Bruciore al pene
Buonasera,
sono un ragazzo di 20 anni e da un paio di settimane avvertivo un lieve bruciore dopo l'eiaculazione alla punta del glande, problema che inizialmente ho trascurato e bruciore che dopo un lavaggio con sapone intimo spariva. La scorsa settimana invece dopo aver avuto un rapporto con la mia ragazza ho riscontrato un bruciore più intenso localizzato particolarmente nel glande. Dopo qualche giorno ho notato anche un arrossamento localizzato esclusivamente attorno al buco dove fuoriesce l'urina. Il medico di famiglia dopo una telefonata, quindi senza visita, mi ha prescritto una pastiglia singola da assumere sia io che la mia ragazza contro la candida, dicendo che secondo lei i sintomi erano riconducibili ad essa, assieme alla crema Pevaryl da applicare sul glande. Da 4 giorni appunto sto continuando con l'applicazione della crema e non sto avendo rapporti non protetti con la mia ragazza, per evitare nuovamente il contagio. Con il pene a riposo sento solo un lieve bruciore appunto sulla punta del glande, nessun dolore che riguarda testicoli ne la parte vicino all'ano, che da quel che so potrebbe riguardare un problema alla prostata. L'erezione è dolorosa solo all'inizio quando appunto il pene si sta alzando, in completa erezione non presento alcun tipo di dolore ne fastidio. Il fastidio percepito inizialmente è localizzato alla base del glande in corrispondenza dell'uretra, zona che se tocco con le dita mi provoca un lieve dolore anche quando non è in erezione, mentre in completa erezione nulla. Le erezioni non sono più vigorose e la sensibilità sembra aumentata, cosa che prima non c'era, inoltre il desiderio molto basso. Inoltre dopo l'eiaculazione il bruciore si intensifica molto. Non ho alcuna secrezione ne tanto meno sangue nelle urina e nello sperma, sperma che è totalmente regolare. Devo continuare a curare la candida oppure eseguire una visita dall'urologo?
P.s: la mia ragazza non presenta alcun sintomo di candida, ne tanto meno ne ha avute in passato
sono un ragazzo di 20 anni e da un paio di settimane avvertivo un lieve bruciore dopo l'eiaculazione alla punta del glande, problema che inizialmente ho trascurato e bruciore che dopo un lavaggio con sapone intimo spariva. La scorsa settimana invece dopo aver avuto un rapporto con la mia ragazza ho riscontrato un bruciore più intenso localizzato particolarmente nel glande. Dopo qualche giorno ho notato anche un arrossamento localizzato esclusivamente attorno al buco dove fuoriesce l'urina. Il medico di famiglia dopo una telefonata, quindi senza visita, mi ha prescritto una pastiglia singola da assumere sia io che la mia ragazza contro la candida, dicendo che secondo lei i sintomi erano riconducibili ad essa, assieme alla crema Pevaryl da applicare sul glande. Da 4 giorni appunto sto continuando con l'applicazione della crema e non sto avendo rapporti non protetti con la mia ragazza, per evitare nuovamente il contagio. Con il pene a riposo sento solo un lieve bruciore appunto sulla punta del glande, nessun dolore che riguarda testicoli ne la parte vicino all'ano, che da quel che so potrebbe riguardare un problema alla prostata. L'erezione è dolorosa solo all'inizio quando appunto il pene si sta alzando, in completa erezione non presento alcun tipo di dolore ne fastidio. Il fastidio percepito inizialmente è localizzato alla base del glande in corrispondenza dell'uretra, zona che se tocco con le dita mi provoca un lieve dolore anche quando non è in erezione, mentre in completa erezione nulla. Le erezioni non sono più vigorose e la sensibilità sembra aumentata, cosa che prima non c'era, inoltre il desiderio molto basso. Inoltre dopo l'eiaculazione il bruciore si intensifica molto. Non ho alcuna secrezione ne tanto meno sangue nelle urina e nello sperma, sperma che è totalmente regolare. Devo continuare a curare la candida oppure eseguire una visita dall'urologo?
P.s: la mia ragazza non presenta alcun sintomo di candida, ne tanto meno ne ha avute in passato
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Gent.le utente
già dal suo racconto è evidente che la terapia in uso è poco azzeccata, mentre è opportuna una visita specialistica per valutare se trattasi di una uretrite e quindi procedere con un accertamento del germe interessato attraverso un tampone uretrale oppure se è più opportuna una terapia antinfiammatoria/antibiotica.
Un cordiale saluto
già dal suo racconto è evidente che la terapia in uso è poco azzeccata, mentre è opportuna una visita specialistica per valutare se trattasi di una uretrite e quindi procedere con un accertamento del germe interessato attraverso un tampone uretrale oppure se è più opportuna una terapia antinfiammatoria/antibiotica.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
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Utente
Grazie per la risposta così repentina. Questa mattina ho effettuato un esame delle urine e prenotato la visita urologica. Aspetto i risultati delle urine per vedere se procedere con la terapia con antibiotici. Volevo solo chiedere i problemi sessuali, possono essere strettamente legati all'uretrite appunto? Perchè li ho riscontrati proprio dopo quel rapporto da cui nei giorni successivi sono comparsi i sintomi.
[#4]
Utente
Grazie per la risposta. Nel caso avvertire comunque un po di dolore a livello dell uretra toccando sotto il glande durante il rapporto è normale in caso di uretrite? Inoltre dopo appunto il rapporto è come se fosse indolenzito o comunque non più in grado di una seconda erezione, cosa che prima era del tutto normale. Può essere riconducibile all'infiammazione?
Grazie
Grazie
[#6]
Utente
Buongiorno Dottore,
Ho eseguito 5 tamponi e ne ho ottenuto oggi i risultati. E' risultato positivo a Klebsiella Oxytoca e Staphilococcus Aureus. Volevo sapere come può essere curata e se la diagnosi è grave o meno. In tutti gli esami risultano sensibili a molti antibiotici. Come mi consiglia di procedere in attesa della visita dall'urologo per sentire a quale cura sottopormi. Nel caso deve curarsi anche la mia ragazza per questo tipo di batteri?
Ho eseguito 5 tamponi e ne ho ottenuto oggi i risultati. E' risultato positivo a Klebsiella Oxytoca e Staphilococcus Aureus. Volevo sapere come può essere curata e se la diagnosi è grave o meno. In tutti gli esami risultano sensibili a molti antibiotici. Come mi consiglia di procedere in attesa della visita dall'urologo per sentire a quale cura sottopormi. Nel caso deve curarsi anche la mia ragazza per questo tipo di batteri?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.8k visite dal 23/11/2014.
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