Difficoltà a urinare
Gentili professionisti,
vi scrivo in merito a un mio problema che mi preoccupa sempre di più: già da quando ero ragazzina, suppongo a causa del fatto che a scuola dovevo trattenere sempre l'urina anche per giornate intere e poi liberarmi di getto, sforzandomi per fare prima, ho sempre avuto problemi a urinare.
Crescendo, questa necessità di sforzarmi per svuotare la vescica è diventata sempre più forte, tanto che ora, a volte, arrivo ad avere dolore alla testa o alla parte bassa del ventre per il troppo sforzo che devo fare, e anche così ho la sensazione di non riuscire mai a svuotare del tutto la vescica.
Ho fatto controlli di vario tipo per verificare se ci fossero infezioni, ma sembra che non ce ne siano, anche se ho notato che la fatica diventa più forte in alcuni periodi del mese in cui ho perdite (credo vaginali) trasparenti che forse bloccano un po' l'uscita di urina. Ho fatto tamponi vaginali (esterno) e uretrali per capire se fosse qualcosa di patologico ma è risultato che non ho altro che degli stafilococchi in vagina che la dottoressa che mi ha visitato ha definito innocui, ha detto che la loro presenza è naturale e non mi devo preoccupare per quelli.
Inoltre qualche tempo fa ho fatto anche ecografie pelviche e sembra che i reni stiano bene e anche sulla vescica non era stato segnalato nessun problema.
Ho anche fatto, per altri problemi che sto avendo, visite neurologiche e risonanza magnetica alla testa, e anche in quel caso non è stato rilevato niente di anomalo, quindi credo che la causa non sia neurologica.
Continuo però, in ogni periodo, ad avere questi problemi a urinare, e negli ultimi giorni a causa dello sforzo eccessivo ho sentito un dolore pelvico, come un pizzicore, e da allora mi sento continuamente come se avessi qualcosa che premesse sulla vescica, come se avessi una molla di pantaloni troppo stretta, ma la sento anche quando non c'è niente, e questo fastidio acuisce la mia sensazione di non avere mai la vescica del tutto vuota.
A questo devo aggiungere che ho un utero retroverso, e non so se questo potrebbe essere aggravante per la mia situazione.
Dal momento che insieme a quella dell'encefalo ho di recente fatto anche una risonanza magnetica lombo sacrale da cui si vede in minima parte anche la zona della vescica e dell'utero, allego la foto nella speranza che possa essere utile:
https://twitter.com/Alore001/status/519097652164984832/photo/1
Spero possiate darmi delucidazioni in merito, non so se il continuo aggravarsi del mio problema sia qualcosa di preoccupante su cui dovrei fare altre indagini o se si possa ignorare, considerando che sto meditando anche la possibilità di una gravidanza tra breve tempo e non so se questo difetto della vescica potrebbe darmi complicazioni in quell'evenienza.
Grazie in anticipo per la vostra attenzione.
vi scrivo in merito a un mio problema che mi preoccupa sempre di più: già da quando ero ragazzina, suppongo a causa del fatto che a scuola dovevo trattenere sempre l'urina anche per giornate intere e poi liberarmi di getto, sforzandomi per fare prima, ho sempre avuto problemi a urinare.
Crescendo, questa necessità di sforzarmi per svuotare la vescica è diventata sempre più forte, tanto che ora, a volte, arrivo ad avere dolore alla testa o alla parte bassa del ventre per il troppo sforzo che devo fare, e anche così ho la sensazione di non riuscire mai a svuotare del tutto la vescica.
Ho fatto controlli di vario tipo per verificare se ci fossero infezioni, ma sembra che non ce ne siano, anche se ho notato che la fatica diventa più forte in alcuni periodi del mese in cui ho perdite (credo vaginali) trasparenti che forse bloccano un po' l'uscita di urina. Ho fatto tamponi vaginali (esterno) e uretrali per capire se fosse qualcosa di patologico ma è risultato che non ho altro che degli stafilococchi in vagina che la dottoressa che mi ha visitato ha definito innocui, ha detto che la loro presenza è naturale e non mi devo preoccupare per quelli.
Inoltre qualche tempo fa ho fatto anche ecografie pelviche e sembra che i reni stiano bene e anche sulla vescica non era stato segnalato nessun problema.
Ho anche fatto, per altri problemi che sto avendo, visite neurologiche e risonanza magnetica alla testa, e anche in quel caso non è stato rilevato niente di anomalo, quindi credo che la causa non sia neurologica.
Continuo però, in ogni periodo, ad avere questi problemi a urinare, e negli ultimi giorni a causa dello sforzo eccessivo ho sentito un dolore pelvico, come un pizzicore, e da allora mi sento continuamente come se avessi qualcosa che premesse sulla vescica, come se avessi una molla di pantaloni troppo stretta, ma la sento anche quando non c'è niente, e questo fastidio acuisce la mia sensazione di non avere mai la vescica del tutto vuota.
A questo devo aggiungere che ho un utero retroverso, e non so se questo potrebbe essere aggravante per la mia situazione.
Dal momento che insieme a quella dell'encefalo ho di recente fatto anche una risonanza magnetica lombo sacrale da cui si vede in minima parte anche la zona della vescica e dell'utero, allego la foto nella speranza che possa essere utile:
https://twitter.com/Alore001/status/519097652164984832/photo/1
Spero possiate darmi delucidazioni in merito, non so se il continuo aggravarsi del mio problema sia qualcosa di preoccupante su cui dovrei fare altre indagini o se si possa ignorare, considerando che sto meditando anche la possibilità di una gravidanza tra breve tempo e non so se questo difetto della vescica potrebbe darmi complicazioni in quell'evenienza.
Grazie in anticipo per la vostra attenzione.
[#1]
Gentile Signora,
ci spiace, ma per motivi di sicurezza non possiamo valutare la documentazione allegata.
La negatività degli accertamenti di base riconduce il suo problema ad una piuttosto frequente condizione di eccessiva contrazione della muscolatura del pavimento dell'addome (perinèo). Questa è, come dicevamo, piuttosto comune nelle giovani donne che condividono un profilo comportamentale e delle cattive abitudini minzionali come le sue. Non esistono accertamenti convenzionali in grado di evidenziare chiaramente questa situazione, che deve pertanto più che altro essere percepita attraverso una attenta visita uro-ginecologica ed eventualmente con l'esecuzione di uno studio funzionale (indagine urodinamica). Se il sospetto verrà confermato, la soluzione si basa su un approccio di tipo fisioterapico, in cui si "insegna" alla donna a percepire questa muscolatura, la sua funzione e quindi anche come imparare a rilassarla. Il bio-feedback è l'elemento essenziale, associato ad esercizi particolari che vengono insegnati e che poi la donna esegue in autonomia. Quello che sicuramente la danneggia in questo momento è attivare anche violentemente il torchio addominale (ovvero "spingere") senza appunto rilassare il pavimento dell'addome.
Saluti
ci spiace, ma per motivi di sicurezza non possiamo valutare la documentazione allegata.
La negatività degli accertamenti di base riconduce il suo problema ad una piuttosto frequente condizione di eccessiva contrazione della muscolatura del pavimento dell'addome (perinèo). Questa è, come dicevamo, piuttosto comune nelle giovani donne che condividono un profilo comportamentale e delle cattive abitudini minzionali come le sue. Non esistono accertamenti convenzionali in grado di evidenziare chiaramente questa situazione, che deve pertanto più che altro essere percepita attraverso una attenta visita uro-ginecologica ed eventualmente con l'esecuzione di uno studio funzionale (indagine urodinamica). Se il sospetto verrà confermato, la soluzione si basa su un approccio di tipo fisioterapico, in cui si "insegna" alla donna a percepire questa muscolatura, la sua funzione e quindi anche come imparare a rilassarla. Il bio-feedback è l'elemento essenziale, associato ad esercizi particolari che vengono insegnati e che poi la donna esegue in autonomia. Quello che sicuramente la danneggia in questo momento è attivare anche violentemente il torchio addominale (ovvero "spingere") senza appunto rilassare il pavimento dell'addome.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 06/10/2014.
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