Adenoma prostatico benigno
Questa, la diagnosi per adenoma prostatico benigno, rilasciatami : "Prostata sostanzialmente nei limiti per dimensione simmetrica; consistenza duro-elastica; non dolente".
Il mio chirurgo, che adotta la metodica Turp, mi propone l'intervento, ma, io, avendo letto ultimamente che è stata elaborata una nuova tecnica - il laser verde - che viene definita meno aggressiva e di più rapida guarigione, non so più come orientarmi : Turp o Laser verde?
Mi dia Egregio Professore, il suo autorevole parere al riguardo, in modo che io possa risolvere il mio dubbio tormentoso. La ringrazio molto fin dora per l'attenzione che vorrà concedermi.
Il mio chirurgo, che adotta la metodica Turp, mi propone l'intervento, ma, io, avendo letto ultimamente che è stata elaborata una nuova tecnica - il laser verde - che viene definita meno aggressiva e di più rapida guarigione, non so più come orientarmi : Turp o Laser verde?
Mi dia Egregio Professore, il suo autorevole parere al riguardo, in modo che io possa risolvere il mio dubbio tormentoso. La ringrazio molto fin dora per l'attenzione che vorrà concedermi.
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Gentile Signore,
che si tratti di un dubbio tormentoso ... ci pare davvero esagerato! Tutti gli interventi destinati a disostruire il collo vescicale dall'ingrossamento benigno della prostata, ovviamente se eseguiti correttamente, ottengono risultati simili ed una stabilizzazione funzionale entro tempi comparabili (mediamemente 40 giorni). Le più recenti procedure basate sull'impiego del laser (Tullio, Olmio o Greenlight) hanno il relativo vantaggio di ridurre i tempi di cateterizzazione fino a sole 24 ore e la degenza ospedaliera in proporzione, quasi entro i termini della "one-day-surgery". E' anche relativamente ridotto il rischio di sanguinamento intra-operatorio, la tecnica del "Laser verde" permette ad esempio di intervenire anche senza sospendere eventuali terapie anti-coagulanti. Oggettivamente vi sono delle differenze, ma dal punto di vista del risultato finale queste non sono sostanziali. Pertanto, in questa fase di transizione dove la disponibilità di moderne tecnologie non è ancora uniformemente distribuita, pare sensato ed imparziale consigliare ai pazienti di affidarsi alle cure dello specialista in cui ripongono fiducia, senza andare necessariamente alla spasmodica ricerca dell'ultima moda.
Saluti
che si tratti di un dubbio tormentoso ... ci pare davvero esagerato! Tutti gli interventi destinati a disostruire il collo vescicale dall'ingrossamento benigno della prostata, ovviamente se eseguiti correttamente, ottengono risultati simili ed una stabilizzazione funzionale entro tempi comparabili (mediamemente 40 giorni). Le più recenti procedure basate sull'impiego del laser (Tullio, Olmio o Greenlight) hanno il relativo vantaggio di ridurre i tempi di cateterizzazione fino a sole 24 ore e la degenza ospedaliera in proporzione, quasi entro i termini della "one-day-surgery". E' anche relativamente ridotto il rischio di sanguinamento intra-operatorio, la tecnica del "Laser verde" permette ad esempio di intervenire anche senza sospendere eventuali terapie anti-coagulanti. Oggettivamente vi sono delle differenze, ma dal punto di vista del risultato finale queste non sono sostanziali. Pertanto, in questa fase di transizione dove la disponibilità di moderne tecnologie non è ancora uniformemente distribuita, pare sensato ed imparziale consigliare ai pazienti di affidarsi alle cure dello specialista in cui ripongono fiducia, senza andare necessariamente alla spasmodica ricerca dell'ultima moda.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 02/11/2014.
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