Informazioni post intervento
Buonasera Egregi Dottori,
sono un ragazzo di 26 anni che si è sottoposto la settimana scorsa a un intervento di uretroscopia con biopsia di un pezzo di tessuto (edematoso). L'urologo alla dimissione si è limitato a darmi il referto e ora ho alcune domande a cui spero voi possiate dare risposta.
Situazione del mio pene PRIMA dell'esame: pene normoconformato, non lesioni cutanee evidenti, meato ipospadico pervio con piccola area edematosa/bollosa su lato dorsale del meato.
Referto alla dimissione dopo l'intervento effettuato Mercoledì scorso, con anestesia spinale: Il paziente è stato sottoposto a uretroscopia e biopsia adiacente al mue. Si dimette con i seguenti consigli: - terapia idropinica 2 l acqua al die - ciproxin 1000 1 compressa die per 5 gg. Descrizione intervento: Pz con meato uretrale ipospadico al solco balano prepuziale. Diatazione del mue con Egar sinoi al n 8,5. Uretroscopia nella norma. Si esegue biopsia di area irregolare in prossimità del mue. Foley 18 ch.
Il giorno dopo sono stato dimesso. Ora mentre urino non esce più sangue e i dolori sono pressochè scomparsi. Permangono i 5 punti che mi ha detto si staccheranno da soli. La visita di controllo è tra 1 mese.
Le mie domande sono le seguenti:
- Per lavarmi riempo il bidet di acqua fredda e ci diluisco del betadine vaginale, poi scopro il prepuzio e inserisco nell'acqua il pene per circa 30 secondi. Questo mattina e sera. Può bastare? Quando potrò utilizzare del sapone senza sentire dolore?
- Ho provato a mettere del betadine direttamente sul glande ma il giorno dopo ho visto tutta la mucosa del glande screpolatissima, come disitratata, che permane tuttora. Ho fatto male?
- Quanto deve durare l'astinenza dei rapporti e dalla masturbazione?
- Indicativamente dopo quanto si staccano i punti? (sono fili piccolissimi di colore bianco)
- Mi si è formata tra due punti, probabilmente dove han fatto la biopsia, come una bolla di sangue, è normale? Andrà via da sola?
- Se avete ulteriori consigli da darmi sono assolutamente ben accetti.
Mi scuso se ho scritto molto, vi ringrazio per il prezioso servizio che offrite e porgo cordiali saluti,
M.
sono un ragazzo di 26 anni che si è sottoposto la settimana scorsa a un intervento di uretroscopia con biopsia di un pezzo di tessuto (edematoso). L'urologo alla dimissione si è limitato a darmi il referto e ora ho alcune domande a cui spero voi possiate dare risposta.
Situazione del mio pene PRIMA dell'esame: pene normoconformato, non lesioni cutanee evidenti, meato ipospadico pervio con piccola area edematosa/bollosa su lato dorsale del meato.
Referto alla dimissione dopo l'intervento effettuato Mercoledì scorso, con anestesia spinale: Il paziente è stato sottoposto a uretroscopia e biopsia adiacente al mue. Si dimette con i seguenti consigli: - terapia idropinica 2 l acqua al die - ciproxin 1000 1 compressa die per 5 gg. Descrizione intervento: Pz con meato uretrale ipospadico al solco balano prepuziale. Diatazione del mue con Egar sinoi al n 8,5. Uretroscopia nella norma. Si esegue biopsia di area irregolare in prossimità del mue. Foley 18 ch.
Il giorno dopo sono stato dimesso. Ora mentre urino non esce più sangue e i dolori sono pressochè scomparsi. Permangono i 5 punti che mi ha detto si staccheranno da soli. La visita di controllo è tra 1 mese.
Le mie domande sono le seguenti:
- Per lavarmi riempo il bidet di acqua fredda e ci diluisco del betadine vaginale, poi scopro il prepuzio e inserisco nell'acqua il pene per circa 30 secondi. Questo mattina e sera. Può bastare? Quando potrò utilizzare del sapone senza sentire dolore?
- Ho provato a mettere del betadine direttamente sul glande ma il giorno dopo ho visto tutta la mucosa del glande screpolatissima, come disitratata, che permane tuttora. Ho fatto male?
- Quanto deve durare l'astinenza dei rapporti e dalla masturbazione?
- Indicativamente dopo quanto si staccano i punti? (sono fili piccolissimi di colore bianco)
- Mi si è formata tra due punti, probabilmente dove han fatto la biopsia, come una bolla di sangue, è normale? Andrà via da sola?
- Se avete ulteriori consigli da darmi sono assolutamente ben accetti.
Mi scuso se ho scritto molto, vi ringrazio per il prezioso servizio che offrite e porgo cordiali saluti,
M.
[#1]
Gentile Giovanotto,
in linea di massima non sono necessarie attenzioni particolari , oltre ad una buona igiene locale. Diremmo che le modalità che descrive sono più che accettabili. Per "ridare fuoco alle polveri" diremmo di attendere la caduta dei punti e la stabilizzazione della cicatrice (2-3 settimane). I punti di solito cadono appunto dopo 2-3 settimane, Qualche cauta frizione locale durante il lavaggio può accelerarne il distacco. In conclusione, non passi troppo tempo ad osservarsi, che non è il caso. Ci faccia sapere il risultato dell'esame istologico, se lo desidera.
Saluti
in linea di massima non sono necessarie attenzioni particolari , oltre ad una buona igiene locale. Diremmo che le modalità che descrive sono più che accettabili. Per "ridare fuoco alle polveri" diremmo di attendere la caduta dei punti e la stabilizzazione della cicatrice (2-3 settimane). I punti di solito cadono appunto dopo 2-3 settimane, Qualche cauta frizione locale durante il lavaggio può accelerarne il distacco. In conclusione, non passi troppo tempo ad osservarsi, che non è il caso. Ci faccia sapere il risultato dell'esame istologico, se lo desidera.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor. Piana,
la ringrazio per la rassicurante risposta che ha avuto cura di darmi.
La aggiorno sulla mia situazione:
permane ancora qualche punto mentre altri sono già stati riassorbiti, il mio pene è tornato normale, quando meno da un punto di vista osservativo, e i dolori sono pressoché spariti.
E' però insorto un problema!!
Al termine della cura antibiotica (Ciproxin da 1000 g a r.m.) mi è comparso sul glande come dello smegma asciutto, che una volta lavato lasciava delle zone lucide rosse molto pruriginose o doloranti.
Avendo già sofferto di candida in passato, ho pensato fosse quella e mi sono così recato nel reparto in cui sono stato operato (mi dissero che per qualsiasi problema potevo rivolgermi a loro).
Entro in reparto, non c'era nessuno!! A un certo punto passa il Primario a cui espongo il mio problema, risposta "Lei deve fare come le è stato detto, metta del betadine!!! Comunque io sono uno che visita sempre i pz, per cui venga!". Mi visita e dice "Si, potrebbe essere candida, come altro, le riconfermo di mettere del betadine e stia tranquillo!!" - Riprendo il mio treno e me ne torno a casa, pensando a quanto fossi stupido per essermi fatto delle paranoie inutili, e continuo con il betadine. Dopo 2 giorni la situazione peggiora, lo smegma aumenta, così come i bruciori. Una sera non ho più resistito e sono andato dalla guardia medica che mi ha riscontrato una fimosi (io non ne ho mai sofferto!!!) con arrossamento del prepuzio e mi ha prescritto "Pevaryl crema vaginale". L'ho messa mattino e sera e dopo tre giorni è scomparso lo smegma così come i pruriti e i bruciori. Ora ho il glande che è in ottime condizioni!!
Il problema:
continuo ad avere un moderato arrossamento del prepuzio e specialmente in erezione mi è impossibile abbassare il prepuzio e scoprire il glande, sento dei dolori molto forti, a pene flaccido riesco a scoprire il prepuzio discretamente percependo un discreto fastidio.
Cosa devo fare?
- Continuo il trattamento con Pevaryl? Consiglia altra terapia?
- Questa fimosi è conseguenza di quella possibile candida e passerà con il tempo oppure rischia di essere permanente?
Non ho intenzione di andare in urologia dove sono stato operato per sentirmi dire "Metta del betadine e stia tranquillo!!!!", perchè rischierei di utilizzare quel betadine per farne un uso non consentito dalla Legge.
Mi scusi per il piccolo sfogo, la ringrazio nuovamente per la pazienza e disponibilità e resto in attesa di sua risposta. Cordialità.
la ringrazio per la rassicurante risposta che ha avuto cura di darmi.
La aggiorno sulla mia situazione:
permane ancora qualche punto mentre altri sono già stati riassorbiti, il mio pene è tornato normale, quando meno da un punto di vista osservativo, e i dolori sono pressoché spariti.
E' però insorto un problema!!
Al termine della cura antibiotica (Ciproxin da 1000 g a r.m.) mi è comparso sul glande come dello smegma asciutto, che una volta lavato lasciava delle zone lucide rosse molto pruriginose o doloranti.
Avendo già sofferto di candida in passato, ho pensato fosse quella e mi sono così recato nel reparto in cui sono stato operato (mi dissero che per qualsiasi problema potevo rivolgermi a loro).
Entro in reparto, non c'era nessuno!! A un certo punto passa il Primario a cui espongo il mio problema, risposta "Lei deve fare come le è stato detto, metta del betadine!!! Comunque io sono uno che visita sempre i pz, per cui venga!". Mi visita e dice "Si, potrebbe essere candida, come altro, le riconfermo di mettere del betadine e stia tranquillo!!" - Riprendo il mio treno e me ne torno a casa, pensando a quanto fossi stupido per essermi fatto delle paranoie inutili, e continuo con il betadine. Dopo 2 giorni la situazione peggiora, lo smegma aumenta, così come i bruciori. Una sera non ho più resistito e sono andato dalla guardia medica che mi ha riscontrato una fimosi (io non ne ho mai sofferto!!!) con arrossamento del prepuzio e mi ha prescritto "Pevaryl crema vaginale". L'ho messa mattino e sera e dopo tre giorni è scomparso lo smegma così come i pruriti e i bruciori. Ora ho il glande che è in ottime condizioni!!
Il problema:
continuo ad avere un moderato arrossamento del prepuzio e specialmente in erezione mi è impossibile abbassare il prepuzio e scoprire il glande, sento dei dolori molto forti, a pene flaccido riesco a scoprire il prepuzio discretamente percependo un discreto fastidio.
Cosa devo fare?
- Continuo il trattamento con Pevaryl? Consiglia altra terapia?
- Questa fimosi è conseguenza di quella possibile candida e passerà con il tempo oppure rischia di essere permanente?
Non ho intenzione di andare in urologia dove sono stato operato per sentirmi dire "Metta del betadine e stia tranquillo!!!!", perchè rischierei di utilizzare quel betadine per farne un uso non consentito dalla Legge.
Mi scusi per il piccolo sfogo, la ringrazio nuovamente per la pazienza e disponibilità e resto in attesa di sua risposta. Cordialità.
[#3]
La pelle che ricopre il glande è molto delicata, specie nei soggetti non circoncisi, e può andare facilmente incontro ad irritazioni e sensibilizzazioni anche (e forse soorattutto) per cause non infettive ma per semplice esposizione a prodotti chimici, come detergenti, disinfettanti, creme, eccetera. Per questo motivo in tutte le sequele di interventi locali (es. circoncisioni) noi raccomandiamo sempre di andarci molto cauti, preferendo acqua fresca e detergente neutro, per un'igiene locale non ossessiva ... Quando si instaura una infiammazione che si estende al prepuzio, è normale che questo perda di elasticità, cosa che puó persistere anche quando almeno superficialmente la situazione pare normalizzata. A questo punto, la correttezza ci spinge piuttosto che improvvisare ad inviare il paziente dal dermatologo, che ha ovviamente molta più dimestichezza con i problemi "di pelle" e sa scegliere tra le quasi infinite possibilità di cura. Essendo conseguenze di un episodio acuto e di breve durata, sono maggiori le possibilità di una risoluzione completa, anche se magari in tempi non brevi. Pertanto, le consiglieremmo di attendere ancora qualche tempo e se non osserva miglioramenti spontanei (che riteniamo molto probabili) si rivolga ad un dermatologo esperto.
[#4]
Ex utente
Gentile Dottore,
come promesso la aggiorno. Ieri ho eseguito la visita di controllo a 28 giorni dall'intervento.
Il referto che mi ha lasciato il medico riporta quanto segue:
Controllo in pz sottoposto a uretroscopia (neg per stenosi) + biopsia del MUE.
EI: cheratosi seborroica della cute.
Mitto valido.
Si consiglia: -balanil gel 2 volte al dì
- visita di controllo tra 3 mesi con nuova urocoltura.
Vorrei chiederle:
- posso stare tranquillo per la cheratosi? è possibile che si riformi?
- che significa "neg per stenosi"? Alla dimissione il chirurgo che mi ha operato sul referto ha scritto "STENOSI DEL MUE", come mai quest'ultimo urologo scrive "neg per stenosi" senza che mi abbia visitato?
- è normale che il medico non mi abbia visitato?
Grazie. Distinti saluti.
come promesso la aggiorno. Ieri ho eseguito la visita di controllo a 28 giorni dall'intervento.
Il referto che mi ha lasciato il medico riporta quanto segue:
Controllo in pz sottoposto a uretroscopia (neg per stenosi) + biopsia del MUE.
EI: cheratosi seborroica della cute.
Mitto valido.
Si consiglia: -balanil gel 2 volte al dì
- visita di controllo tra 3 mesi con nuova urocoltura.
Vorrei chiederle:
- posso stare tranquillo per la cheratosi? è possibile che si riformi?
- che significa "neg per stenosi"? Alla dimissione il chirurgo che mi ha operato sul referto ha scritto "STENOSI DEL MUE", come mai quest'ultimo urologo scrive "neg per stenosi" senza che mi abbia visitato?
- è normale che il medico non mi abbia visitato?
Grazie. Distinti saluti.
[#5]
Gentile Giovanotto,
il riscontro di "cheratosi seborroica" a livello del meato uretrale esterno è abbastanza singolare, comunque non si tratta di nulla di preoccuopante, più che altro una curiosità. Come tutte le lesioni dermatologiche è difficile definirene la causa così come l'evoluzione, non si può escludere che si ripresenti.
"Neg" vuol certamente dire "negativo", ovvero non si sono riscontrate stenosi del canale uretrale rilevabili endoscopicamente. Verosimilmente è solo stato rilevato questo (modesto) restringimento del meato. La situazione è senz'altro da rivalutare entro alcuni mesi.
Saluti
il riscontro di "cheratosi seborroica" a livello del meato uretrale esterno è abbastanza singolare, comunque non si tratta di nulla di preoccuopante, più che altro una curiosità. Come tutte le lesioni dermatologiche è difficile definirene la causa così come l'evoluzione, non si può escludere che si ripresenti.
"Neg" vuol certamente dire "negativo", ovvero non si sono riscontrate stenosi del canale uretrale rilevabili endoscopicamente. Verosimilmente è solo stato rilevato questo (modesto) restringimento del meato. La situazione è senz'altro da rivalutare entro alcuni mesi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 24/11/2014.
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