Cistite recidiva: dolore ai reni e febbre
Salve a tutti. Vi scrivo perché da ieri, sabato 21 dicembre, verso metà pomeriggio, ho cominciato ad accusare bruciore urinando e fastidio alla vescica. Verso il tardo pomeriggio facevo fatica a trattenere l'urina ed il bruciore durante la minizione era divenato molto forte, con sensazione di gonfiore interno, tanto che l'urina usciva (ed esce anche tutt'ora) solo in un sottile rivolo.
A metà ottobre, per sintomi molto meno fastidiosi (un senso di gonfiore alla vescica e un leggero fastidio ad urinare) il mio medico curante mi aveva prescritto l'esame delle urine, dal quale è risultato che ero affetto da Enterococcus faecalis con conta batterica di 100.000 u.f.c./ml. Mi è stata prescirtta, anche in relazione all'Antibiogramma allegato, la Nitrofurantoina per 15 gg.
Tornando alla situazione attuale, ieri sera ho trovato in casa due scatole di Ciproxin 500, ho chiamato la guardia medica, che mi ha consigliato di prenderlo ogni 12 ore, e fin'ora ne ho prese due compresse, alle 19 e alle 7 di stamattina. Inoltre ho bevuto molto prendendo anche parecchio infuso di malva, e quando sono andato a dormire stavo decisamente meglio.
Stamattina la situazione pareva la stessa, ma verso le 12:00 ho cominciato a peggiorare, non riesco a trattenere l'urina ed il bruciore è diventeto più forte. Inoltre hanno cominciato a farmi male i reni e mi è venuta la febbre (37.8 esterna misurata mezz'ora fa). Ho chiamato la guardia medica che mi ha detto di continuare con il Ciproxin e di prendere paracetamolo dopo i pasti. In ogni caso se la febbre fosse salita oltre i 39 gradi o il dolore ai reni fosse divenuto insopportabile mi hanno consigliato di andare in ospedale.
Ora vi chiedo: mi conviene aspettare e continuare questa cura o forse è meglio che io vada direttamente in ospedale? La cosa che non mi è per nulla piaciuta della telefonata con la guardia medica è stata la constatazione che l'infezione era "salita" ai reni...
So che il Ciproxin, a detta del mio medico curante, non avrebbe avuto alcun effetto, secondo le analisi, sull'Enterococcus faecalis, quindi, se è nuovamente lui poichè non è stato evidentemente debellato, che senso ha che io lo prenda aspettando di peggiorare?
Grazie per l'attenzione.
A metà ottobre, per sintomi molto meno fastidiosi (un senso di gonfiore alla vescica e un leggero fastidio ad urinare) il mio medico curante mi aveva prescritto l'esame delle urine, dal quale è risultato che ero affetto da Enterococcus faecalis con conta batterica di 100.000 u.f.c./ml. Mi è stata prescirtta, anche in relazione all'Antibiogramma allegato, la Nitrofurantoina per 15 gg.
Tornando alla situazione attuale, ieri sera ho trovato in casa due scatole di Ciproxin 500, ho chiamato la guardia medica, che mi ha consigliato di prenderlo ogni 12 ore, e fin'ora ne ho prese due compresse, alle 19 e alle 7 di stamattina. Inoltre ho bevuto molto prendendo anche parecchio infuso di malva, e quando sono andato a dormire stavo decisamente meglio.
Stamattina la situazione pareva la stessa, ma verso le 12:00 ho cominciato a peggiorare, non riesco a trattenere l'urina ed il bruciore è diventeto più forte. Inoltre hanno cominciato a farmi male i reni e mi è venuta la febbre (37.8 esterna misurata mezz'ora fa). Ho chiamato la guardia medica che mi ha detto di continuare con il Ciproxin e di prendere paracetamolo dopo i pasti. In ogni caso se la febbre fosse salita oltre i 39 gradi o il dolore ai reni fosse divenuto insopportabile mi hanno consigliato di andare in ospedale.
Ora vi chiedo: mi conviene aspettare e continuare questa cura o forse è meglio che io vada direttamente in ospedale? La cosa che non mi è per nulla piaciuta della telefonata con la guardia medica è stata la constatazione che l'infezione era "salita" ai reni...
So che il Ciproxin, a detta del mio medico curante, non avrebbe avuto alcun effetto, secondo le analisi, sull'Enterococcus faecalis, quindi, se è nuovamente lui poichè non è stato evidentemente debellato, che senso ha che io lo prenda aspettando di peggiorare?
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile Signore,
non è pensabile che due sole compresse di antibiotico possano risolvere la situazione, pertanto è ovviamente opportuno proseguire, invogliati dal fatto che un certo vantaggio iniziale c'è comunque stato. Non avendo ripeturo l'urocoltura, l'approccio è questa volta empirico, ma si presume che questo tipo di antibiotico possa eesere efficace su una prostatite non particolarmente intensa. Il rialzo della temperatura che potrebbe preoccupare è quello a 39 *C ed oltre. Tutto sommato le consigliamo per ora di proseguire con la cura che le è stata indicata, associando magari qualche integratore per l'intestino (da dove provengono molto probabilmente i batteri che causano questa infezione). Beva molta acqua.
Saluti
non è pensabile che due sole compresse di antibiotico possano risolvere la situazione, pertanto è ovviamente opportuno proseguire, invogliati dal fatto che un certo vantaggio iniziale c'è comunque stato. Non avendo ripeturo l'urocoltura, l'approccio è questa volta empirico, ma si presume che questo tipo di antibiotico possa eesere efficace su una prostatite non particolarmente intensa. Il rialzo della temperatura che potrebbe preoccupare è quello a 39 *C ed oltre. Tutto sommato le consigliamo per ora di proseguire con la cura che le è stata indicata, associando magari qualche integratore per l'intestino (da dove provengono molto probabilmente i batteri che causano questa infezione). Beva molta acqua.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Ho passato la notte urinando frequentemente e con parecchio fastidio. Il bruciore ora è passato ma ho un senso di dolore e di "strozzatura", devo spingere parecchio per urinare e devo farlo in due tempi, non riesco a svuotare la vescica in una volta sola.
Stanotte avevo 38,8 esterna, alle 7 ho preso l'antibiotico e 500 mg di paracetamolo, poi è venuto a visitarmi a domicilio il mio medico curante che mi ha prescritto esame delle urine ed ecografia, dicendomi però che prima di prendere qualsiasi altra cosa dovevo finire il cilco di 2 scatole di Ciproxin per evitare di sviluppare delle resistenze. La febbre ora è quasi sparita, fatico sempre molto ad urinare ma il mal di schiena ora è lieve, sopratutto nella parte destra.
Potrei fare l'ecografia ma il medico mi ha detto che dovendo pbere molto prima dell'esame nelle mie attuali condizioni sarebbe molto fastidioso. La cosa che il medico ha ritenuto strana è che questo episodio si è scatenato improvvisamente (ho cominciato, senza aver nessun sintomo prima, ad avere bruciore sabato pomeriggio ed il bruciore è aumentato parecchio fino a quando ho cominciato a prendere il Ciproxin) e che le mie urine, nonostante tutto, sono chiare, quasi trasparenti.
una cosa che ho fatto notare al mio medico e che ho pensato solo stamattina è che da ormai parecchio tempo quando urino non ho un "getto" con una certa pressione, ma l'urina "cola giù" come da un rubinetto, e questo ormai da un paio di anni.
Vedrò cosa diranno gli esami, grazie della risposta!
Stanotte avevo 38,8 esterna, alle 7 ho preso l'antibiotico e 500 mg di paracetamolo, poi è venuto a visitarmi a domicilio il mio medico curante che mi ha prescritto esame delle urine ed ecografia, dicendomi però che prima di prendere qualsiasi altra cosa dovevo finire il cilco di 2 scatole di Ciproxin per evitare di sviluppare delle resistenze. La febbre ora è quasi sparita, fatico sempre molto ad urinare ma il mal di schiena ora è lieve, sopratutto nella parte destra.
Potrei fare l'ecografia ma il medico mi ha detto che dovendo pbere molto prima dell'esame nelle mie attuali condizioni sarebbe molto fastidioso. La cosa che il medico ha ritenuto strana è che questo episodio si è scatenato improvvisamente (ho cominciato, senza aver nessun sintomo prima, ad avere bruciore sabato pomeriggio ed il bruciore è aumentato parecchio fino a quando ho cominciato a prendere il Ciproxin) e che le mie urine, nonostante tutto, sono chiare, quasi trasparenti.
una cosa che ho fatto notare al mio medico e che ho pensato solo stamattina è che da ormai parecchio tempo quando urino non ho un "getto" con una certa pressione, ma l'urina "cola giù" come da un rubinetto, e questo ormai da un paio di anni.
Vedrò cosa diranno gli esami, grazie della risposta!
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Certamente alla sua età non è accettabile che il flusso urinario sia ridotto in modo così significativo, questo probabilmente è alla base della fase acuta che lei sta attraversando in questo periodo. Per il momento, obiettivamente non vi è altro da fare che completare la terapia antibiotica empirica. Nel frattempo, senz'altro è il caso di programmare l'ecografia per essere sicuri di poterla effettuare entro 2-3 settimane. Per l'esame delle urine e l'urocoltura sarà opportuno invece attendere una settimana almeno dalla fine della cura. Con gli esiti di questi esami, sarà indispensabile sottoporsi alla visita di un nostro Collega specialista in urologia che possa fare la necessaria chiarezza sulla situazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 21/12/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.