Epididimite e prostatite
Buonasera , decido di scrivere questa mail in quanto spero che mi possa aiutare a risolvere il mio problema!!! Sono un ragazzo di 30 anni e il 30/09/2014 mi è stata diagnosticata, tramite ecografia una epididimite bilaterale e infiammazione della prostata. Fatto una cura di quasi 2 mesi di levoxacina (1cp al die), una compressa di cortisone da 25 mg al die per i primi 7 gg di cura e al bisogno aulin .... Dopo la cura ho effettuato markers tumorali, urinocultura e spermi cultura con esiti negativi ( su urinocultira è stato specificato che c'è una discreta quantità di muco). Ora da qualche giorno ho forti dolori sulla zona pelvica con difficoltà nella minzione, sono stato dall'urologo che mi segue e mi ha prescritto 3 mesi di un antinfiammatorio prostatico "Leviaprost"1cp al die xchè dopo palpazione prostatica la prostata è ancora dolorante, ma i risultati non sono cambiati!!!dato che ormai sono dieci giorni che prendo questo medicinale la cura è giusta o può essere modificata?
Gentile Signore,
il prodotto cui fa riferimento è un integratore a base di estratti vegetali che si presume posanomavere una generica azione benefica nei disturbi correlati all'ingrossamento prostatico dell'età matura ed avanzata. Il loro ruolo nelle situazioni infiammatorie del giovane adulto sono meno evidenti e necessitano dimessere valutate entro tempi regionevoli. Noi non abbiamo elementi sufficienti a valutare la sua situazione, ma se la componente infiammatoria è veramente consistente, potrebbe esservi la necessità di ricorrere ad una terapia anti-infiammatoria più convenzionale, eventualmente a cicli e prendendo le dovute precauzioni per limitarne i noti effetti collaterali sullo stomaco.
Saluti
il prodotto cui fa riferimento è un integratore a base di estratti vegetali che si presume posanomavere una generica azione benefica nei disturbi correlati all'ingrossamento prostatico dell'età matura ed avanzata. Il loro ruolo nelle situazioni infiammatorie del giovane adulto sono meno evidenti e necessitano dimessere valutate entro tempi regionevoli. Noi non abbiamo elementi sufficienti a valutare la sua situazione, ma se la componente infiammatoria è veramente consistente, potrebbe esservi la necessità di ricorrere ad una terapia anti-infiammatoria più convenzionale, eventualmente a cicli e prendendo le dovute precauzioni per limitarne i noti effetti collaterali sullo stomaco.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Grazie x il consiglio è la disponibilità!!!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 24/12/2014.
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