Bruciori diffusi
Buonasera, sono una donna di 33 anni e da 4 mesi soffro di vari disturbi. Tutto è cominciato a luglio con un aborto spontaneo all'11 settimana, senza raschiamento. Dopo circa 2 settimane ho sofferto di una forte candidosi, curata con pomate. Al termine della cura ho cominciato ad avvertire dolore al coccige nel momento della seduta. In aggiunta avvertivo fastidio(prurito, senso di corpo estraneo) nel retto. L'esplorazione manuale del retto ha evidenziato solo un po' di congestione emorroidale e mi è stato detto che il dolore al coccige era coccigodinia. Ho fatto una cura per le emorroidi e i fastidi al retto sono diminuiti. Non quelli al coccige. Da un mese ho iniziato dei trattamenti osteopatici che sembrano farmi star meglio ma ora è sopraggiunto un altro sintomo: bruciore nella parte sinistra della natica, accanto all'ano per intenderci. È come se avessi una ferita che provoca forte bruciore e dolore. Ora vi chiedo... A quale specialista devo far riferimento? Può (spero di no) essere una compromissione del pudendo? E soprattutto... Posso stare meglio?
Vi ringrazio per l'attenzione
Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Gentile Signora,
l'assenza di disturbi associati all'urinare allontana il problema dalle competenze dello specialista in urologia, anche se dobbiamo ammettere che queste situazioni relative al perinèo non hanno tuttora un vero referente medico e quindi risultano sempre piuttosto impervie da valutare e soprattutto curare. La presenza di una coggigodinia sposta l'interesse dal punto di vista ortopedico, ma purtroppo non esistono accertamenti in grado di studiare in dettaglio la parte tanto da far individuare chiaramente il punto esatto dove si genera il problema. L'approccio più fattivo è certamente quello fisioterapico e della terapia del dolore (utilizzando farmaci particolari, non i comuni anti-infiammatori), ancora sperimentale l'utilizzo delle onde d'urto.
Saluti
l'assenza di disturbi associati all'urinare allontana il problema dalle competenze dello specialista in urologia, anche se dobbiamo ammettere che queste situazioni relative al perinèo non hanno tuttora un vero referente medico e quindi risultano sempre piuttosto impervie da valutare e soprattutto curare. La presenza di una coggigodinia sposta l'interesse dal punto di vista ortopedico, ma purtroppo non esistono accertamenti in grado di studiare in dettaglio la parte tanto da far individuare chiaramente il punto esatto dove si genera il problema. L'approccio più fattivo è certamente quello fisioterapico e della terapia del dolore (utilizzando farmaci particolari, non i comuni anti-infiammatori), ancora sperimentale l'utilizzo delle onde d'urto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta... Se non ho capito male lei perciò esclude un danno al pudendo... Le chiedo questo perché ho cercato informazioni in internet(so che non si dovrebbe fare!) e ho purtroppo letto cose tremende su questa patologia.Pur non essendo di sua competenza, è possibile tentare una gravidanza con la coccigodinia?
Grazie ancora e buona serata
Grazie ancora e buona serata
[#3]
L'interessamento del pudendo non si può escludere, ma neanche affermare con certezza. Come le abbiamo detto, non sono al momento disponibili esami in grado di dimostrarlo in modo semplice ed evidente. Una accorta valutazione ginecologica da parte di uno specialista sensibile a questi problemi può avvicinare ad un risultato più preciso. Per quanto riguarda la gravidanza, in linea di massima non ravvediamo particolari controindicazioni, ma anche qui varrà molto di più il parere del ginecologo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 23/11/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.