Intervento Turp oppure no?
Gent.mi Urologi,ho deciso di provare a scrivere su questo sito in quanto mi trovo in una situazione molto complicata.
Mi sono rivolto a diversi urologi, ricevendo diversissimi pareri contrastanti e creando quindi molta confusione in me e tra due giorni avrei dovuto essere operato di TURP,ma ho rinunciato a questo intervento,in quanto l'urologo che avrebbe dovuto operarmi pochi giorni prima dell'intervento mi ha detto che mi operava ma non era convinto dei risultati e addirittura che l'intervento sarebbe stato molto a rischio di una setticemia.
Ho 46 anni e circa 11 anni fà durante una minzione urinai sangue e mi fù trovata una infezione da Clamidia T., da allora è iniziata una vera e propia tortura come se questa infezione non se ne fosse mai andata via.
Ho avuto per questi 11 anni almeno 2-3 episodi per ogni anno,di prostatiti acute,con febbre alta e cistite, il tutto curato con moltissime cure di antibiotici e antinfiammatori.
A maggio del 2013 fui ricoverato per una febbre molto alta, data da una delle solite prostatiti.
Da quel ricovero la situazione è peggiorata ancora, in quanto riesco a tenere a bada le prostatiti,con febbre alta,solo con cura continua di antibiotico.
A gennaio di quest'anno ho effettuato due ecografie transrettali dalle quali si è rivelato questo nella prima"prostata aumentata di volume x2 ad ecostruttura diffusamente disomogenea con diametri rispettivamente di 27x45x30cm,presenza di numerosi foci di sclerosi calcifica periadenomatosa ed intradenomatosa,all'ecocolordoppler presenza di segnale colore ampiamente diffuso a tutta la ghiandola prostatica" questo il risultato della seconda"vescica scarsamente distesa.Note di fibromatosi del lobo medio e calcificazioni periuretrali diffuse.Nei tessuti molli perighiandolari a livello dell'apice prostatico,sul versante destro,si rileva area di alterazione ecostrutturale tubulariforme a carattere ipo-anecogeno con minimi segnali di flusso vascolare periferico,di non univoca interpretazione(strutture vascolari parzialmente trombizzate?aree di flogosi perighiandolare?).
Successivamente ho eseguito una risonanza magnetica con contrasto col seguente referto"Prostata di dimensioni aumentate(diametro trasv. circa 5cm) a densità disomogenea in assenza di ascessualizzazione.Asimentria del plesso venoso periprostatico(dx>sin)A destra,dopo mdc,si apprezza piccola immagine tubuliforme ipointensa in tutte le sequenze compatibile con ectasia vascolare priva di flusso(gavacciolo venoso trombizzato.
Fatti questi esami eseguo anche un Test di Stamey e dopo massaggio prostatico mi viene trovata ceppo ESBL+ germe sentinella.
A questo punto l'urologo mi dice che,visto queste infezioni continue e calcificazioni nella prostata,decide di effettuare una TURP,anche perchè il mio getto è debole.
A questo punto, chiedo cortesemente il Vostro aiuto in quanto stò prendendo antibiotico da 11 mesi, ho provato alcune volte a smettere e cado subito in febbri altissime e cistiti e non sò più cosa fare.
grazie
Mi sono rivolto a diversi urologi, ricevendo diversissimi pareri contrastanti e creando quindi molta confusione in me e tra due giorni avrei dovuto essere operato di TURP,ma ho rinunciato a questo intervento,in quanto l'urologo che avrebbe dovuto operarmi pochi giorni prima dell'intervento mi ha detto che mi operava ma non era convinto dei risultati e addirittura che l'intervento sarebbe stato molto a rischio di una setticemia.
Ho 46 anni e circa 11 anni fà durante una minzione urinai sangue e mi fù trovata una infezione da Clamidia T., da allora è iniziata una vera e propia tortura come se questa infezione non se ne fosse mai andata via.
Ho avuto per questi 11 anni almeno 2-3 episodi per ogni anno,di prostatiti acute,con febbre alta e cistite, il tutto curato con moltissime cure di antibiotici e antinfiammatori.
A maggio del 2013 fui ricoverato per una febbre molto alta, data da una delle solite prostatiti.
Da quel ricovero la situazione è peggiorata ancora, in quanto riesco a tenere a bada le prostatiti,con febbre alta,solo con cura continua di antibiotico.
A gennaio di quest'anno ho effettuato due ecografie transrettali dalle quali si è rivelato questo nella prima"prostata aumentata di volume x2 ad ecostruttura diffusamente disomogenea con diametri rispettivamente di 27x45x30cm,presenza di numerosi foci di sclerosi calcifica periadenomatosa ed intradenomatosa,all'ecocolordoppler presenza di segnale colore ampiamente diffuso a tutta la ghiandola prostatica" questo il risultato della seconda"vescica scarsamente distesa.Note di fibromatosi del lobo medio e calcificazioni periuretrali diffuse.Nei tessuti molli perighiandolari a livello dell'apice prostatico,sul versante destro,si rileva area di alterazione ecostrutturale tubulariforme a carattere ipo-anecogeno con minimi segnali di flusso vascolare periferico,di non univoca interpretazione(strutture vascolari parzialmente trombizzate?aree di flogosi perighiandolare?).
Successivamente ho eseguito una risonanza magnetica con contrasto col seguente referto"Prostata di dimensioni aumentate(diametro trasv. circa 5cm) a densità disomogenea in assenza di ascessualizzazione.Asimentria del plesso venoso periprostatico(dx>sin)A destra,dopo mdc,si apprezza piccola immagine tubuliforme ipointensa in tutte le sequenze compatibile con ectasia vascolare priva di flusso(gavacciolo venoso trombizzato.
Fatti questi esami eseguo anche un Test di Stamey e dopo massaggio prostatico mi viene trovata ceppo ESBL+ germe sentinella.
A questo punto l'urologo mi dice che,visto queste infezioni continue e calcificazioni nella prostata,decide di effettuare una TURP,anche perchè il mio getto è debole.
A questo punto, chiedo cortesemente il Vostro aiuto in quanto stò prendendo antibiotico da 11 mesi, ho provato alcune volte a smettere e cado subito in febbri altissime e cistiti e non sò più cosa fare.
grazie
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Gentile Signore,
eseguire un intervento endoscopico sulla prostata alla sua relativamente giovane età deve essere ovviamente valutato con molta attenzione. Nel suo caso specifico ci troveremmo comunque in accordo sul fatto che eliminando materialmente una buona parte del tessuto prostatico con la resezione si dovrebbero ridurre i focolai di infezione cronica. Sui rischi intrinseci dell'intervento non saremmo così pessimisti, ci pare che lei abbia assunto già abbondante terapia antibiotica ed altra gliene verrebbe praticata durante l'intervento stesso. Eseguendo l'intervento con una delle moderne tecniche che utilizzano il laser il rischio di disseminazione batterica sarebbe ulteriormente ridotto.
Saluti
eseguire un intervento endoscopico sulla prostata alla sua relativamente giovane età deve essere ovviamente valutato con molta attenzione. Nel suo caso specifico ci troveremmo comunque in accordo sul fatto che eliminando materialmente una buona parte del tessuto prostatico con la resezione si dovrebbero ridurre i focolai di infezione cronica. Sui rischi intrinseci dell'intervento non saremmo così pessimisti, ci pare che lei abbia assunto già abbondante terapia antibiotica ed altra gliene verrebbe praticata durante l'intervento stesso. Eseguendo l'intervento con una delle moderne tecniche che utilizzano il laser il rischio di disseminazione batterica sarebbe ulteriormente ridotto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve Dott.Piana,
innanzitutto La ringrazio veramente per la risposta veloce.
Ne approfitto per farLe alcune domande sperando di non essere troppo invadente, però essenziali per la mia decisione sofferta sulla TURP.
A) Vorrei chiederLe se fosse meglio eseguire prima un esame per vedere perfettamente la situazione delll'uretra oppure la si può vedere nella risonanza magnetica, in caso di risposta positiva qual'è l'esame più valido?
B) Mi trovo molto d'accordo con Lei sulla resezione di buona parte del tessuto prostatico, in questo il mio urologo è stato poco convincente, proponendomi di togliere solo l'adenoma sperando che i focolai siano dentro questa porzione di prostata, Lei se non ho capito male, cercherebbe di togliere più prostata possibile sbaglio?
C) Secondo Lei con questo intervento,c'è una buona percentuale che almeno possa togliermi, dopo 11 anni queste continue prostatiti con febbre alta e cistite e possa smettere di ingerire quintali di antibiotico?
D) Questa domanda in parte mi ha già risposto, in quanto volevo chiedere se il laser è meglio della turp con normale resettore, il laser sarebbe il green? E' questo il migliore?
La ringrazio veramente di Cuore per le Sue risposte, guardi sembra strano che dopo tanti consulti da urologi in studio, ora attraverso questo sito, Lei mi abbia fatto in poche righe già più luce sulla situazione, sopratutto perchè molti urologi non hanno voluto nemmeno parlare di un intervento, senza spiegarmi però come posso risolvere la situazione della febbre senza prendere antibiotico.
Grazie Dott. Piana e mi scusi se avessi approfittato della Sua disponibilità ma per me è importante.
Saluti
innanzitutto La ringrazio veramente per la risposta veloce.
Ne approfitto per farLe alcune domande sperando di non essere troppo invadente, però essenziali per la mia decisione sofferta sulla TURP.
A) Vorrei chiederLe se fosse meglio eseguire prima un esame per vedere perfettamente la situazione delll'uretra oppure la si può vedere nella risonanza magnetica, in caso di risposta positiva qual'è l'esame più valido?
B) Mi trovo molto d'accordo con Lei sulla resezione di buona parte del tessuto prostatico, in questo il mio urologo è stato poco convincente, proponendomi di togliere solo l'adenoma sperando che i focolai siano dentro questa porzione di prostata, Lei se non ho capito male, cercherebbe di togliere più prostata possibile sbaglio?
C) Secondo Lei con questo intervento,c'è una buona percentuale che almeno possa togliermi, dopo 11 anni queste continue prostatiti con febbre alta e cistite e possa smettere di ingerire quintali di antibiotico?
D) Questa domanda in parte mi ha già risposto, in quanto volevo chiedere se il laser è meglio della turp con normale resettore, il laser sarebbe il green? E' questo il migliore?
La ringrazio veramente di Cuore per le Sue risposte, guardi sembra strano che dopo tanti consulti da urologi in studio, ora attraverso questo sito, Lei mi abbia fatto in poche righe già più luce sulla situazione, sopratutto perchè molti urologi non hanno voluto nemmeno parlare di un intervento, senza spiegarmi però come posso risolvere la situazione della febbre senza prendere antibiotico.
Grazie Dott. Piana e mi scusi se avessi approfittato della Sua disponibilità ma per me è importante.
Saluti
[#3]
A) La migliore valutazione dell'uretera è senz'altro quella endoscopica.
B) Nella sua prostata certamente almeno l'80% del tessuto è costituito dall'adenoma, la resezione interessa praticamente solo questa parte, ancorché non vi siano dei limiti netti tra adenoma e capsula prostatica.
C) Diremmo proprio di sì, d'altronde non vediamo altre possibili soluzioni.
D) L'efficacia delle tecniche laser è tutto sommato sovrapponibile.
B) Nella sua prostata certamente almeno l'80% del tessuto è costituito dall'adenoma, la resezione interessa praticamente solo questa parte, ancorché non vi siano dei limiti netti tra adenoma e capsula prostatica.
C) Diremmo proprio di sì, d'altronde non vediamo altre possibili soluzioni.
D) L'efficacia delle tecniche laser è tutto sommato sovrapponibile.
[#4]
Utente
Gent.mo Dott. Piana,
La ringrazio molto per i chiarimenti che mi hanno dato sicurezza.
Le vorrei chiedere solo un'ultimo parere, Lei valuterebbe che io seguissi questo percorso da Lei, oppure potrei fidarmi, essendo di Ravenna, di qualche struttura in Emilia Romagna, che Lei sappia molto valida per questo tipo di intervento.
Grazie ancora del Suo efficacissimo consulto.
Saluti
La ringrazio molto per i chiarimenti che mi hanno dato sicurezza.
Le vorrei chiedere solo un'ultimo parere, Lei valuterebbe che io seguissi questo percorso da Lei, oppure potrei fidarmi, essendo di Ravenna, di qualche struttura in Emilia Romagna, che Lei sappia molto valida per questo tipo di intervento.
Grazie ancora del Suo efficacissimo consulto.
Saluti
[#6]
Utente
Salve,
finalmente nella mia zona (Ravenna) l'ospedale si è munito del laser green per effettuare Turp.
Mi sono recato da un urologo dell'equipe' e si è dimostrato disponibile ad effettuare questo tipo di intervento.
Talmente disponibile che ora mi sorgono dei dubbi....ammetto che io sia molto restio ad eseguire interventi, quindi ci penso molto prima di farlo.
La situazione della mia prostata è descritta nel mio primo post in alto e qualche dubbio mi è venuto quando il dottore mi ha detto che le mie calcificazioni non è detto che vengano eliminate tramite questa turp....e invece questo era il mio obbiettivo, visto che sono ormai due anni che prendo antibiotici per evitare febbri alte e cistiti...
Io mi ponevo questa domanda, se viene tolto completamente l'adenoma prostatico, perchè non dovrebbe scomparire anche le calcificazioni? Forse il laser green non permette di fare questo o ci sono altri motivi?
Grazie
finalmente nella mia zona (Ravenna) l'ospedale si è munito del laser green per effettuare Turp.
Mi sono recato da un urologo dell'equipe' e si è dimostrato disponibile ad effettuare questo tipo di intervento.
Talmente disponibile che ora mi sorgono dei dubbi....ammetto che io sia molto restio ad eseguire interventi, quindi ci penso molto prima di farlo.
La situazione della mia prostata è descritta nel mio primo post in alto e qualche dubbio mi è venuto quando il dottore mi ha detto che le mie calcificazioni non è detto che vengano eliminate tramite questa turp....e invece questo era il mio obbiettivo, visto che sono ormai due anni che prendo antibiotici per evitare febbri alte e cistiti...
Io mi ponevo questa domanda, se viene tolto completamente l'adenoma prostatico, perchè non dovrebbe scomparire anche le calcificazioni? Forse il laser green non permette di fare questo o ci sono altri motivi?
Grazie
[#7]
Con il laser KTP (green laser) si effettua una vaporizzazione del tessuto prostatico, quindi non una rimozione o resezione, cui si riferisce la definizione classica TURP (resezione trans-uretrale). Questo comunque poco importa nel suo caso. le calcificazioni si trovano quasi sempre al limite esterno dell'adenoma, tra questo ed il tessuto prostatico. Il trattamento dell'adenoma comporta l'asportazione di una buona parte di queste calcificazioni, ma non è certamente questo l'unico scopo dell'intervento. Porre le indicazioni a un intervento endoscopico alla sua relativamente giovane età deve essere fatto sempre con molta attenzione e discernimento, per i quali è indispensabile il contatto diretto. A distanza non è possibile esprimere giudizi veramente fondati.
[#8]
Utente
Carissimo Dott. P.Piana,
innanzitutto la ringrazio un'altra volta per le Sue preziose risposte.
Purtroppo, causa distanza, non posso mettermi nelle Sue mani e questo mi dispiace, perchè le garantisco che non è facile avere risposte come ottengo da Lei.
Come ha notato, per mia natura, prima di effettuare un intervento ci penso 100 volte, perchè vorrei eseguire quello giusto e sopratutto da mani capaci, pur capendo che non è facile.
Le ho posto la domanda sopra, perchè in effetti l'intervento viene eseguito perchè ho una scarsa minzione, ma molto danno al mio stato di salute, lo creano anche le calcificazioni, ma alla domanda "le calcificazioni verranno in gran parte eliminate?" l'urologo a cui mi dovrei sottoporre all'intervento con il green laser mi ha risposto di no, perchè le calcificazioni secondo lui risiedono nella capsula prostatica.
Quindi Dottore, se ho ben capito dalla Sua risposta, anche con il green laser si possono eliminare queste calcificazioni o sarebbe meglio la resezione?
La ringrazio di Cuore e peccato la nostra distanza.
Cordiali Saluti
Nicola M.
innanzitutto la ringrazio un'altra volta per le Sue preziose risposte.
Purtroppo, causa distanza, non posso mettermi nelle Sue mani e questo mi dispiace, perchè le garantisco che non è facile avere risposte come ottengo da Lei.
Come ha notato, per mia natura, prima di effettuare un intervento ci penso 100 volte, perchè vorrei eseguire quello giusto e sopratutto da mani capaci, pur capendo che non è facile.
Le ho posto la domanda sopra, perchè in effetti l'intervento viene eseguito perchè ho una scarsa minzione, ma molto danno al mio stato di salute, lo creano anche le calcificazioni, ma alla domanda "le calcificazioni verranno in gran parte eliminate?" l'urologo a cui mi dovrei sottoporre all'intervento con il green laser mi ha risposto di no, perchè le calcificazioni secondo lui risiedono nella capsula prostatica.
Quindi Dottore, se ho ben capito dalla Sua risposta, anche con il green laser si possono eliminare queste calcificazioni o sarebbe meglio la resezione?
La ringrazio di Cuore e peccato la nostra distanza.
Cordiali Saluti
Nicola M.
[#9]
Lei è convinto che il suo problema stia solo nelle calcificazioni, noi molto meno ... comunque è vero, la vaporizzazione KTP è mediamente meno approfondita della resezione classica a livello della capsula. Si tolga comunque dalla testa che più calcificazioni si rimuovono e migliore sarà il risultato, perché le assicuriamo che così non è.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.4k visite dal 26/11/2014.
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