj un vostro gentile riscontro porgo distinti saluti.
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Gentile Signore,
alla luce della sua lunga e complessa storia clinica, non possiamo che concordare con la necesità di un impianto protesico, se si desidera cercare di ottenere una funzione sessuale un minimo soddisfacente. La possibilità di intervento in struttura pubblica è molto variabile da regione a regione, c'è da dire che la sua è una situazione davvero molto particolare ed inconsueta, pertanto vi potrebbe essere una maggiore "elasticità" nelle indicazioni una volta che venisse preso in carico. in questa sede noi non possiamo fornire consigli od indicazioni relative a singoli specialsiti e centri di cura. Le consigliamo di contattare un centro urologico che dimostri una ampia consuetudine con l'andrologia chirurgica avanzata (non è da tutti).
Saluti
alla luce della sua lunga e complessa storia clinica, non possiamo che concordare con la necesità di un impianto protesico, se si desidera cercare di ottenere una funzione sessuale un minimo soddisfacente. La possibilità di intervento in struttura pubblica è molto variabile da regione a regione, c'è da dire che la sua è una situazione davvero molto particolare ed inconsueta, pertanto vi potrebbe essere una maggiore "elasticità" nelle indicazioni una volta che venisse preso in carico. in questa sede noi non possiamo fornire consigli od indicazioni relative a singoli specialsiti e centri di cura. Le consigliamo di contattare un centro urologico che dimostri una ampia consuetudine con l'andrologia chirurgica avanzata (non è da tutti).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore la ringrazio per la risposta, il punto come puo ben capire e' il non sapere dove rivolgersi, nel privato sono tutti facilmente reperibili, basta anche consultare questo sito ma i costi sono esagerati, davvero non alla mia portata. Non so quali strutture operano in regime di ssn, ho provato a contattare specialisti qui su questo sito che lavorano a roma e solo uno si e' degnato di rispondere, dicendo che nell' ospedale presso cui lavora ci sono oltre 2 anni di attesa e che per me aspettare sarebbe deleterio. Gia ho avuto un rimpicciimento dell' organo e gia' le mie tasche sono state svuotate a causa delle dispendiose terapie. Poi anche se l soluzione e' la protesi come puo' essere soddisfacente una funzione artificiale con ridotta sensibilita' e dimensioni che si riducono ulteriormente dopo l' imoiqnto ed un ultima cosa e' possibile operare un caediopatico come me che ha una cardiomiopatia dilatativa con una frazione di eiezione del 30%? ho 34 anni una invaliditacivile del 74%, ed una sessualita compromessa!
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Per quanto riguarda l'operabilità non dovrebbero esserci dei seri problemi, poiché nonostante tutto si tratta di un intervento ad invasività limitata, eseguibile in anestesia periferica (spinale). la protesi ovviamente offre la posibilità di una erezione "meccanica" (o meglio "idraulica"), sufficiente ad una normale funzione penetrativa. Non è possibile però prevedere con assoluta certezza quale sia la funzionalità reale in termini di sensibilità e tollerabilità. Ovviamente non sono interventi che si improvvisano, ma che necessitano di un accurato inquadramento diretto della situazione ed un corretto e meticoloso percorso di consenso informato da pare del chirurgo operatore.
Saluti
Saluti
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Utente
Quindi analizzando le sue parole c' e' il rischio di ridurre la zensibilita' ed anche quello di una non tollerabilita', insomma questa protesi non e' che sia una bella soluzione, considerando che accorcia ulteriormente il pene, non da erezione al glande e potrebbe essere anche fastidiosa! Insomma mi sa tanto di bluff. Io vorrei una piena funzionalita' ed erezione normale, possibile che la medicina non possa nulla?
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Un conto è essere realisti, un altro è essere volutamente pessimisti. D'ogni modo, come già le abbiamo scritto, la situazione deve essere valutata con attenzione dal nostro Collega che si farà eventualmente carico dell'intervento, con il quale sarà indispensabile intrattenere un aperto rapporto di comunicazione e fiducia.
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Utente
Sul fatto che la situazione debba essere valutata concordo in pieno, ma trovare uno specialista disposto davvero ad aiutarti mi sembra un impresa ardua, neanche il mio medico di base sa dove indirizzarmi, mi sono mosso utilizzando i portali internet come questo ma alla fine non ho ottenuto nulla, privatamente ripeto sono tutti disponibili una volta contattati tramite mai privata, ma come si allude alla non possibilita' economica rispondono di muoversi attraverso ssn, ma dove? Come posso essere orrimista? Mi perdoni la frachezza....in ultima analisi il vacuum device puo' essere utile a riacquistare un po' di elasticita'..?
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Abbiamo qualche dubbio che il vacuum possa offrire qualche ulteriore possibilità, può comunque valer la pena di provare, se non lo ha già fatto. Le ripetiamo che in questa sede, per ovvi motivi di correttezza, non è possibile fornire indicazioni su singoli professionisti e centri di cura. Queste informazioni possono essere eventualmente ottenute solo tramite contatto diretto riservato.
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Utente
Gentile dottore le allego il referto dell' ultima ecografiaReferto: l'esame ecotomografico ha evidenzia to una normale conformazione del pene con aspetto ecograficamente fisiologico delle diverse strutture anatomiche. Nella norma il rapporto corpi cavernosi/corpo spongioso uretrale. I piani ecotomografici sia longitudinali che trasversali in condizioni di base documentano la presenza di una condizione di fibrosi di media entità dei corpi cavernosi sopratutto nel loro tratto prossimale e distale, con aree di fibrosi localizzata di maggiore entità in corriposndenza delle estremità per circa 2.5cm a sinistra. il setto intracaversnoso appare di spessore e costituzione normale in tutto il suo decorso,
Conculsioni: presenze di aree di fibrosi dei corpi cavernosi con irregolare distribuzione e di media entità.
Ho questa fibrosi di tipo diffuso ed una curvatura dorso laterale, quella dorsale e dicirca 33 gradi, e provo dolore durante l' erezione che avviene con difficolta', ed al termine di essa resto tutto indolenzito come se avessi dei lividi, dopo l' eiaculazione e' anche peggio...laprotesi risolverebbe anche questi stati dolorosi secondo la sua esperienza? Talvolta ho dolre anche in flaccidita e perche' provo sempre dolore e fastidi ? Solo nel glande la sensibilita' e' normale , per il resto la struttura e' poco elastica e dolorante.
Conculsioni: presenze di aree di fibrosi dei corpi cavernosi con irregolare distribuzione e di media entità.
Ho questa fibrosi di tipo diffuso ed una curvatura dorso laterale, quella dorsale e dicirca 33 gradi, e provo dolore durante l' erezione che avviene con difficolta', ed al termine di essa resto tutto indolenzito come se avessi dei lividi, dopo l' eiaculazione e' anche peggio...laprotesi risolverebbe anche questi stati dolorosi secondo la sua esperienza? Talvolta ho dolre anche in flaccidita e perche' provo sempre dolore e fastidi ? Solo nel glande la sensibilita' e' normale , per il resto la struttura e' poco elastica e dolorante.
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L'inserimento della protesi ovviamente occupa praticamente tutto il corpo cavernoso, pertanto le strutture interne andate incontro a fibrosi vengono completamente scompaginate e non possono più causare dolore, quantomeno nella misura in cui lo stanno facendo ora.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.2k visite dal 28/12/2014.
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