Carcinoma uroteliale della vescica
Buongiorno. Vi scrivo in quanto mio padre é stato operato 20 giorni fa (TURV). L'esame istologico fatto a seguito di questo intervento presenta la seguente diagnosi: carcinoma uroteliale scarsamente differenziato infiltrante la tonaca muscolare. SNOMED: T-74000 M 81203. Nelle notizie cliniche rilevate sull'istologico leggo inoltre "Neoformazione solida di cm 4 circa parete latero-superiore destra della vescica. Neoplasia infiltrante?
Il dottore che lo ha in cura ha fissato una TAC ed una quasi sicura sportazione della vescica con conseguente deviazione urinaria.
Esistono altre terapie o tipologie di intervento che consentano di conservare l'organo e consentire una qualità di vita accettabile (ad es: asportazioni parziali della parete vescicale), vista anche l'età avanzata del soggetto (78 anni) e le sue buone condizioni di salute (autonomo, nessuna patologia cardiaca o di altro tipo...). Vi ringrazio per la vostra cortese risposta.
Il dottore che lo ha in cura ha fissato una TAC ed una quasi sicura sportazione della vescica con conseguente deviazione urinaria.
Esistono altre terapie o tipologie di intervento che consentano di conservare l'organo e consentire una qualità di vita accettabile (ad es: asportazioni parziali della parete vescicale), vista anche l'età avanzata del soggetto (78 anni) e le sue buone condizioni di salute (autonomo, nessuna patologia cardiaca o di altro tipo...). Vi ringrazio per la vostra cortese risposta.
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Credo che la cistectomia radicale sia il trattamento più indicato per suo padre proprio in ragione delle buone condizioni generali . Altri trattamenti sono palliativi è scarsamente risolutivi . Distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
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caro lettore,
l' atteggiamento da seguire in merito alla situazione di suo padre a 78 anni rispetto alla ipotesi di rimuovere la vescica e creare una derivazione urinaria esterna ( il classico "sacchetto") o l'ipotesi di gestire endoscopicamente tale neoplasia vescicale fin quando sia possibile dipende dalle condizioni generali di suo padre, dalla sua accettabilità delle proposte fatte (consenso informato).
In tutte e due le ipotesi non esiste certezza di eliminare completamente la neoplasia. e quindi possibilità di terapie complementari
Va tenuto presente che un maschio di 78 anni potrebbe vivere in maniera assolutamente accettabile anche con la derivazione esterna.
parlatene con attenzione
cari saluti
l' atteggiamento da seguire in merito alla situazione di suo padre a 78 anni rispetto alla ipotesi di rimuovere la vescica e creare una derivazione urinaria esterna ( il classico "sacchetto") o l'ipotesi di gestire endoscopicamente tale neoplasia vescicale fin quando sia possibile dipende dalle condizioni generali di suo padre, dalla sua accettabilità delle proposte fatte (consenso informato).
In tutte e due le ipotesi non esiste certezza di eliminare completamente la neoplasia. e quindi possibilità di terapie complementari
Va tenuto presente che un maschio di 78 anni potrebbe vivere in maniera assolutamente accettabile anche con la derivazione esterna.
parlatene con attenzione
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.6k visite dal 11/12/2014.
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