Uretra,disfunzioni legate alla minzione
Buonasera , mi chiamo Luca ho 24anni. Un ragazzo normalissimo con nessun problema relazionale e nessun particolare complesso . Ho solo avuto un rapporto evolutivo col mio essere uomo forse da autodidatta . E questo cRedo abbia portato sVantaggi ma anche tantissimi vantaggi.
Vorrei avere dei pareri in merito a quello che sto notando in questi giorni.
ho notato che è aumentata la frequenza con cui sento il bisogno di fare la pipì e a volte soprattutto di notte scopro con dispiacere che il flusso e la quantità di pipì e sproporzionata rispetto alla necessità di doverla espellere.
Secondo me questo è dovuto ad alcune pratiche e abitudini che ho assunto da qui a 10 anni circa .
da tempo,da quando sono ragazzino ho sempre una sorta di mania o di eccessiva attenzione nel dover/voler espellere completamente tutta la pipì,fino all ultima goccia.come se avessi la sensazione che la pipì rimanesse nel uretra ,all'intero ,sotto il corpo del pene .Non mi bastava(e non mi basta) sgocciolare,dovevo aiutarmi con il movimento dei muscoli perineale e dopo spingere anche un con la vescica per eliminare tracce di pipì,inoltre agevolare la "pulizia dell uretra" con le dita mentre lo reggevo ,immaginando una sorta di "idrante".
Ho fatto così semplicemente perché mi veniva naturale e ho continuato a farlo perché credevo fosse normale,non so se lo sia (in fondo il concetto stesso di di normale è molto relativo).
Nessuno mi ha mai insegnato a permettere al mio corpo di fare la pipì.e questo non mi ha mai dato particolari problemi.
Dunque è passato del tempo e ad oggi credo,ma non sono sicuro(ed è per questo che scrivo),di avere qualche tipo di problemino alla prostata oppure al canale uretrale.
C è però da fare qualche precisazione che secondo me è può essere collegata al problema :
- Ho sempre amato la masturbazione,nonostante nella mia vita abbia quasi costantemente avuto soddisfacenti e assolutamente normali relazioni con varie ragazze.E mi piace così tanto che ho imparato a godere così tanto da venire tante ,tante volte(parlo anche di 10 orgasmi uno dopo l'altro ,a volte multipli).riesco a gestire e a sentire così bene il membro che stimolandolo manualmente raggiungo un piacere che mai,nessuna ragazza potrebbe farmi provare. Riuscirei a venire in pochi secondi una volta aver raggiunto l'erezione ,ma avrei un orgasmo molto poco soddisfacente (che rasenta quasi il bruciore/fastidio nell uretra e la zona perineale ) con secrezione di sperma denso e concentrato . Col tempo sono riuscito a far durare la masturbazione anche ore con guadagni assoluti in termini di godimento.è difficile da spiegare ma gran parte del godimento è dovuto ad un interfacciarsi costante con ...io credo, il perineo(o cmq qualcosa collegato all'uretra).Arrivo ad un attimo prima dell eiaculazione,mi fermo e riprendo con intensità variabile. E così prima che mi faccia male ,dopo il primo orgasmo che precede la fuoriuscita violenta di sperma con una maggiore liquidità [la liquidità e la densità dipendono dal tempo e dagli stimoli che ho voluto darmi ]ne arriva un secondo tendenzialmente più bello del primo ,e poi un terzo,un quarto....non ricordo a quanti sono arrivato ma son parecchi,ravvicinati..che interrompo quasi volontariamente per stanchezza fisica o dolore x l'eccessivo "utilizzo ". Ho imparato col tempo (a discapito dei miei primi rapporti )a gestire una tendenziale eiaculazione preoce (dovuta soprattuto alla forte emotività)praticando la masturbazione in un modo che portasse beneficio al mio stato psicofisico e contemporaneamente a soddisfare le mie partner raggiungendo degli standard di durata anche sopra la media.
Un problema secondario però è che nonostante il sesso con le ragazze rispetti certi standard di durata e prestazione (che sicuramente aiutano la mia autostima)d'altra parte godo molto,molto meno rispetto alla masturbazione . Però duro di più,ho un erezione più regolare ,il pene è tonico e in buona salute,MA non godo come quando mi masturbo nè prima ,nè durante l eiaculazione che spesso è seguita da fastidio ed eccessiva sensibilità.
Inoltre la sensazione che ho con la pipì ce l'ho anche col liquido seminale ,che a volte esce in filamenti soprattutto dopo aver ritardato tanto l'orgasmo,risultando quasi più difficile da espellere e necessita di una spinta in più (questo soprattutto durante la masturbazione)per far uscire tutte le gocce di liquido dal pene. Ho l'abitudine di spingere manualmente il liquido massaggiando con le dita dall'esterno.
Questo mi fa pensare a qualcosa che otturi il canale.
Un altro elemento da considerare è questo :
sono tendenzialmente molto pigro ed è capitato spesso che soprattutto a letto (ma anche in altre situazioni)abbia messo a dura prova la mia vescica ,tranquillizzato della mia reale capacità di saper trattenere la pipì.
ho notato che solo da tempi relativamente recenti questo modo palesemente erroneo di fare sta dando problemi. A volte infatti capita di avere difficoltà a urinare,raro e lieve bruciore alla punta del pene(ma forse quello può dipendere dall alimentaZione)minzione intermittente.ultimamente sta aumentando la quando capita di notte nel letto sento anche un lieve dolore alla schiena (reni?)che va via appena faccio una lunga pipì.
Terzo punto Ho una strana sensibilità al glande.se lo tocco mi fa quasi male ma quando mi praticano sesso orale la sensibilità diminuisce e ci metto ore per venire (anche la migliore fellatio del mondo non arriverebbe con assoluta probabilità a farmi godere come quando mi masturbo per bene).
In poche parole le donne non si accorgono di nulla ma io non mi sento mai soddisfatto come quando mi masturbo.
Mi scuso per l'eccessiva prolissità ,spero in qualche consiglio costruttivo ,completo e intelligente .
Grazie a tutti
Vorrei avere dei pareri in merito a quello che sto notando in questi giorni.
ho notato che è aumentata la frequenza con cui sento il bisogno di fare la pipì e a volte soprattutto di notte scopro con dispiacere che il flusso e la quantità di pipì e sproporzionata rispetto alla necessità di doverla espellere.
Secondo me questo è dovuto ad alcune pratiche e abitudini che ho assunto da qui a 10 anni circa .
da tempo,da quando sono ragazzino ho sempre una sorta di mania o di eccessiva attenzione nel dover/voler espellere completamente tutta la pipì,fino all ultima goccia.come se avessi la sensazione che la pipì rimanesse nel uretra ,all'intero ,sotto il corpo del pene .Non mi bastava(e non mi basta) sgocciolare,dovevo aiutarmi con il movimento dei muscoli perineale e dopo spingere anche un con la vescica per eliminare tracce di pipì,inoltre agevolare la "pulizia dell uretra" con le dita mentre lo reggevo ,immaginando una sorta di "idrante".
Ho fatto così semplicemente perché mi veniva naturale e ho continuato a farlo perché credevo fosse normale,non so se lo sia (in fondo il concetto stesso di di normale è molto relativo).
Nessuno mi ha mai insegnato a permettere al mio corpo di fare la pipì.e questo non mi ha mai dato particolari problemi.
Dunque è passato del tempo e ad oggi credo,ma non sono sicuro(ed è per questo che scrivo),di avere qualche tipo di problemino alla prostata oppure al canale uretrale.
C è però da fare qualche precisazione che secondo me è può essere collegata al problema :
- Ho sempre amato la masturbazione,nonostante nella mia vita abbia quasi costantemente avuto soddisfacenti e assolutamente normali relazioni con varie ragazze.E mi piace così tanto che ho imparato a godere così tanto da venire tante ,tante volte(parlo anche di 10 orgasmi uno dopo l'altro ,a volte multipli).riesco a gestire e a sentire così bene il membro che stimolandolo manualmente raggiungo un piacere che mai,nessuna ragazza potrebbe farmi provare. Riuscirei a venire in pochi secondi una volta aver raggiunto l'erezione ,ma avrei un orgasmo molto poco soddisfacente (che rasenta quasi il bruciore/fastidio nell uretra e la zona perineale ) con secrezione di sperma denso e concentrato . Col tempo sono riuscito a far durare la masturbazione anche ore con guadagni assoluti in termini di godimento.è difficile da spiegare ma gran parte del godimento è dovuto ad un interfacciarsi costante con ...io credo, il perineo(o cmq qualcosa collegato all'uretra).Arrivo ad un attimo prima dell eiaculazione,mi fermo e riprendo con intensità variabile. E così prima che mi faccia male ,dopo il primo orgasmo che precede la fuoriuscita violenta di sperma con una maggiore liquidità [la liquidità e la densità dipendono dal tempo e dagli stimoli che ho voluto darmi ]ne arriva un secondo tendenzialmente più bello del primo ,e poi un terzo,un quarto....non ricordo a quanti sono arrivato ma son parecchi,ravvicinati..che interrompo quasi volontariamente per stanchezza fisica o dolore x l'eccessivo "utilizzo ". Ho imparato col tempo (a discapito dei miei primi rapporti )a gestire una tendenziale eiaculazione preoce (dovuta soprattuto alla forte emotività)praticando la masturbazione in un modo che portasse beneficio al mio stato psicofisico e contemporaneamente a soddisfare le mie partner raggiungendo degli standard di durata anche sopra la media.
Un problema secondario però è che nonostante il sesso con le ragazze rispetti certi standard di durata e prestazione (che sicuramente aiutano la mia autostima)d'altra parte godo molto,molto meno rispetto alla masturbazione . Però duro di più,ho un erezione più regolare ,il pene è tonico e in buona salute,MA non godo come quando mi masturbo nè prima ,nè durante l eiaculazione che spesso è seguita da fastidio ed eccessiva sensibilità.
Inoltre la sensazione che ho con la pipì ce l'ho anche col liquido seminale ,che a volte esce in filamenti soprattutto dopo aver ritardato tanto l'orgasmo,risultando quasi più difficile da espellere e necessita di una spinta in più (questo soprattutto durante la masturbazione)per far uscire tutte le gocce di liquido dal pene. Ho l'abitudine di spingere manualmente il liquido massaggiando con le dita dall'esterno.
Questo mi fa pensare a qualcosa che otturi il canale.
Un altro elemento da considerare è questo :
sono tendenzialmente molto pigro ed è capitato spesso che soprattutto a letto (ma anche in altre situazioni)abbia messo a dura prova la mia vescica ,tranquillizzato della mia reale capacità di saper trattenere la pipì.
ho notato che solo da tempi relativamente recenti questo modo palesemente erroneo di fare sta dando problemi. A volte infatti capita di avere difficoltà a urinare,raro e lieve bruciore alla punta del pene(ma forse quello può dipendere dall alimentaZione)minzione intermittente.ultimamente sta aumentando la quando capita di notte nel letto sento anche un lieve dolore alla schiena (reni?)che va via appena faccio una lunga pipì.
Terzo punto Ho una strana sensibilità al glande.se lo tocco mi fa quasi male ma quando mi praticano sesso orale la sensibilità diminuisce e ci metto ore per venire (anche la migliore fellatio del mondo non arriverebbe con assoluta probabilità a farmi godere come quando mi masturbo per bene).
In poche parole le donne non si accorgono di nulla ma io non mi sento mai soddisfatto come quando mi masturbo.
Mi scuso per l'eccessiva prolissità ,spero in qualche consiglio costruttivo ,completo e intelligente .
Grazie a tutti
[#1]
Caro signore non ritengo la sua una vera "problematica" appunto si tratta di una sorta di adattamento. CIascuno di noi ha delle esigenze che con l'abitudine diventano più o meno normali. E' chiaro che se queste abitudini vanno a cozzare con la vita alterando gli equilibrio sonno-veglia, dinamico-relazionali e sociali allora il tutto può essere inquadrato come un disturbo e molto spesso bisogna gestirlo col supporto dello psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
< da tempo,da quando sono ragazzino ho sempre una sorta di mania o di eccessiva attenzione nel dover/voler espellere completamente tutta la pipì,fino all ultima goccia.come se avessi la sensazione che la pipì rimanesse nel uretra ,all'intero ,sotto il corpo del pene .
Non mi bastava(e non mi basta) sgocciolare,dovevo aiutarmi con il movimento dei muscoli perineale e dopo spingere anche un con la vescica per eliminare tracce di pipì,inoltre agevolare la "pulizia dell uretra" con le dita mentre lo reggevo ,immaginando una sorta di "idrante"..>
Questo ed altri elementi del suo racconto, mi permettono di collegarmi al preciso e completo consulto fornito dal Dr. Masala, in quanto si evince che lei presta eccessiva importanza, attenzione e controllo sul suo corpo.
Una forma, per quello che è possibile ipotizzare da questa postazione, di pensiero "ossessivo", atto a controllare ogni minimo "aspetto" del suo corpo.
Per questo motivo, se ritiene opportuno comprendere e gestire meglio questo aspetto anche in relazione al suo vissuto sessuale, la sollecito ad una valutazione presso uno Psicologo /Psicoterapeuta, che possa, in un setting strutturato, ascoltarla ed aiutarla ad individuare eventuali meccanismi sottostanti questi vissuti.
Un caro saluto ed un sereno Natale.
< da tempo,da quando sono ragazzino ho sempre una sorta di mania o di eccessiva attenzione nel dover/voler espellere completamente tutta la pipì,fino all ultima goccia.come se avessi la sensazione che la pipì rimanesse nel uretra ,all'intero ,sotto il corpo del pene .
Non mi bastava(e non mi basta) sgocciolare,dovevo aiutarmi con il movimento dei muscoli perineale e dopo spingere anche un con la vescica per eliminare tracce di pipì,inoltre agevolare la "pulizia dell uretra" con le dita mentre lo reggevo ,immaginando una sorta di "idrante"..>
Questo ed altri elementi del suo racconto, mi permettono di collegarmi al preciso e completo consulto fornito dal Dr. Masala, in quanto si evince che lei presta eccessiva importanza, attenzione e controllo sul suo corpo.
Una forma, per quello che è possibile ipotizzare da questa postazione, di pensiero "ossessivo", atto a controllare ogni minimo "aspetto" del suo corpo.
Per questo motivo, se ritiene opportuno comprendere e gestire meglio questo aspetto anche in relazione al suo vissuto sessuale, la sollecito ad una valutazione presso uno Psicologo /Psicoterapeuta, che possa, in un setting strutturato, ascoltarla ed aiutarla ad individuare eventuali meccanismi sottostanti questi vissuti.
Un caro saluto ed un sereno Natale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 02/12/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.