Pene retratto dopo prostatectomia radicale

Buonasera, ho 68 anni e dopo 18 giorni l'operazione ho scoperto che il pene non è più il solito, ma risulta molto retratto. Sapevo che dopo l'operazione avrei avuto problemi di erezione ma fino a questo punto davvero non me l'aspettavo. Purtroppo ormai non si torna indietro, ma mi chiedo perché nessuno mi ha avvertito di questo cambiamento anatomico? Fra l'altro, non mi preoccupa tanto il fatto che sporga appena 4-5 cm (in pratica si vede solo il glande) ma soprattutto perché mi fa male.
Difatti il pene, stando perennemente retratto, mi sta sempre nella solita posizione orizzontale, preme sulla biancheria e già a metà del giorno mi fa male.
Purtroppo è così corto che è impossibile un qualsiasi cambio di posizione.
Detto questo, capisco che sia una cosa a cui dovrò fare l'abitudine, ma il problema è che non sopportando gli assorbenti vorrei usare il condom esterno e sembra che, con queste dimensioni, la cosa non sia possibile.
Già prima dell'operazione chiedevo a me stesso come avrebbero potuto riattaccare l'uretra alla vescica, visto che, la prima, dopo l'asportazione della prostata sarebbe risultata molto più corta. Mi potete confermare che la retrazione del pene è la conseguenza dell'uretra scorciata? E, comunque, come posso gestire questa situazione, almeno per eliminare il dolore sull'uretra provocato dalla pressione del glande sulla biancheria? Fra l'altro, ricordo che durante i 15 giorni che ho portato il catetere, il pene era "quasi" normale, perché?
Forse se potessi avere un minimo di erezione le cose migliorerebbero, ma mi sono accorto che questa è ormai del tutto compromessa, irrimediabilmente.
Mi sto preoccupando inutilmente? Forse con il tempo le cose potranno migliorare sotto quest'aspetto?

Grazie
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
una retrazione dedl pene è da mettere in conto dopo prostatectomia radicale. A questo servono le terapia "riabilitative" da inziare secondo alcuni, alla rimozione del catetere. Ma non mi sembra questo il caso. Da valutare che non vi siano infezioni in atto che una retrazione del genere dopo intervento così recente sembra più che altro un fenomeno riflesso (ho male, mi tiro indietro) secondario ad infezione. Ne parli col collega curante.
[#2]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Concordo nel raccomandarle di parlare con l'Urologo che l'ha in carico e, qualora non avesse risposte soddisfacenti, consideri una visita andrologica.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
aro lettore,

è abbastanza normale che dopo una prostatectomia radicale il pene tenda ad W"accorciarsi" nel senso di non avere più quella "estensibilità" determinata dall'afflusso di sangue collegato alle erezioni.
E' chiaro che la cosa può suscitare un certo disagio, ma in genere, dopo che si riattivano le erezioni notturne o dopo il riattivarsi di erezioni indotte da farmaci e/o iniezioni di PGE1 la situazione tende a normalizzarsi.
Sono stati proposte anche delle strutture "a vuoto" che determinano un afflusso passivo di sangue all'interno dei corpi cavernosi ( una specie di ginnastica vascolare) al fine di tenere attivi i corpi cavernosi in quel periodo postoperatorio in cui le strutture cavernose sono in uno stato di riposo
Ne parli con il suo urologo che le proporrà la soluzione migliore per ritornare ad avere una vita sessuale gratificante
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio tutti i dottori per le risposte, però il problema del pene retratto non è tanto quello dovuto ad una erezione insufficiente, che per altro assolutamente assente, ma quello del pene "sempre" rientrato rispetto a prima dell'operazione. Per questo chiedevo se la cosa è normale, e dovuta all'accorciamento dell'uretra dopo l'operazione.

Grazie di nuovo
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