Circoncisione post-intervento / sensibilità
In realtà mi trovo molto in difficoltà sulla scelta della giusta categoria, dato che non so se scrivere in Urologia, o in Psicologia, dato che sono in uno stato infimo.
Ho sofferto di fimosi per tutti i miei 20 anni di vita, dato che qualche incompetente pediatra ha consigliato ai miei genitori di non procedere chirurgicamente a 4-6 anni. Dopo essermi informato per quasi 5 anni, ieri ho preso coraggio e mi sono operato a stile teso.
L'operazione non mi ha procurato troppo dolore e anche se è durata 3 volte di più di quanto mi è stato detto dai dottori e dai forum per via delle mie perdite di sangue, sembra andata bene secondo il chirurgo.
In questi 5 anni di raccolta informazioni ho sempre letto le informazioni basilari, che mi hanno portato a prendere coraggio e operarmi, dato che da quanto leggevo dopo 1 mese, il più era passato. Ma per essere ancora più prudenti, ero anche positivo di aspettare 3 mesi (ho vissuto 20 anni tirandomi indietro per la fimosi, posso aspettare più di 1 mese di convalescenza)
Oggi, il giorno dopo essermi operato, sento sul mio corpo il dolore. Giungo alla conclusione che, escluse le erezioni, la ferita e i punti non causano dolore. Quello che noto, ma che ovviamente mi aspettavo, è il grandissimo dolore che la iper-sensibilità del glande mi provoca. Non essendomi mai rotto nulla, e non essendomi mai operato, devo dire che, anche se il chirurgo minimizza, è il ddolore più fastidioso che io abbia mai provato.
Ma come scritto sopra, prima dell'intervento ero più che volenteroso a passare 3 mesi in queste condizioni. Il problema è sorto quando, costretto a letto, immobile, vado a fare qualche ricerca su internet riguardo questa sensibilità, e leggo che gente continua a chiedere pareri dopo anni dall'operazione, impossibilitati a toccare il proprio glande.. Qua inizio a domandarmi il perchè dell'operazione? potevo rimanere con la fimosi e non farci nulla a vita, sarebbe stato più piacevole, non considerando la vita universitaria resa più complicata da qualcosa che probabilmente non andrà via, e non considerando che quest'anno dovrò spostarmi all'estero (bei mesi che mi aspettano), e non considerando nemmeno quei salsicciotti intorno alla cicatrice, che come qualcuno ha sperimentato sulla propria pelle, esiste la possibilità che non se ne vadano costringendo ad un altro intervento correttivo (come se non mi fosse bastato)
Scusate lo sfogo, che come ho scritto nelle prime righe sarebbe più indicato in Psicologia. Passando a un fatto pratico, dato che piangere dopo che ormai è stato tagliato non porta a nessun risultato, volevo chiedervi: sono a conoscenza che l'unica cura per questa sensibilità dovrebbe essere l'attesa, ma sarebbe più efficace tenerlo avvolto nelle bende dentro le mutande, o tenerlo all'aria aperta e libero, magari con una fonte d'aria per farlo seccare? (so che la cheratinizzazione è dovuta al contatto dell'aria e al contatto esterno, ma dato che non riesco oggettivamente a tenerlo nei boxer)
Ho sofferto di fimosi per tutti i miei 20 anni di vita, dato che qualche incompetente pediatra ha consigliato ai miei genitori di non procedere chirurgicamente a 4-6 anni. Dopo essermi informato per quasi 5 anni, ieri ho preso coraggio e mi sono operato a stile teso.
L'operazione non mi ha procurato troppo dolore e anche se è durata 3 volte di più di quanto mi è stato detto dai dottori e dai forum per via delle mie perdite di sangue, sembra andata bene secondo il chirurgo.
In questi 5 anni di raccolta informazioni ho sempre letto le informazioni basilari, che mi hanno portato a prendere coraggio e operarmi, dato che da quanto leggevo dopo 1 mese, il più era passato. Ma per essere ancora più prudenti, ero anche positivo di aspettare 3 mesi (ho vissuto 20 anni tirandomi indietro per la fimosi, posso aspettare più di 1 mese di convalescenza)
Oggi, il giorno dopo essermi operato, sento sul mio corpo il dolore. Giungo alla conclusione che, escluse le erezioni, la ferita e i punti non causano dolore. Quello che noto, ma che ovviamente mi aspettavo, è il grandissimo dolore che la iper-sensibilità del glande mi provoca. Non essendomi mai rotto nulla, e non essendomi mai operato, devo dire che, anche se il chirurgo minimizza, è il ddolore più fastidioso che io abbia mai provato.
Ma come scritto sopra, prima dell'intervento ero più che volenteroso a passare 3 mesi in queste condizioni. Il problema è sorto quando, costretto a letto, immobile, vado a fare qualche ricerca su internet riguardo questa sensibilità, e leggo che gente continua a chiedere pareri dopo anni dall'operazione, impossibilitati a toccare il proprio glande.. Qua inizio a domandarmi il perchè dell'operazione? potevo rimanere con la fimosi e non farci nulla a vita, sarebbe stato più piacevole, non considerando la vita universitaria resa più complicata da qualcosa che probabilmente non andrà via, e non considerando che quest'anno dovrò spostarmi all'estero (bei mesi che mi aspettano), e non considerando nemmeno quei salsicciotti intorno alla cicatrice, che come qualcuno ha sperimentato sulla propria pelle, esiste la possibilità che non se ne vadano costringendo ad un altro intervento correttivo (come se non mi fosse bastato)
Scusate lo sfogo, che come ho scritto nelle prime righe sarebbe più indicato in Psicologia. Passando a un fatto pratico, dato che piangere dopo che ormai è stato tagliato non porta a nessun risultato, volevo chiedervi: sono a conoscenza che l'unica cura per questa sensibilità dovrebbe essere l'attesa, ma sarebbe più efficace tenerlo avvolto nelle bende dentro le mutande, o tenerlo all'aria aperta e libero, magari con una fonte d'aria per farlo seccare? (so che la cheratinizzazione è dovuta al contatto dell'aria e al contatto esterno, ma dato che non riesco oggettivamente a tenerlo nei boxer)
[#1]
Buonasera, ma scherza??? Ha fatto benissimo ad operarsi! Ne parleremo tra un anno quando starà bene ed avrà dimenticato ogni cosa. Mi pare di capire che, nelle condizioni in cui era, se non si fosse operato non avrebbe potuto avere soddisfacenti rapporti sessuali! Auguri
Dr. giuseppe dovinola
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore La ringrazio della risposta,
Capirà che avendo avuto una fimosi serrata non ho mai avuto un rapporto sessuale di alcun tipo, e dopo 20 anni sono abbastanza a disagio. A dir la verità ho preso coraggio per l'operazione proprio per questa permanenza all'estero (senza genitori e fratelli, e abitare insieme ad altri studenti, aumenta di un minimo le speranze) e con la fimosi partivo svantaggiato. Per questo sono abbastanza demoralizzato, oltre ovviamente per il dolore, che penso sia sempre stato sottovalutato.
Per questo chiedevo se esisteva un modo per velocizzare la perdità di sensibilità, che come sto sperimentando, e come leggo da altri pazienti, non permettera di camminare senza bendaggi per più di 2-3 mesi, e in altri casi oltre 1 anno..
Ho pensato che mqntenendolo sempre avvolto fra le bende (unico modo per non sentire nessun dolore) equivarrebbe ad avere ancora il frenulo non permettendo la giusta cheratinizzazione, e quindi ho pensato a queste soluzioni:
- tenerlo più possibile all'aperto, con fonti d'aria contro
- scorrerci acqua (quando potrò farlo per bene)
possono funzionare?
Capirà che avendo avuto una fimosi serrata non ho mai avuto un rapporto sessuale di alcun tipo, e dopo 20 anni sono abbastanza a disagio. A dir la verità ho preso coraggio per l'operazione proprio per questa permanenza all'estero (senza genitori e fratelli, e abitare insieme ad altri studenti, aumenta di un minimo le speranze) e con la fimosi partivo svantaggiato. Per questo sono abbastanza demoralizzato, oltre ovviamente per il dolore, che penso sia sempre stato sottovalutato.
Per questo chiedevo se esisteva un modo per velocizzare la perdità di sensibilità, che come sto sperimentando, e come leggo da altri pazienti, non permettera di camminare senza bendaggi per più di 2-3 mesi, e in altri casi oltre 1 anno..
Ho pensato che mqntenendolo sempre avvolto fra le bende (unico modo per non sentire nessun dolore) equivarrebbe ad avere ancora il frenulo non permettendo la giusta cheratinizzazione, e quindi ho pensato a queste soluzioni:
- tenerlo più possibile all'aperto, con fonti d'aria contro
- scorrerci acqua (quando potrò farlo per bene)
possono funzionare?
[#3]
Non so quale sia la sua situazione attuale ma parlare di bende mi sembra eccessivo! Va bene che lo teneva ben conservato sotto il prepuzio ma ora con le bende rischia addirittura di mummificarlo!! Al di la dello scherzo lo tenga il più possibile scoperto: esistono vari presidi per creare un velo di isolamento del glande: dal classico mercuro cromo rosso agli spray al silicone alla paraffina. Vedrà che in questo modo i tempi si abbrevieranno. Saluti
[#4]
Ex utente
Il medico che ha svolto l'operazione mi ha detto di lavarlo e mettere una pomata nei punti. Dopo aver fatto questo devo avvolgere con una garza pulita e ripeterlo per 10 giorni. Non so se è la prassi, ma queste garze che avvolgono il pene (dolorose da mettere e da togliere) mi risparmiano il contatto intermittente sull'intimo, così da camminare normalmente (devo andare all'università).
Lo so che l'ideale sarebbe andare senza nulla, ma mi contorcerei dal dolore, non riesco nemmeno a immaginarlo.
Per questo, se come altri pazienti dicono, il dolore continuerà oltre questi 10 giorni sarò obbligato a mantenere queste garze per poter camminare.. ma immagino che questo proteggerà troppo il glande, non permettendogli di "indurirsi" (da questo pensiero ho provato a ideare quegli esercizi).
In quanto ai vari presidi da Lei elencati, bloccheranno il contatto come le garze, non consentendo la giusta cheratinizzazione (ma allo stesso tempo, permettendomi di camminare / fare le scale)?
Grazie mille per la disponibilità
Lo so che l'ideale sarebbe andare senza nulla, ma mi contorcerei dal dolore, non riesco nemmeno a immaginarlo.
Per questo, se come altri pazienti dicono, il dolore continuerà oltre questi 10 giorni sarò obbligato a mantenere queste garze per poter camminare.. ma immagino che questo proteggerà troppo il glande, non permettendogli di "indurirsi" (da questo pensiero ho provato a ideare quegli esercizi).
In quanto ai vari presidi da Lei elencati, bloccheranno il contatto come le garze, non consentendo la giusta cheratinizzazione (ma allo stesso tempo, permettendomi di camminare / fare le scale)?
Grazie mille per la disponibilità
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Ex utente
Un'ultima domanda: Oggi, il giorno dopo l'operazione, sono andato dal dottore per vedere come andava dopo la prima notte, e non avendo perso sangue e niente fuori dalla norma, mi ha detto che andava bene. Mi ha detto che ora devo continuare il trattamento, e che se non ci saranno problemi non servirà vedersi per 10-15 gg.
Ora mentre mi rifacevo la medicazione, ho notato che nelle bende c'era un traccia di sangue che proveniva dai punti. Per una cosa del genere aspetto ancora a chiamare il medico, giusto?
Ora mentre mi rifacevo la medicazione, ho notato che nelle bende c'era un traccia di sangue che proveniva dai punti. Per una cosa del genere aspetto ancora a chiamare il medico, giusto?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 25.6k visite dal 12/11/2014.
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