Scintigrafia renale sequenziale con test al diuretico
Buonasera,
chiederei cortesemente un vs. parere sull'esecuzione della scintigrafia renale sequenziale con test al diuretico (furosemide 20 mg ev). Ho eseguito questo esame, mi è stato iniettato il radiofarmaco e poi messa la flebo con la soluzione fisiologica: dopo circa 20 minuti è arrivato il medico e ha constatato che l'ago della soluzione fisiologica era stato inserito male: si era occluso il foro e non aveva pemesso pertanto alla soluzione di entrare in circolo;
e comunque non ha provveduto alla messa in circolo della fisiologica: ha semplicemente rimosso la flebo e l'ago. Invece nell'altro braccio mi ha iniettato il diuretico.
Questa anomalia può aver condizionato l'esito dell'esame?
Ho questo dubbio perchè 2 urologi diversi, alla lettura del referto della scintigrafia confrontato con quello dell'urotac di poco precedente, hanno manifestato delle preplessità.
In attesa di un Vs. cortese riscontro, ringrazio e porgo i più cordiali saluti.
chiederei cortesemente un vs. parere sull'esecuzione della scintigrafia renale sequenziale con test al diuretico (furosemide 20 mg ev). Ho eseguito questo esame, mi è stato iniettato il radiofarmaco e poi messa la flebo con la soluzione fisiologica: dopo circa 20 minuti è arrivato il medico e ha constatato che l'ago della soluzione fisiologica era stato inserito male: si era occluso il foro e non aveva pemesso pertanto alla soluzione di entrare in circolo;
e comunque non ha provveduto alla messa in circolo della fisiologica: ha semplicemente rimosso la flebo e l'ago. Invece nell'altro braccio mi ha iniettato il diuretico.
Questa anomalia può aver condizionato l'esito dell'esame?
Ho questo dubbio perchè 2 urologi diversi, alla lettura del referto della scintigrafia confrontato con quello dell'urotac di poco precedente, hanno manifestato delle preplessità.
In attesa di un Vs. cortese riscontro, ringrazio e porgo i più cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signora,
per esprimere un giudizio, è indispensabile disporre quantomeno dei referti sia della scintigrafia, sia della TAC. Inoltre è necessario conosccere con un certo dettaglio quali sono i motivi che hanno portato all'esecuzione di queste indagini.
Saluti
per esprimere un giudizio, è indispensabile disporre quantomeno dei referti sia della scintigrafia, sia della TAC. Inoltre è necessario conosccere con un certo dettaglio quali sono i motivi che hanno portato all'esecuzione di queste indagini.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,grazie per il veloce riscontro.
Ho eseguito i suddetti esami in seguito ad una dilatazione pelvica riscontrata per caso con una ecografia addominale.
REFERTO UROTAC: Non evidenti formazioni litiasiche lungo il decorso delle vie urinarie. Reni in sede nei limiti per morfologia e dimensioni. Apprezzabile dilatazione calico-pielica a sinistra. Ectasica anche la pelvi di destra. Nei limiti il calibro degli ureteri, quello di destra presenta decorso un pò sinuoso.
REFERTO SCINTIGRAFIA RENALE SEQUENZIALE:
FASE DI PERFUSIONE: normale visualizzazione dell'aorta addominale e del rene sn, che non presenta significative disomogeneità di perfusione. Leggermente ipoperfuso il rene dx.
FASE CORTICALE: reni in sede, di normali dimensioni e morfologia: il rene dx, più basso del controlaterale, risulta globalmente ipocaptante, senza significative disomogeneità
FASE DI ESCREZIONE: ben visualizzata bilateralmente. A sn si osserva progressivo accumulo del radiofarmaco nei calici e nel bacinetto fino allo stimolo diuretico, che induce solo modesto svuotamento, accentuato, ma ancora incompleto dopo ortostatismo e minzione. Discretamente rallentato il deflusso a carico del rene dx, accentuato dal diuretico e completo dopo ortostatismo e minzione.
CURVE RNG: la curva relativa al rene sn si presenta in accumulo con discreta pendenza fino allo stimolo diuretico che induce modest discesa. La curva relativa al rene dx dopo fase di accumulo prolungata con discreta pendenza, prosegue in discreta spontanea discesa.
L'indagine evidenzia reni con buona funzionalità, distribuite in maniera asimmetrica a sfavore del rene dx, ptosico. Il deflusso appare nettamente rallentato a sn con solo parziale risposta allo stimolo diuretico, incompleto anche dopo ortostatismo e minzione; a dx appare discretamente rallentato, con buona risposta allo stimolo diuretico.
I due urologi da me consultati hanno rilevato giuntopatia a sn e mi hanno consigliato intervento di ureteropieloplastica in laparoscopia. Io sono molto indecisa in quanto sto bene e non ho nessun fastidio a livello renale, non ho mai avuto disturbi tipo coliche, cistiti o altro. Inoltre come Le spiegavo nella mia precedente mail ho il dubbio che, non essendo stata eseguita correttamente la scintigrafia (per via della soluzione fisiologica?) il risultato dell'esame possa essere alterato.
In attesa di cortese riscontro, ringrazio per l'attenzione e cordialmente saluto.
Ho eseguito i suddetti esami in seguito ad una dilatazione pelvica riscontrata per caso con una ecografia addominale.
REFERTO UROTAC: Non evidenti formazioni litiasiche lungo il decorso delle vie urinarie. Reni in sede nei limiti per morfologia e dimensioni. Apprezzabile dilatazione calico-pielica a sinistra. Ectasica anche la pelvi di destra. Nei limiti il calibro degli ureteri, quello di destra presenta decorso un pò sinuoso.
REFERTO SCINTIGRAFIA RENALE SEQUENZIALE:
FASE DI PERFUSIONE: normale visualizzazione dell'aorta addominale e del rene sn, che non presenta significative disomogeneità di perfusione. Leggermente ipoperfuso il rene dx.
FASE CORTICALE: reni in sede, di normali dimensioni e morfologia: il rene dx, più basso del controlaterale, risulta globalmente ipocaptante, senza significative disomogeneità
FASE DI ESCREZIONE: ben visualizzata bilateralmente. A sn si osserva progressivo accumulo del radiofarmaco nei calici e nel bacinetto fino allo stimolo diuretico, che induce solo modesto svuotamento, accentuato, ma ancora incompleto dopo ortostatismo e minzione. Discretamente rallentato il deflusso a carico del rene dx, accentuato dal diuretico e completo dopo ortostatismo e minzione.
CURVE RNG: la curva relativa al rene sn si presenta in accumulo con discreta pendenza fino allo stimolo diuretico che induce modest discesa. La curva relativa al rene dx dopo fase di accumulo prolungata con discreta pendenza, prosegue in discreta spontanea discesa.
L'indagine evidenzia reni con buona funzionalità, distribuite in maniera asimmetrica a sfavore del rene dx, ptosico. Il deflusso appare nettamente rallentato a sn con solo parziale risposta allo stimolo diuretico, incompleto anche dopo ortostatismo e minzione; a dx appare discretamente rallentato, con buona risposta allo stimolo diuretico.
I due urologi da me consultati hanno rilevato giuntopatia a sn e mi hanno consigliato intervento di ureteropieloplastica in laparoscopia. Io sono molto indecisa in quanto sto bene e non ho nessun fastidio a livello renale, non ho mai avuto disturbi tipo coliche, cistiti o altro. Inoltre come Le spiegavo nella mia precedente mail ho il dubbio che, non essendo stata eseguita correttamente la scintigrafia (per via della soluzione fisiologica?) il risultato dell'esame possa essere alterato.
In attesa di cortese riscontro, ringrazio per l'attenzione e cordialmente saluto.
[#3]
Gentile Signora,
gli accertamenti sono sostanzialmente coerenti, non comprendiamomda che cosa fossero causate le perplessità dei nostri Colleghi. Se alla sua età questa situazione su base evidentemente congenita non le ha mai causato alcun disturbo, dal nostro punto di vista. le indicazioni alla correzione del difetto giuntale sinistro potrebbero non essere così pressanti, almeno al momento. La situazione studiata ora nel dettaglio potrebbe essere monitorata con semplici ecografie a cadenza annuale e la ripetizione della scintigrafia tra 3 anni. Se a così lungo termine si dovesse osservare una tendenza peggiorativa, allora si ptrebbe provvedere. Questo è comunque unicamente il nostro parere, decisioni diverse potrebbero essere prese disponendo di altri dettagli che a noi sfuggono.
Saluti
gli accertamenti sono sostanzialmente coerenti, non comprendiamomda che cosa fossero causate le perplessità dei nostri Colleghi. Se alla sua età questa situazione su base evidentemente congenita non le ha mai causato alcun disturbo, dal nostro punto di vista. le indicazioni alla correzione del difetto giuntale sinistro potrebbero non essere così pressanti, almeno al momento. La situazione studiata ora nel dettaglio potrebbe essere monitorata con semplici ecografie a cadenza annuale e la ripetizione della scintigrafia tra 3 anni. Se a così lungo termine si dovesse osservare una tendenza peggiorativa, allora si ptrebbe provvedere. Questo è comunque unicamente il nostro parere, decisioni diverse potrebbero essere prese disponendo di altri dettagli che a noi sfuggono.
Saluti
[#4]
Utente
Gentile Dott. buongiorno e grazie.
Nel 1999 ho eseguito un'ecografia con relativa citologia urinaria per microematuria: il referto diceva: reni a profili, dimensioni ed ecostruttura regolari e senza dilatazione delle vie escretrici: il ds risulta ptosico. Citologia: negativa.
Nell'ecografia addominale eseguita nel 2012 il referto diceva:reni in sede di dimensioni e morfologia nei limiti: a sn evidente discreta dilatazione delle cavità calico-pieliche.
L'ecografia eseguita nel 2013 diceva: reni di dimensioni ed ecostruttura regolari e con normale spessore parenchiale. A sn persiste dilatazione calico pielica un pò più accentuata rispetto al controllo precedente.
A seguito di ciò ho eseguito poi urotc e scintigrafia.
L'esito di queste ecografie potrebbe essere secondo Lei un dettaglio che fa propendere all'intervento chirurgico di ureteropieloplastica?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Nel 1999 ho eseguito un'ecografia con relativa citologia urinaria per microematuria: il referto diceva: reni a profili, dimensioni ed ecostruttura regolari e senza dilatazione delle vie escretrici: il ds risulta ptosico. Citologia: negativa.
Nell'ecografia addominale eseguita nel 2012 il referto diceva:reni in sede di dimensioni e morfologia nei limiti: a sn evidente discreta dilatazione delle cavità calico-pieliche.
L'ecografia eseguita nel 2013 diceva: reni di dimensioni ed ecostruttura regolari e con normale spessore parenchiale. A sn persiste dilatazione calico pielica un pò più accentuata rispetto al controllo precedente.
A seguito di ciò ho eseguito poi urotc e scintigrafia.
L'esito di queste ecografie potrebbe essere secondo Lei un dettaglio che fa propendere all'intervento chirurgico di ureteropieloplastica?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
[#5]
Gentile Signora,
la sola definizione "dilatazione un po' più accentuata", a fronte della persistente assenza di disturbi non ci pare sufficiente a rendere inequivocabili eventuali indicazioni operative. In linea di massima, propenderemmo per un ulteriore controllo a medio termine, effettuato però sempre dallo stesso ecografista.
Saluti
la sola definizione "dilatazione un po' più accentuata", a fronte della persistente assenza di disturbi non ci pare sufficiente a rendere inequivocabili eventuali indicazioni operative. In linea di massima, propenderemmo per un ulteriore controllo a medio termine, effettuato però sempre dallo stesso ecografista.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.3k visite dal 30/10/2014.
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